Recensioni per
Déjà vu
di pinzy81

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
05/03/12, ore 02:22
Cap. 1:

Ed ecco una Sarah come me la sono sempre immaginata, oltre che un Billy perfetto in ogni minima battuta o gesto.
Sono dell'idea che questa "prima volta" tu l'abbia gestita in modo del tutto particolare ed originale: parte con Jake che si lamenta della figura caprina fatta con la mezzosangue (ups, volevo dire, Renesmee) e sbatte ripetutamente la testa contro il muro dalla disperazione, e finisce con un lungo Déjà vu, dove ritroviamo un Billy ragazzo e una Sarah meravigliosa adolescente, con la stessa testaccia dura del figlio e un carattere fiero ed indipendente che ho adorato da subito.
Anche lei, proprio come il figlio, sfoga la sua rabbia con quel "Toc-Toc"; per quanto un po' inquietante, devo dire che mi è piaciuto il modo in cui hai ricollegato madre e figlio, attraverso i modi di fare e uno stesso gesto inconscio per scaricare la tensione.
Mi piace come sia lei, sempre, a prendere l'iniziativa: lei lo bacia per prima, per far vedere che sì, non è più una bambina, ma è grande, e vuole sentirsi donna... lei è quella che si spoglia per prima, lei è quella che decide le mosse. Adoro le donne forti, con un mazzo tanto, e Sarah è proprio così, in netto contrasto con Billy, che mi pare un po' il bamboccione della situazione, quello ingenuo.
E poi, ecco.
La "scena" come la chiamerebbe una mia cara amica qui su EFP.
Una rossa che di rosso, in quanto a volgarità, non ha nulla. C'è solo tanta dolcezza e tanto amore ancora, di quello giovane e bello. Sei delicata, mentre racconti il loro momento... e non dovrebbe essere nulla di diverso. Si amano, si sono appena scoperti, e ancora tanto devono scoprire.
Perfetti.
Non so, forse io al posto di Jake sarei morta di vergogna. Sono una di quelle che arrossisce davanti ai propri genitori che fanno battutine di un certo calibro, o allusioni di natura privata >.< Non ce la farei proprio a controbattere come ha fatto Jacob!
Molto carina anche la parte finale, dove Nessie arriva alla porta e gli dice quella frase, posandogli la testa sul petto.
Per quanto non sopporti l'imprinting e sia un'attiva sostenitrice di Jacobe e Bella assieme, questa scena finale devo dire che è dolce, molto molto carina.
E sì, anche noi ragazze non scherziamo, in quanto a comprendonio!
(Recensione modificata il 05/03/2012 - 02:24 am)

Recensore Master
13/02/12, ore 11:19
Cap. 1:

è un vero peccato che questa storia abbia cs poche recensioni. ho seguito il tuo consiglio esono entrata nel tuo profilo. la coppia jake nessie non mi piace ma mi è piaciuta qui. mi è piaciuta l idea e ilntuo jacob l ho trovato molto realistico .non ho mai pensato che fosse uguale a sarah einvece l'ho scoperto cos e mi piace.
mi piace il rapporto con billy anche se trovo poco credibile che racconti al figlio tutti quei dettagli. forse sarebbe stata meglio scriverla come un ricordo solo suo. nonostanche questo è una lettura piacevole.
a presto
noemi

Recensore Master
12/09/11, ore 00:02
Cap. 1:

Ciao...bela questa oneshot...veramente molto bella...è stata veramente elegante...un modo molto fine di raccontare la prima volta di qualcuno...è stato bello proprio bello anche leggere la possibile storia di Billy e di Sarah...due personaggi secondari di Twilight...però molto bella...mi piacerebbe che fosse proprio andata così...complimenti...1bacio alla prossima

Recensore Master
11/09/11, ore 22:59
Cap. 1:

