Chissā come mai questa m'era sfuggita! L'incipit ricorda molto la poesia di Whitman dedicata a Lincoln, solo che a recitarla qui č la terribile regina Raflesia che sente nostalgia del suo amato/odiato avversario e che resta turbata nello scoprirsi inquieta di fronte alla sua scomparsa. Molto romantica, devo dire e anche molto triste. Ma bella! Ancora una volta le poesie sono le tue opere migliori!

Mi è piaciuta.
Anche a me è venuta in mente l'immagine di Raflesia che, sdraiata ad osservare le stelle, ripensa con un misto di odio e nostalgia al suo nemico.
Non so perché, ma mi ha fatto ricordare la frase detta ad Harlock nell'ultimo episodio ("Vuoi davvero che me ne vada?"): forse vale anche per lei!

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Altra chicca all'altezza della poesia che Harlock ha scritto a Raflesia. Mi immagino Raflesia sdraiata, come nell'anime, mentre osserva la cupola trasparente che sovrasta la Dokras, attraverso la quale vede lo spazio infinito e le sue stelle. E mentre osserva quei punti luminosi si domanda dove sia finito quel "piccolo uomo" che si č interposto sul suo cammino di conquista. E con dispiacere si rende conto che nessun astro sa risponderle. Molto bella, complimenti!

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Che bello, un altro gioiello poetico! Un misto tra odio e rispetto e (?)affetto quasi. Raflesia che dovrebbe provare rancore verso quell'uomo che le ha negato una patria, in realta', prova verso di lui un rispetto inusuale, diverso da quello che si riserva ad un nemico valoroso.
E lo cerca, in fondo, tra gli astri che non sanno dove lui si trovi.
Raflesia stessa non sa dare nome ai suoi sentimenti per Harlock e il solo pensiero la inquieta.
Poetico. Sublime.
E molto "In character".

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