Sai descrivere le sensazioni in una maniera sublime, complimenti. Non ho fatto nessuna fatica a sentirle una per una mentre leggevo come se le provassi io. Sarà anche che sono a me molto familiari.
Lo svegliarsi nel cuore della notte per controllare che la persona al nostro fianco respiri... sembra una cosa assurda, eppure è così universale, è la paura antica come il mondo di perdere qualcosa di così bello da non credere che ci sia capitato e che ci sentiamo di non meritare. Così come lo sono tutte le paure di Robert in questa narrazione, semplici, alla base dell'animo umano, ma che sono quelle che ci distruggono più nel profondo.
Tutta la parte in cui descrivi l'ansia dell'attesa mi ha ricordato anche uno dei miei autori preferiti, Stephen King, in uno dei libri della serie della Torre Nera, in cui parla di quella strana sensazione che ci coglie nel vedere la persona amata uscire di casa anche solo per fare una commissione, e lo strano ma inevitabile pensiero che quella sia l'ultima volta che la vedremo.
Ancora complimenti. :)

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Ok, crederai che io sia qui eprchè ho trovato il famoso modo nuovo di esprimerti complimenti per l'ennesima volta, e invece no x'DDDD
Sono qui solamente perchè le tue storie implorano di essere recensite e spero di invitare più gente possibile a seguire il mio esempio, perchè ad un autore fa sempre piacere sentirsi dire/leggere quanto un qualcosa da lui scritto sia bello, se lo è davvero.
E i tuoi, di scritti - come ripeto da secoli e secoli amen xD -, sono belli. Meravigliosi. E poi la maggior parte delle volte sono una boccata d'aria fresca in quanto "reali", ambientate nella vita vera, con problemi veri, guai, pace e amore. Tutti sentimenti che i tuoi Rob e Jude esprimono sempre al meglio, qualunque sia l'occasione, ed ovviamente questo non potrebbe accadere se a scrivere quelle storie non fossi proprio tu.
Bene, mi sono ripetuta abbastanza perciò ora me ne posso anche andare.
<3

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