Prima di gettarmi tra le braccia accoglienti (?) del libro di tedesco che mi aspetta nella mia cartella, vorrei lasciare un'altra recensione - ci sto prendendo gusto - e quindi vorrei lasciarla a questa storia. Perche' questa fiction l'ho amata fin dall'inizio, dalla prima all'ultima riga, e penso meriti anche solo uno dei miei miseri sproloqui. Sperando di non farti addormentare, ovviamente. Inizio dalla citazione, che mi fa sempre venire un nodo allo stomaco; trovo che il rapporto fra Jimmy e Jeff fosse un peso in bilico sull'universo dell'importanza materiale, tra il sentimento e il successo, i soldi, quelle cose che ognuno di loro ha ottenuto, solo in maniera molto dispari.
Passando alla storia, direi che delinea i suoi protagonisti perfettamente, la narrazione ben allineata alla trama - comprende i sentimenti dei personaggi e li riproduce cosi' come sono sulla superficie bianca sulla quale restano i segni delle scritte, scritte a cui fai prendere una vita perche' riesci a creare, a dipingere, a trasmettere qualcosa. In questa storia tu narri dei fatti, cose solide che raffigurano pensieri ed emozioni astratti ma concreti. Jimmy in questa storia pensa, pensa e ricorda e rimugina sui suoi sbagli e sugli sbagli che secondo lui Jeff ha fatto, distorcendo (apposta?) la forma delle cose che appaiono davanti ai suoi occhi. Ai suoi occhi la rabbia diventa abbandono; ha paura, in poche parole, e ci sarebbe da aspettarselo, le persone hanno sempre paura quando le cose appaiono in una forma totalmente distorta dinnanzi ai loro occhi senza che loro se ne accorgano. E arriva la delusione a seguire il fraintendimento, la delusione che subito dopo si tramuta in tristezza (una tristezza che dona alla storia un piccolo tocco di malinconia che strugge, e tanto). In sintesi, ho visto questa fiction anche come un'analisi della psicologia di un individuo, e Jimmy mi sembra comunque un esempio perfetto, poiche' la sua personalita' e' una tela che raffigura tutti i contrasti cromatici ottenibili, un po' come ci fanno capire le parole che i suoi conoscenti rivolgono su di lui. La sua personalita' e' una sorta di antagonista nel protagonista. E' imperfetta, ecco perche' e' perfetta.
E poi c'e' Chris. Dicono sia una persona davvero dolce e simpatica, ed e' quello che mi aspetto da una persona costretta a sostenersi in mezzo ai due lati d'una medaglia. E qua raffigura un po' la presenza marginale di cui Jimmy ha bisogno, la ragione capace di mettere ordine nel caos provocato dalle tempeste circostanti. E poi l'ultima riga - che all'inizio pensavo fosse fuori posto per via del verbo, ma sono io che non ho occhio - mi fa venire i brividi. Forse sono io, forse e' il fatto che e' andata davvero cosi'.
Lo so, non ho detto nulla in centomila parole, ma in qualche modo ho dovuto provare a commentare questa storia meravigliosa che giace tra le mie preferite da un po' di tempo. E' che l'ho amata. E' che da' tanto. Penso quindi che meriti di ricevere qualcosa.
Quindi niente, grazie per aver scritto e pubblicato questa storia, Zal ti saluta, la bozza di una nuova pin-up ti saluta, io ti saluto, NON BADARE A QUEL BIGOTTO DEL TUO PROFESSORE DI RELIGIONE E A QUEI COGLIONI DEI TUOI COMPAGNI E A FRANSCESE (la Martin e' francese, ugh), PIUTTOSTO PENSA A PETER HALSTEN THORKELSON PERCHE' SEI BEDDA. A presto. <3 |