Bella, anzi molto bella,.
La trovo molto espressiva, è uno di quei racconti che ti  catturano e che speri non finiscano più.
Le ultime quattro parole:
Grandioso, stupendo, semplicemente BELLO.

Carissima, ho letto più volte questo scritto.
E’ più forte di me, non riesco a staccarmene e così, dal giorno che l’hai postato, sono ritornata tutti i giorni sulla pagina del tuo blog o su questa.
Mi sarebbe piaciuto lasciarti un commento che andasse oltre a quel “ho letto e mi sono commossa” che ti scrissi, in via privata, quando la lessi la prima volta. Ma ancora adesso è per me estremamente difficile esprimere a parole quello che questa ff mi lascia addosso, come mi sento ogni volta dopo averla letta…
E’ uno scritto molto triste, ma bellissimo, che esplode dentro e spacca il cuore.
E sono certa che nel mio non detto, in quel silenzio di parole che non ho saputo trovare, tu sia in grado di leggere quanto io abbia sinceramente e profondamente apprezzato.
Complimenti.

Lo sai Andrè, che non serve a nulla cercare il dolore, quello fisico.
Le tue mani potranno essere anche lacere, il tuo corpo potrà anche essere pieno di lividi, ma niente sanguina più del tuo cuore.
 E’ il tuo cuore che sa capire il vero dolore e non c’è, e non ci sarà mai nessun rifugio, nessun posto dove calmare questo dolore.
Alain dice di non arrenderti, grida di combattere, ma non capisce che già ti sei arreso ormai e lo hai fatto nello stesso  momento che hai visto la vita lasciare il suo corpo.
Quando hai visto quegli occhi non guardarti più con amore.
Quando hai sentito quelle mani congelarti il cuore
Quando hai sentito le tue lacrime lasciare i tuoi occhi per confondersi con la terra.
E da ora in poi questo dolore sarà il tuo compagno, fedele complice della tua follia.
Ora i tuoi occhi non vedono più, ma è la sua anima che guida il tuo stanco corpo, è la sua anima che ‘vede’ attraverso le tue emozioni.
E’ lei che vive dentro di te, e sono sicura che un giorno salirai su quella barca, ma so e lo sai anche tu che quel viaggio sarà di sola andata, perché ci sarà lei ad aspettarti ....  dall’altra parte dell’oceano.

                                                                                                        ***

Lo sai Livià che quando mi commuovo, mi escono questi microcosmi….. e più è bella la storia più il microcosmo è sentito.
E’ bellissima non dico altro.
K.

Bellissima, veramente sconvolgente per come colpisce al cuore. Hai uno stile unico, diretto, incisivo, e hai saputo narrare la sofferenza di André rendendola tangibile a tutti i sensi di chi legge. Inoltre credo che anch'io, se il finale dell'anime fosse stato quello che tu hai immaginato qui, avrei visto così un André senza Oscar.  Bravissima e grazie.

Conoscevo già questa tua storia dal blog, e trovo sia un gioiellino. Il colpo di scena quando si scopre che ad essere morta è Oscar, a differenza dell'anime, lascia a bocca aperta; ci si chiede come sarebbe stato André senza di lei, e tu hai risposto benissimo. Interessante anche lo sguardo sugli anni successivi, con André che vive di ricordi in un mondo che non ama più, perché diverso da quello che aveva sognato con Oscar.

Mi è piaciuta molto e mi sono commossa, soprattutto leggendo la seconda parte. Veramente toccante!

Mi sono commossa fino a piangere. Raramente ho trovato un André così nelle ff che ho letto. Bravissima, va subito nei preferiti.

Ciao Livia, conoscevo già questa storia ma mi fa piacere lasciare una recensione anche qui. E' una storia che mi ha spiazzato perchè di fatto è spiazzante, ti aspetti di trovarti davanti a una cosa e invece risulta tutto un altro esito, e infinitamente più triste per giunta, in quanto se si può immaginare dolorosa la sopravvivenza di Oscar ad André, quella di lui a lei è addirittura straziante, aggravata peraltro da una condizione fisica svantaggiata. E' un André che ti entra nel sangue, veramente, così rabbioso e rassegnato, e soprattutto infinitamente triste, ed è bellissimo come tu abbia usato lo stato della sua cecità fisica anche come metafora di una condizione in cui niente si vuole più vedere dopo la morte del proprio amore. Bella anche la figura di Alain, così palpitante e amico fino in fondo.