Recensioni per
Buio
di livia

Questa storia ha ottenuto 23 recensioni.
Positive : 23
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
25/03/20, ore 15:18
Cap. 1:

André è vivo.
Ma il tempo ha continuato a scorrere da quell’istante in cui dal ponte, la pallottola destinata a lui nella storia originale colpisce Oscar che dunque muore prima di lui.
Uno scenario che Madame Ikeda aveva da sempre osteggiato, non che André non potesse morire dopo Oscar ma semplicemente che lui le fosse sopravvissuto.
Nel tempo della sopravvivenza, nella notte che segue, si condensano lo strazio di un amore solo accennato, dei gesti, delle carezze, dei baci e dei respiri che dovevano essere stati gli stessi provati da Oscar nella notte ch'era seguita alla perdita di André nella versione originale.
Qui è lei, Oscar, che rimane incisa sulla pelle di André e lui come un pazzo vorrebbe scorticarsi le mani così da imporre a quell’odore ed alla consistenza dell’altra di abbandonarlo, così da non rischiare di perdere il senno.
Alain diviene come la coscienza buona di André, quella rigorosa, quella caparbia nel perseguire lo scopo per cui Oscar stessa è morta: aiutare la gente di Parigi ad assaltare la Bastiglia.
Alain non sa che probabilmente ad André non importa più nulla della Bastiglia e che il suo intervento servirà poco se non a procrastinare dentro André le idee e gli ideali di colei che non c’è più, a straziare il cuore nell’illusione che lei non sia morta invano.

C’è dunque la dimensione pubblica della tragedia e c’è quella privata: André è vivo ma è diventato cieco.
Il male minore aver perduto la vista dell’unico occhio rimasto dopo aver perduto la luce interiore del suo amore per Oscar che ormai non c’è più.
Resta lo scorrere spietato ed inevitabile del tempo a cui può opporsi e resistere solo la nostalgia di un malinconico ricordo e la potenza ancestrale che regala il silenzio di fronte alle tragedie.
Ilomilo
(Recensione modificata il 25/03/2020 - 03:37 pm)
(Recensione modificata il 25/03/2020 - 08:52 pm)

Recensore Veterano
07/10/19, ore 13:58
Cap. 1:

Un vero gioiellino questa OS che mi capita di leggere solo oggi, davvero imperdonabile il ritardo nel leggerla e nel recensirla.
Una delle pochissime storie dove è André che sopravvive ad Oscar anche se in realtà non è così, è tutta un’illusione, quasi una finzione, André parla, si muove ma non sente neanche il dolore fisico. La vita di André è finita quel giorno come nell’originale anche quella di Oscar è finita con la morte di André. Non c’è un prima o un dopo, non c’è scarto temporale, non si può uccidere chi è già morto così come non può morire (prima o dopo che sia) chi lo è già.
Scorre ancora sangue nelle vene di André ma è come se fosse fermo, la sua vita “langue” si lascia avviluppare dal buio su quella barca in mezzo al mare, non c’è più vitalità nella sua vita e nel suo essere.
Emily Dickinson lo aveva descritto benissimo in poche ed efficaci parole :
“C’è un Languore della Vita
Più minaccioso del Dolore -
È il Successore del Dolore - Quando l'Anima
Ha sofferto tutto ciò che poteva -
Un Torpore - si diffonde -
Un'Oscurità come una Nebbia
Avviluppa la Coscienza -
Come Brume - che cancellano una rupe.”

Davvero una storia degna del suo collocamento tra le storie scelte, brava!

Minaoscarandre

Recensore Master
25/05/19, ore 23:52
Cap. 1:

Ciao e scusa per il ritardo cosmico. Ma esiste il ritardo quando si ha a che fare con pregiati capolavori? Subito non avevo capito che fosse André a parlare, poi Alain ha chiarito il tutto. Il caro, fantastico Alain. André ha portato a termine il compito che si erano prefissati di compiere insieme e poi ha perso la vista. Tanto non gli interessa guardare il mondo se questo è orfano di Lei. E poi Lei è sempre con lui, lo accompagna in questo viaggio-da-fermo, non lo abbandonera' mai. Veramente splendida storia, chapeau.