Pairing

Hai deciso di accettare la coppia assegnata con il sorteggio, quindi di scrivere su Billy e Sarah. In effetti non era affatto semplice.
A mio parere la difficoltà di prequel e sequel è tenere vivo l’interesse del lettore che in realtà vuole, attraverso la scoperta del passato o la visione del futuro, sapere di più dei personaggi che già ama e conosce. In altre parole, spesso cerchiamo  il “prima” e il “dopo” per conoscere di più il “qui e ora” dei personaggi della storia centrale. Ti sto parlando, ovviamente, da lettrice innamorata di Jacob Black, alla quale poteva interessare, ma anche no, la storia di come si sono conosciuti ed amati i suoi genitori.
Partendo con questi presupposti, il difficile è creare personaggi che mentre ci dicono di più dei protagonisti della storia centrale, contemporaneamente sanno reggere una storia da soli e far innamorare di sè il lettore.
Un’altra possibilità può essere creare una sorta di legame col presente che spieghi aspetti rimasti ignoti e appaghi la curiosità di chi legge, ma non credo sia questo il caso visto che ai fini della storia principale delle Saga non importa nulla come sia stata la prima volta di Billy e Sarah Black
Nel caso di Billy Black poteva esserci anche la difficoltà di mantenerlo IC, mentre con Sarah si ha completamente carta bianca, visto che di lei sappiamo poco o nulla -e scusami se la Guida io la considero proprio poco; tengo conto di quello che la Meyer ha saputo passarmi nei quattro libri principali. Il personaggio “Sarah Black” è tutto da costruire.
I tuoi Billy e Sarah non sono stati solo "strumentali" per la storia principale; è vero, mi hanno raccontato che Jacob assomiglia alla madre, ma sono riusciti a piacermi di per sè. Brava, complimenti.
 
Grammatica

Non ci sono errori gravi; la punteggiatura è quasi perfetta, salvo che per la ripetuta mancanza della virgola a separare il nome nel caso vocativo (lo so che questo è latino ma adesso non mi ricordo come si chiama in italiano) e il verbo o l’esclamazione. In parole più semplici, tu scrivi
“Ehi Jake!” oppure “Ascolta Jake!”
Invece di
“Ehi, Jake!” oppure “Ascolta, Jake!”
E’ un errore che hai fatto varie volte ed è un vero peccato perché invece in altri punti del racconto hai usato correttamente la punteggiatura.
Sempre a proposito di punteggiatura, ti consiglio di adoperare il simbolo delle virgolette basse vero e proprio piuttosto che i segni di "maggiore" e "minore" della tastiera, che risultano bruttini a vedersi; mi permetto di dirtelo perché l'ho suggerito di recente ad un'altra ragazza che è rimasta subito soddisfatta del nuovo aspetto dei suoi dialoghi. In alternativa potresti usare la lineetta o le virgolette alte, che in ogni caso risultano più gradevoli all'occhio e conferiscono subito alla pagina un aspetto più "professionale".
Manca un apostrofo tra articolo indeterminativo e sostantivo femminile (“un espressione dispiaciuta” invece che “un’espressione dispiaciuta”.
C’è un errato uso del modo verbale, che è un pochino più grave, e poi altre minuzie, ma nel complesso il lavoro è piuttosto corretto.

 IC e/o Caratterizzazione dei personaggi

Come ti dicevo sopra, il problema poteva essere l’IC di Billy, che a mio parere c’è tutto, e la caratterizzazione di Sarah. Mi sono piaciuti entrambi, per quanto mi riguarda hai fatto centro. Il problema è che i personaggi si trovano in una situazione poco verosimile che inevitabilmente li rende a loro volta meno verosimili. Mi spiegherò meglio nella sezione Trama e Stile.
Billy e Jacob hanno da canon un rapporto stretto e ricco di complicità, quasi da amici qualche volta. Sappiamo che Billy è molto meno ansioso e “asfissiante” nei confronti di suo figlio di quanto non lo sia Charlie nei confronti di Bella; Jake e Bella ne parlano in più di un’occasione. Perciò, il momento di chiacchiera intima fra loro ci può stare. Billy è un uomo affettuoso che adora il figlio, e tu ce ne fornisci una spiegazione molto plausibile: Jacob assomiglia moltissimo a sua madre Sarah.
Una Sarah che hai creato dal nulla e che mi piace. E’ diversissima dalla “mia” Sarah mentale, ma forse è più plausibile la tua! Orgogliosa, impulsiva, testona e passionale come il figlio. Come facevo a non amarla?
 
