Recensioni per
Gloomy Sunday. (A che ti serve imparare, se sai di essere solo?)
di Daequan

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior

Alt, fermi tutti. Sorge spontanea una domanda: il nome Marco è casuale?
E' terribile questo racconto. Terribile e terribilmente amaro. Il fatto che il protagonista sia ormai al capolinea, la vecchiaia in questo caso, sottolinea il fatto che non ci sia più possibilità di redimersi, di tornare indietro, di ritentare anche solo il più piccolo passo. E' alla fine dell'itinerario che lui stesso, mosso da una paura accecante, ha tracciato per sé, consapevole della sua scelta (ma non fino in fondo), pentito forse, ma troppo stanco per fare qualsiasi cosa, che non sia morire. La sua ultima scelta non l'ho vista come una vera e propria opzione, ma come l'inevitabile conseguenza della sua solitudine. Arrivati ad un tale punto non esiste più il libero arbitrio: è stata proprio la frase finale a farmi capire (o almeno, a suscitarmi) tutta la profonda, amara ironia del testo. Il suo fantastico mondo era solo polvere, buio e desolazione. La morte non é niente di meglio.
E' un tema tanto comune, quanto difficile da trattare. Ma, inutile ribadirlo, tu sei riuscito a dargli una forma più che pertinente.
Per quanto riguarda lo stile, che dire... Secco come al solito, eppure colpisce le corde giuste, inspiegabilmente. Poche parole, semplicissime, ma di un'efficacia straordinaria. Avrei forse approfondito un po' di più la psicologia di quest'uomo distrutto dalla vita (da se stesso?), ma anche così rende perfettamente l'idea. Sì, questo stile sembra proprio venire in contro all'oggetto del tuo racconto, ne rende bene la vacuità e l'effimera esistenza, fino alla definitiva scomparsa: asciutta, secca anche lei. Senza ma, senza se, senza forse; svanisce, semplicemente, come se non fosse mai esistito alcunché, se non il nulla.
Complimenti, arnstrad

Mi piace molto il modo in cui hai descritto la scelta di Marco..Una scelta difficile e disperata quella di rimanere solo. Anche se corta fa venire i brividi sei stata davvero brava. Era da un po' che non leggevo una storia drammatica degna del suo nome.
Ancora tanti complimenti!

Recensore Junior

Questa storia l'ho trovata bella e allo stesso tempo angosciosa, Marco è una persona che nella vita a fatto un unica scelta : quella di non vivere. Secondo me hai descritto benissimo il momento in cui il personaggio si rende conto di aver sprecato la sua vita, e non solo questo , capisce infatti di trovarsi in una prigione di solitudine creata da lui stesso.
Bella davvero
Baci
Kishra