Recensioni per
L'inizio del viaggio
di Beatrix Bonnie

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
15/04/15, ore 15:29

[Recensione premio per il contest 'Passate inosservate']

Ciao ancora!

Anche questo capitolo mi ha intrigata molto e sono stata contenta di averlo letto dopo gli altri: non saprei bene perché, ma ho la sensazione che si goda di più già conoscendo l'identità degli altri personaggi. Tra l'altro ho adorato l'inserimento accennato di Rob e dei suoi versi danteschi ;)
Rimanendo sul tema Dante, devo confessarti che non mi ha fatto impazzire ritrovarlo in bocca ad Emil, che non mi ha mai dato l'impressione di poter conoscere un poeta italiano (anche se magari Rob gli ha dato qualche dritta...). In realtà non ho capito se era una citazione consapevole (ovvero, se Emil ha consciamente citato Dante), oppure se era una citazione unicamente 'da contest' ('inserisci una frase X nel testo').
Prima che me ne dimentichi, vorrei specificare che amo il nome della serie: la traduzione tedesca di 'Per il Bene Superiore' è fantastica.
Ancora una volta ho apprezzato l'inserimento del flashback. I giovani Albus e Gellert mi sono sembrati molto IC, e come già sai sono d'accordo sul fatto che l'amore di Albus fosse unidirezionale. Mi piace anche la tua versione secondo cui solo tempo dopo Gellert abbia realizzato che Albus lo amasse (pensavo che la tua idea fosse che non l'aveva mai capito, ma questa mi piace di più!).
Altre cose non credo di riuscire a dire, temo ripeterei altri complimenti già fatti tra contest e recensione...
Alla prossima!

Recensore Master
15/09/11, ore 00:37

"Il cammino incomincia ed il viaggio è già finito"
Leggendo il tuo scritto mi è venuto alla mente questa frase che compare nel pasoliniano Uccellacci e uccellini, perché questo racconto mette insieme (in maniera contrastiva) due momenti particolari, che si potrebbero definire appunto "il cammino" (quello che ora sta intraprendendo da solo, che vede l'energico mago impegnato nella scalata che lo porterà al potere) è all'inizio, mentre "il viaggio" (quello che avrebbe dovuto intraprendere con colui che considerava l'anima gemella, che apprezzava e considerava suo pari, ruolo che certo non dà a chiunque, e che sognava di vedere al suo fianco nella lotta per un ordine magico nuovo) è terminato, ovviamente nella sua megalomania non si accorge di essere stato lui la causa della rottura, al massimo solo rammarico per aver pensato che qualcun altro potesse essere davvero simile a lui (ed il flashback avvenuto mentre era in compagnia del suo ciarliero conoscente sembra avere per lui una funzione ambivalente, se da una parte non può negare a sè stesso che quel mago inglese gli piacesse davvero e non solo dal punto di vista delle idee politiche, dall'altro si rimprovera di essere stato troppo debole, sia pure per una sola volta, e di aver trascurato gli interessi superiori, ma ora sembra decisamente convinto a fare ammenda degli errori del passato, avendo ormai fatto a meno di quegli aspetti irrazionali dell'animo umano, e si appresta alla sua scalata al potere, nella quale chi starà con lui avrà accesso al nuovo mondo, gli altri (oppositori maghi e babbani) avranno solo il diritto di servire, a meno che la benevolenza loro accordata non venga meno. Nel corso della storia ho provato una certa simpatia per Emil, mi sembra un appartenente a quella categoria di persone dabbene e pronte ad aiutare il prossimo, peccato che in questo caso sarebbe stato meglio se ne avesse fatto a meno, viste le idee del personaggio, ma probabilmente anche se gli avessero detto qualcosa a riguardo non ci avrebbe creduto, lui vedeva solo l'ex compagno di studi di Durmstrang, non l'aspirante tiranno.
In sintesi, complimenti per l'alloro conquistato e per la struttura della storia nella quale i versi del sommo poeta sono stati decisamente ben inseriti (e dato il contesto e il personaggio, mi appaiono piuttosto calzanti, specie nell'idea che una volta giunto al potere l'avrebbe riutilizzata).

