Breve quanto bella.
Ho da poco scritto una fic simile (sulla guerra), e sono ancora in piena emotività.
Poi mi piace come stile, niente fronzoli, poche e semplici parole. Per questo ti sei guadagnata un punto in più, dentro il mio cervellino.
Il resto...beh, l'hai detto tu.
Ange =^w^=
*perdona la recensione idiota, ma anche se è mezzanotte meno un quarto non potevo fare a meno di commentarla ora u_u)

Ehy Judy perdona il ritardo pazzesco, volevo recensirla subito ma mi é passato di mente, poi con i miei cugini tra i piedi ho le giornate programmate xD
Te la lascio ora mentre mi asciugo i capelli al sole (preparati a vedermi riccia boccolosa)
Quindi.
Beh, che dire? Mi é piaciuta molto, e mi é piaciuta anche la tua idea di farla raccontare a due bambini che, si sa, fanno tutto nella più completa ingenuità. E' commovente da un certo punto di vista, dopotutto chi non ha mai giocato almeno una volta alla guerra?
Il problema é che l'argomento 'guerra' é passato in secondo piano, e sai perché?
Perché é come molte notizie di cronaca nera che restano sulla bocca di tutti e poi vengono semplicemente dimenticate. Così.
La guerra c'é sempre stata, ma ormai secondo la gente é 'passata di moda' non fa più parte della nostra quotidianità e perciò lo abbiamo rimosso.
Mi fermo qui prima di fare un discorso lunghissimo che annoierebbe e basta.
Ancora complimenti.
Baci,
Fué.

Breve ma piacevole. All'inizio non avevo ben capito dove volesse andare a parare una storia così breve, ma poi, all'ultimo rigo, sono arrivata a comprendere la sua intensità. Certo, i bambini non possono capire a fondo questa cosa, quindi spesso giocano con molta naturalezza... però ora ho capito che è vero. Trovo qualcosa di inquietante dietro al gioco della guerra, e l'ho capito solamente ora.
Molto significativo. Ciao!
Drama_Queen

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