Anche se sono un po' arrugginita dai dieci giorni di vacanza (questa è la prima storia che commento dal mio ritorno!!), ho deciso di forzarmi a recensire questa poesia subito. Forzarmi non perchè recensirti sia difficoltoso o gravoso, ma perchè, appunto, sono appena tornata. Ecco che già faccio confusione!
Allora, mi piace molto la seconda strofa, perchè la sento poeticamente vera, cioè sento che con la poesia sei riuscita a dire quello che davvero succede nella realtà. Dopo il sogno, in cui tutto andava perfettamente, in cui tutto sembra facile, arriva il risveglio, assieme al silenzio della paura, del timore, della timidezza, della lontanzanza, che blocca completamente la lingua e impedisce di realizzare quello che in sogno sembrava così naturale. Tutto questo, l'hai detto in ventuno parole. E questo è lodevole, dico davvero.
La terza strofa, secondo me, potrebbe essere ancora più bella se non ci fossero quell'inciso e quella parola, "caleidoscopi" a rallentare e ad interrompere tutto il ritmo. Per quello perde un po' la musicalità e la poetica in generale.
Sulla prima strofa credo non ci sia molto da dire, in realtà, è un po' un preambolo, mi dà l'idea di essere stato scritto addirittura dopo le altre due strofe, non so perchè.
Ad ogni modo continuo a credere che tu abbia una grande potenzialità e che di poesia in poesia tu la stia sviluppando e la stia facendo sbocciare.
Per cui, vai avanti così, io sarò sempre qui a leggerti e a spronarti.
A presto. |