Recensore Master
19/08/11, ore 12:27

Eccomi qua! Spero che la vacanza stia andando bene! Al tuo ritorno temo che mi sommergerai di parole in francese, che avrai opportunamete imparato alla perfezione, vero? xD
Recensisco molto in ritardo, il che è un peccato perché questa storia è veramente bellissima... anzi, è senza dubbio la migliore che abbia mai letto riguardo a questi due personaggi! Non mi stupisco che tu sia arrivata prima, te lo sei meritato sicuramente!
Non avevo dubbi che avresti scelto il pacchetto di Dante! xD
Sei bravissima a descrivere Grindelwald e i suoi pensieri! Cavolo, non avresti potuto rappresentarlo meglio di così: un personaggio che riflette, calcola, manovra, in perfetto silenzio, e parla solo quando è strettamente necessario, a meno che non si tratti di un "secondo se stesso", che non poteva essere altri che Silente! E hai espresso tutto ciò facendogli dire solo una parola alla fine della storia, se escludiamo il flashback in cui, per l'appunto, scambia le proprie riflessioni con l'amico.
E l'hai caratterizzato alla perfezione anche in quel bacio mancato, segno che Gellert pensava solo ai suoi sogni di gloria, non aveva tempo per riflettere sui sentimenti di Albus.
Non mi aspettavo di rivedere Cyrillus, soprattutto in queste vesti! Avendolo visto come capo della resistenza anti-Grindelwald, è stata una sorpresa sapere che era stato proprio lui a far espellere Gellert da Durmstrang!
Emil è proprio simpatico, il classico tipo che ti permette di fare voli di fantasia senza mai dover fingere di starlo a sentire! xD
Insomma, non sono sicura di aver detto tutto quello che avrei voluto, ma in ogni caso questa storia resta una delle migliori su Grindelwald che abbia letto!
Bravissima!

Recensore Master
05/08/11, ore 14:24

Penso che il tuo primo posto sia assolutamente meritato.
Io amo le Grindeldore, e questa è probabilmente la migliore che io abbia mai letto. Prima di tutto, è originale. Non tutte le Grindeldore si ambientano a Monaco, con Gellert che progetta la sua conquista del potere, a partire da un lavoro in una fabbrica di calderoni. Sì, è decisamente originale, e quel flash back su Godric's Hollow era davvero piacevole e perfettamente inserito: mi è piaciuta la dinamica tra Albus e Gellert. Trovo i loro personaggi perfettamente IC, sei riuscita a rendere Gellert un personaggio profondo e con la sua personalità, freddo, ambiguo, ambizioso... mi è piaciuto moltissimo.
Eccezionale il modo in cui hai deciso di inserire il verso di Dante, l'ho trovato pienamente azzeccato.
Mi è piaciuto moltissimo anche lo stile: scorrevole, non annoia, eppure è completo, maturo e pienamente coinvolgente, con descrizioni ottime e chiare, e un lessico ricco, sempre adatto al contesto. Riesce a far immergere nella storia, a far credere di camminare per Monaco insieme a Gellert.
Ho messo la storia tra le preferite, dato che merita tantissimo. Ti faccio ancora i miei complimenti per il tuo primo posto.;)

Recensore Junior
05/08/11, ore 14:21

Fantastica.
Mi è piaciuta davvero,
Gellert Grindelwald, un personaggio così... criptico.
E' un sollievo capirlo un po'.
Brava, null'altro da dire.
Baci
Noth x

