Bene, visto che nessuno recensisce ed ho un po' di tempo, lo faccio io.
Non credo di aver mai letto qualcosa di tuo, mia cara, possibilmente controllerò più tardi.
Triste lo è senz'altro, questo tuo scritto. La canzone (almeno, penso che sia una canzone) si adatta bene alla situazione descritta, e pur non conoscendola, ho avuto modo di apprezzarne il testo.
Trovo che la parte iniziale sia piuttosto interessante: non è specificato se siano pensieri o dialoghi tra i due, ma dà l'idea di quelle parole segrete, non dette, probabilmente rinchiuse nelle rispettive menti. Eppure, a mia interpretazione, i pensieri dell'uno richiamano quelli dell'altro, stabilendo quasi una telepatia tra i due, che sono tanto legati da non aver bisogno di parole.
Molto d'effetto la visione di Dom, sul pavimento freddo e non in quel letto ancora caldo in cui hanno consumato l'amore e si sono consumati nella loro disperazione, quasi a voler dimenticare, scacciare le sensazioni di un attimo e tutta una vita, sensazioni che, però, come si intende dalle scene conclusive, mai se ne andranno per entrambi.
Ho apprezzato il fare dietrofront di Matt senza accorgersene, dà un senso di "rewind", è come dire che, anche volendo, non potrebbe allontanarsi da Dom. E dunque quella che doveva essere l'ultima volta, l'abbandono definitivo, è un abbandono che mai potrà aver luogo, nemmeno se a separarli ci fossero migliaia di porte.
Direi che per intensità sentimentale e profondo strazio dell'anima sono piacevolmente sorpresa, mi sembra un buonissimo lavoro.
Chissà che sorprese potresti riservare in futuro?
Alla prossima, un saluto. |
