Copioincollo i miei pensieri di allora, ma poi ti aggiungo quelli di oggi...
"Intanto, non so come tu faccia ad utilizzare anche i prompt più incredibili. E poi, tu dici che non si capisce, ma... chi non l'ha letto non potrà ricollegare gli accenni alle vicende del manga, ma lascia che te lo dica, questo ha un'importanza davvero marginale. Quello che è splendido invece è come ci hai presentato questa carrellata di pensieri, spontanei e complessi, questa sarabanda di personaggi e giornate e sensazioni e ricordi; si ha la sensazione che la storia sia molto più lunga, tanto è tutto quello che racconta. Il finale, poi, è la mia parte preferita... non so come spiegarlo, ma questo "trovare la scusa" per pensare alla ragazza è una cosa tenerissima, e che descrive alla perfezione i meccanismi mentali che alle volte tutti ci costruiamo. "
Anche adesso, confermo e sottoscrivo. La descrizione dei momenti era già significativa di per sè, ma ovviamente a conoscere i volti dei personaggi e il peso di ognuno di quegli episodi, ti stringe ancora di più il cuore. E insisto sul realismo e la bellezza del finale: Aiko ritorna, come un motivo ricorrente nella poesia di certi autori, quel primo amore mai vissuto ma non per questo meno vero, quella situazione mai risolta, anche nella mente di noi lettori. Trovo bellissimo che tu abbia reso questa particolarità che secondo me è tipica di Punpun: il non considerare il suo passato come un qualcosa di lontano e sbiadito, ma la sua capacità di rivivere costantemente quelle sensazioni in maniera nitidissima. Punpun forse non è mai cresciuto, o almeno ha conservato dell'infanzia e dell'adolescenza quella disarmante, complessissima semplicità nel percepire i suoi sentimenti. |