Recensore Veterano
05/08/11, ore 12:54

1° Classificata:
Maylrohin
Punti totali: 65,5/71

Grammatica e sintassi: 12,75/15
Prima cosa: i termini “potteriani” come “Smaterializzarsi”, “Babbani”, vanno con l’iniziale maiuscola (-0,10;-0,40).
Inoltre, come ho specificato nel post pre-pubblicazione, ho tolto un punto a chiunque avesse impostato scorrettamente i dialoghi, con la punteggiatura errata. Troverai, sempre in quel post, un utile specchietto delle poche e semplici regole di impostazione del dialogo, che troverai senza dubbio utili. Un errore di battitura: “Durmastrang” invece di Durmstrang, e un altro: nella reminiscenza di Gellert c’è un “su i” invece di un “sui” (-0,25). E un “meditato” invece di “meditavo” (-0,25).
Stile e lessico: 15/15
Prima ho creduto di passeggiare per i viali di Monaco; poi ho voluto conquistare il mondo per il Bene Supremo. Poi, nei panni di Albus, ho voluto baciare Gellert. E infine sono stata in dubbio. Il tuo lessico e il tuo stile mi hanno coinvolta del tutto, mi hanno letteralmente trascinata in un mondo parallelo. Lo stile è fluido, scorrevole e ottima sintesi fra periodi lunghi e brevi; leggere ad alta voce la tua storia è un piacere. Il tuo lessico è estremamente vario, adatto in ogni momento al contesto, piacevole e ricco. Entrambi sono suggestivi: spingono il lettore dentro il vortice della tua creazione e portano all’immedesimazione. Non mi capita praticamente mai di farlo, ma punteggio pieno. Non saprei che cosa rimproverarti.
Originalità: 9,75/10
Questa è in assoluto la prima Grindeldore che leggo ambientata in questo momento: già la scelta è ottima, sicuramente interessante, e ti ha fatto guadagnare moltissimi punti, ai miei occhi. Il viaggio a Monaco, e sottolineo la parola viaggio, l’incontro coi due vecchi compagni di scuola, Gellert che getta le basi per il suo nuovo impero a partire da una fabbrica di calderoni… cosa c’è di banale, di cliché, di già visto in tutto questo? È stata una piacevolissima ventata d’aria fresca, dico sul serio, e l’unica cosa che si era in qualche modo già vista, e che forse hai analizzato fin troppo, è la smania di potere di Gellert e il suo “Per il Bene Superiore”, ma ad ogni modo non ho potuto toglierti più di un quarto di punto per questo. Non potevo, perché l’originalità di questa storia andava premiata.
Caratterizzazione: 15/15
Caratterizzando una coppia, si tende a focalizzare la propria attenzione su uno solo dei due personaggi. Errore che tu non hai commesso: se prima ho apprezzato la freddezza e la sottile malvagità di Gellert (“Gellert si limitò a rispondere con un sorriso ambiguo. Che cosa ci faceva a Monaco erano affari suoi.” Magnifico.), poi mi sono messa nei panni di questo giovane Albus, assorto nella lettura, che probabilmente non credeva neppure di aver esaltato tanto Gellert con le proprie parole e che, diciamolo, è un po’ intimorito dalla follia che legge nei suoi occhi. E poi questo Gellert, andiamo! Semplicemente splendido. Mi sembra quasi di conoscerlo, dopo aver letto questa storia. Calcolatore, freddo, silenzioso. Gli hai fatto dire una sola parola, e mi ha fatto venire i brividi. La sua titubanza, la sua esitazione… tutto va a contribuire nella formazione di un personaggio a tutto tondo, che inquieta con i suoi pensieri di guerra e schiavitù ma che affascina, che fa comprendere le ragioni del personaggio. È una persona, Gellert, con la quale – grazie a te – si può empatizzare, nonostante la crudeltà evidente delle sue idee. Punteggio pieno e non potrei fare altrimenti.
Punti bonus: 10/10
Il tema del viaggio e la prima citazione. Il viaggio è una delle colonne portanti dell’intera storia nonché elemento di caratterizzazione fondamentale: ricopre un ruolo importantissimo e l’intera fic ruota intorno a esso. Hai dato a un tema comunemente banale spessore e intensità. Per quanto riguarda la prima citazione, la ritengo altrettanto perfetta: questo Mezzosangue che cerca di spiegarsi, che nella sua ingenuità non comprende la grandezza dei pensieri di Gellert, cerca di inculcare le sue idee in una mente tanto testarda quanto già piena di concetti ben diversi e profondamente radicati. Povero Emil. Punteggio pieno per entrambe.
Punti bonus aggiuntivi: 3/3
L’ultima citazione è ancor più magistralmente inserita dell’altra, a parer mio. La decisione di Gellert di incidere la frase sulle sue prigioni mi ha fatta rabbrividire, l’idea stessa che un dipendente possa averla appuntata sulla porta del suo capo mi ha fatta sorridere. Veramente ottimo, in ogni suo punto, l’utilizzo del pacchetto. Non ho alcuni suggerimenti da dare, nessuna precisazione. Fanno da cornice e da architrave a un complesso architettonico stabile, di bell’aspetto e stilisticamente maturo. I miei complimenti.