Poche volte ho letto una storia così ben costruita e articolata.
Purtroppo è tardi e so che non scriverò una recensione degna della tua storia, ma sono sicura che se rimanderò a domani finirò per non commentare affatto, come faccio sempre per le storie che ritengo scritte troppo bene.
L'introspezione di Ursa è eccelsa, perfetta in ogni dettaglio, contando quanto poco si sà dal personaggio hai fatto un lavoro spettacolare, perfettamente realistico e amalgamato con le informazioni che la serie forniva.
Il passato che le hai dato è adattissimo, inquadrato in tutto il sistema di regole consuetudini e obblighi inappellabili della nobiltà e che tanto caratterizzano la nazione del fuoco.
Bellissimi i dubbi di Ursa rispetto a Roku, la base, il primo mattone, di questa donna così atipica nella nobiltà di quel regno.
è tremendamente realistico il negare stesso da parte della famiglia di lei che ci fosse anche stato il minimo diverbio fra sozin e il precedente avatar.
Ho apprezzato anche la struttura della storia a flashback divisa fra il racconto del passato più remoto di ursa, prima del matrimonio, prima della nascita dei figli e il giorno in cui Azulon condanna zuko e quello che ne consegue.
La descrizione di Ozai dagli occhi della moglie è spettacolare ( e credo di stare finendo i superlativi di maggioranza quindi ti prego perdonami ogni ripetizione)
Ozai è freddo calcolatore e ambizioso, oltre ogni logica, prova un astio profondo verso il fratello che vuole scalzare. Tutto e tutti, nella sua ambizione di salire al trono, non sono altro che pedine.
si incastra benissimo, in relazione a questo Ozai, il suo preoccuparsi di Ursa solo nel momento in cui diventa la portatrice concreta di un erede, così come è terribile e intimamente crudele la spiegazione data da Ozai della scelta dei nomi(che anche scevra dell'ulteriore pianificazione di Ozai sullo scatenare una rivalità frai figli è tremenda) dare il nome del nonno al secondo figlio come consolazione? mi ha quasi fatto rabbrividire.
Oltretutto, Amo il concetto che Ozai preferisca e punti, già di principio, su questa seconda figlia, come lui, secondo genita non destinata al trono.
Passando a Azula ,i pensieri della madre rispetto a questa bambina per lei così estranea sono struggenti; il rammarico per non avere con lei un rapporto oltre il mero vincolo di sangue, per l'indole che Azula sviluppa giorno per giorno sempre più simile al padre, come vuole il padre, calcolatrice e manipolatrice.
E ursa che non si accorge, troppo sconvolta dalla situazione, che azula soffre di questa mancanza di un legame con la madre e che sottilmente invidia zuko per quello che lei non ha.
e dalla decisione di Ursa di salvare Zuko hai descritto tutto alla perfezione; il colloquio della donna con Ozai, l'arrivo di Ursa davanti a Azulon ( un encomio per la bellissima descrizione di azulon >.<) l'assassinio del suocero, il marito , vittorioso, che la aspetta per bandirla e , infine, la comprensione da parte di Ursa della vastità del disegno di Ozai di quanto era stato pianificato e con che anticipo.
Menzione anche per la frase conclusiva di Ursa che fa apprezzare quanto il personaggio che hai descritto sia una madre prima di ogni altra cosa.
Una storia che finisce per direttissima nelle preferite!
e ti prego di personare qualunqe strafalcione in questa recensione delle 2.30 ç_ç |