Recensore Master
30/03/16, ore 23:59
Cap. 1:

Componimento profondo,intimista,da pelle d'oca......una variante al tema veramente originale,sentita che tocca il cuore e fa vibrare le corde dell'anima dal profondo!
Sono approdata tardi in questi lidi perche'avevo bisogno di una boccata d'aria ristoratrice,stanca delle solite storie su Oscar che da un po di tempo non mi emozionano piu'
Meritatissima la scelta di premiare questa storia!Grazie!
(Recensione modificata il 31/03/2016 - 12:14 am)

Recensore Veterano
14/10/15, ore 18:12
Cap. 1:

Questa storia merita davvero di essere nelle scelte.E' drammatica,e allo stesso tempo estremamente passionale.La bellezza di questa storia è quella bellezza nascosta,conturbante, ma acnhe evidente.Ci vuole poco per capire che la persona che l'ha scritto è intelligente,sincero e affettuoso.Questo André disperato è attinente all'originale,sempre pazzamente innamorato della sua Oscar,cosa che non dovrebbe mai cambiare.Complimenti;)

Recensore Master
24/01/15, ore 10:13
Cap. 1:

Non avevo mai pensato alla possibilità di scrivere una storia in cui Oscar muore prima di Andrè, anche se a dire il vero più che altro non l'ho voluto, credo che per quanto l'avesse amata in vita, Andrè ne sarebbe morto di dolore e poi è bello sapere che sono morti insieme, credo che, nel loro caso, sia più doloroso continuare a vivere senza la propria metà che morire poche ore dopo di lei.
Inizialmente, infatti, credevo che ci fosse Oscar seduta fuori quella chiesa e non Andrè, poi ho capito.
La tua è una storia molto bella, e non è solo la trama a piacermi ma anche il modo in cui l'hai scritta perché anche quello è importante per il lettore.
Sei riuscita a farmi percepire il tormento interiore provato da Andrè dopo la morte di Oscar e la sofferenza nel condurre una vita senza di lei.
Ti faccio i miei più sentiti complimenti.

Nuovo recensore
24/09/14, ore 18:49
Cap. 1:

Cara Livia,
Questa storia è molto commovente,mi sono uscite le lacrime quando la leggevo.
E' molto bella,tu sei riuscita a far sentire nel nostro cuore tutto il dolore di André per la perdita di Oscar,una cosa non molto facile.
E' ben scritta e molto dolce.
Bellissima.
Little_monster_4_ever

Recensore Master
06/05/14, ore 07:08
Cap. 1:

Complimenti, questa storia e' veramente sorprendente. Lo ammetto, quando ho capito che il sopravvissuto e protagonista era Andre', ho fatto un salto dalla sedia e, sgranando gli occhi, sono tornata indietro a leggere chiedendomi cosa mi fosse sfuggito. Effetto sorpresa riuscito alla perfezione. Certo, la storia e' diametralmente opposta a quella che conosciamo e amiamo ma, ti assicuro, e' bello leggere qualcosa che ti sorprende così tanto, soprattutto quando è scritto come hai fatto tu. Mi è piaciuta soprattutto la prima parte:quel dolore fisico che non può annientare quello dell'anima, e i ricordi legati alla chiesa. La chiesa e i fiori dovevano essere altri. Hai reso il dolore di Andre' palpabile e reale, anche se credo che alla morte di Oscar non avrebbe resistito un minuto di più'. Brava veramente. Emerald77

Recensore Veterano
28/01/13, ore 19:30
Cap. 1:

Bellissima, veramente. Mi piace come hai raccontato il buio, il non vedere, ma i ricordi che ti accompagnano sempre e che stanno dentro di noi senza lasciarci mai. L'amore non si sconfigge con la morte, ma rimane accanto a noi e cammina assieme e ci sorregge in ogni momento. Grazie!

Recensore Veterano
07/11/12, ore 13:38
Cap. 1:

Rimango senza parole di fronte a tanta bravura..!quello che ho letto è qualcosa di unico, di speciale..Riesco a sentire il dolore di Andrè e mi sembra quasi di vedere le nocche della sua mano che ,insanguinate, continuano a scontrarsi contro il muro gelido!Come gelida è la vita che ora aspetta Andrè..una vita buia , non solo perhè è diventato cieco, ma perchè la luce della sua vita si è spenta!Non avevo mai pensato all'eventualità che tu hai descritto .. Andrè che sopravvive ad Oscar... li ho sempre immaginati uniti , o riuniti dopo la morte e per questo le prime righe del capitolo mi hanno tratto in inganno .. avevo immaginato che l'io narrante fosse Oscar..!!Andrè ora respira una vita vuota, che prova a colmare attraverso i ricordi di Oscar e anche a me piace pensare che lei sia li accanto a lui mentre si reca al cimitero, mentre si addormenta, mentre con Alain siede sotto il portico della casa di Arras.. !!

Recensore Master
15/02/12, ore 18:30
Cap. 1:

Questa è una storia struggente, scritta però con rara maestria e con tanta sensibiltà. Una storia bellissima di un amore che è in realtà una favola, la favola dei sentimenti come dovrebbero essere e non sono mai per la maschineria della gente...ecco perchè Oscar ed Andrè mi piacciono tanto nonostante siano i personaggi più finti di tutto l'anime: perchè incarnano la perfezione dei sentimenti che non si potrà mai ottenere perchè la prfezione non esiste, è solo sognata dagli uomini di questo mondo!

Recensore Junior
23/09/11, ore 11:15
Cap. 1:

Bellissima e struggente, non ho altre parole.
Come sempre la bellezza della tua scrittura si sposa alla perfezione con la forza delle tue immagini.
E hai fregato anche me all'inizio...molto efficace davvero il modo in cui ci guidi a scoprire che si tratta di Oscar e non di André.Quella delle nocche sul muro è una reazione maschile, ma noi sappiamo che Oscar ha compiuto quel gesto molte volte nell'anime, per esempio quando cerca di soffocare le lacrime per qualche ingiustizia.Sei sempre più brava.Le architetture della narrazione ti vengono perfette.
E' annientato André, sì, è la parola giusta.Ti invidio per come trovi sempre le parole giuste.Nessuna renderebbe di più l'idea.
Ed è così triste l'ultima parte, quel suo sopravvivere solo per ricordare lei.
Perfetta.Bravissima.

Recensore Junior
10/09/11, ore 17:14
Cap. 1:

Pensavo fosse Oscar a piangere André, non che fosse una grande cosa da immaginare visto che sarebbe stato un racconto fedele alla storia originale, ed invece era il nostro André... Ho sempre qualche difficoltà ad immaginare André senza Oscar, non gli vedo "possibilità" di sopravvivenza, non perché lui ami Oscar più di quanto non lo ami lei, ma perché il suo carattere non prevede reazioni di sopravvivenza, lui è uno che crede nell'assoluto e non può certo relativizzare la propria esistenza all'assenza di lei. Oscar, se fosse sopravvissuta a lui sarebbe stata straziata dal dolore e dal senso di colpa, ma avrebbe continuato a vivere sebbene una parte di lei sarebbe morta comunque, lei ha il carattere di una combattente, una abituata ad ottimizzare le situazioni a stringere i denti al fine di portare a compimento una battaglia. André lo vedo più indifeso, più vulnerabile, ma forse perché lui è un uomo e come tutti gli uomini non sa fronteggiare il dolore come una donna, non è attrezzato, non fa parte della sua intrinseca natura, povero, mi fa una tenerezza infinita e la tua storia è molto bella!

Un saluto.

Recensore Master
27/08/11, ore 12:23
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Questa storia, a mio modesto parere, merita di rientrare fra le scelte, per la sua originalità, ma anche, e soprattutto, per la sua intensità. E' uno scritto che spiazza il lettore che, all'improvviso, si ritrova proiettato in una nuova e dolorosa verità; un finale alternativo, ancor più struggente (e mai più credevo potesse essere possibile!) di quello che noi tutte conosciamo, e del quale conserva il messaggio di amore eterno ed indissolubile, che resiste a tutto e nulla teme, che tanto ci commuove.
E' una storia profonda, che ci porta dentro l'anima di un uomo morto da vivo, che ci rende un tutt'uno con il protagonista. Ha dell'incredibile, ma leggendo di colpo non siamo più noi, ma André, e sentiamo il suo dolore, il vuoto incolmabile nella sua sopravvivenza, il senso di abbandono di un uomo che ha fatto della solitudine e dell'oscurità le sue sole compagne di viaggio, che non ha più necessità di nulla, perchè ha con sé i ricordi, che da soli bastano a dargli la linfa per continuare ad aspettare, nel tempo, che giunga anche per lui la sua ultima ora.
E' uno scritto singolare, che ho trovato fin da subito speciale che, come ho già detto all'autrice, spacca il cuore: sentiamo dentro di noi la crepa che la scomparsa di Oscar lascia nel cuore di André, il dolore lancinante e incessante di questa ferita insanabile.
(Recensione modificata il 27/08/2011 - 07:04 pm)

Recensore Veterano
21/08/11, ore 20:22
Cap. 1:

Ah, mi hai fregato, all'inizio pensavo si trattasse, come nella storia originale, di Oscar che piangeva la morte di André ed invece è il contrario.
Una visione particolare, si, ma quasi simile, entrambi sentono una sorta di colpa per la morte dell'altro, è stato così per Oscar ed ora in questa tua ff lo è per André, ed entrambi vanno avanti per quell'ideale nel quale avevano creduto, spinti dal caro Alain, anche lui col cuore spezzato.
Il finale è reale, credo che sarebbe potuta andare così, André che malgrado tutto va avanti, ma da solo, con l'ombra di Alain accanto e la presenza costante di Oscar nel cuore, nell'anima, nelle vene, e il desiderio di parlare e di stare con altri che svanisce.
Raccontare il dolore allevia la sofferenza, così dicono, ma a volte si sta bene col proprio dolore, ci si culla all'interno e il male si finisce per non sentirlo più e si vive per quei ricordi che non vogliamo abbandonare.
Bravissima, e ripeto, scrivi ancora di questo.

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