Sfruttamento del tema proposto

C’è, in pieno. Nessun fuori tema, nessuna forzatura, nessuna deviazione. Questa è la prima volta di Billy e Sarah Black, a tutti gli effetti.  Le emozioni della prima volta mi sono arrivate tutte e mi sono piaciute; è il punto del tuo testo dove ho fatto meno annotazioni e dove invece più di una volta ho scritto “Bello”. Funziona e molti ci si possono riconoscere, è una storia vera.
 
Trama e Stile

Ecco, qui purtroppo emergono alcuni punti deboli della storia.
Diciamo che l’impalcatura, l’ossatura della narrazione non mi convince fino in fondo, ed è un peccato perché la “polpa” sarebbe buona. Cerco di spiegarmi.
E’ verissimo che tra Jacob e Billy c’è un rapporto molto complice, ma non mi pare verosimile che un padre racconti al figlio la sua prima volta con la madre con tutti quei dettagli. La vita sessuale dei genitori è un tabù per i figli, e non sono io –che non conto nulla- a dirlo, è qualcosa che si trova su qualunque testo di pedagogia. Anche se poi in effetti basterebbe pensare alla propria esperienza personale per rendersene conto. Fortunatamente quella parte –che comunque è davvero buona, eh- è in corsivo nel testo, il che la rende come avulsa dalla scena del momento presente, cioè Billy e Jacob che parlano, lasciando al lettore la libertà di pensare, eventualmente, che quelli siano solo i ricordi di Billy e che lui in effetti non racconti a Jacob tutti i dettagli. Ma alla fine che succede? Che Jacob stesso dice al padre:
 
<< Cazzo, pa’. Non me la immaginavo così la mamma. Cioè… Preferivo non immaginarmela proprio così, ma… Insomma, mi hai capito, no? >>
 
Quindi torniamo alla domanda che il lettore si è già posto: quanto ha detto Billy al figlio, e quanto sia verosimile o meno la situazione. Peccato, perché la situazione è il contesto in cui hai incastonato il succo della storia e purtroppo non regge fino in fondo.
 
Una cosa che invece non mi è piaciuta per niente è il Toc-toc-toc ripetuto della testa di Jacob nel muro. Non lo trovo né esteticamente bello –anzi, è piuttosto inquietante- né logico. Sbattere la testa nel muro è un gesto ripetitivo e autolesionistico che spesso è sintomo di gravi patologie psichiche. Non ci sta, non ci sta proprio. Il vero peccato, anche qui, è che il Toc-toc-toc ripetuto sia uno degli espedienti che hai scelto per collegare il carattere di Jacob a quello della madre; nemmeno in Sarah mi è piaciuto ‘sto Toc-toc, mi pare eccessivo e maniacale; quante persone conosci che per farsi passare il nervoso prendono un bastone e picchiano ripetutamente un albero?
A costo di essere noiosa ti ripeto: peccato. L’idea di fondo è davvero carina, ma scivola su queste due maledette bucce di banana che potevano essere evitate con poco sforzo, ad esempio scegliendo un gesto più plausibile da attribuire a Jacob e a sua madre per accomunarli o lasciar intendere in modo più esplicito che Billy, più realisticamente, racconti a Jacob solo la parte essenziale della storia.
Invece ho trovato piacevoli le ripetizioni fatte ad arte e attribuite ad un personaggio e poi all’altro; l’ultima, quella in cui Renesmee viene accostata a Billy, mi ha strappato una lacrima. Quel finale riscatta altri passaggi meno felici della storia.
  
Gradimento personale

Ti picchierei (affettuosamente, ovvio). Un pochino di attenzione in più e sarebbe stata veramente una bella storia! Così è passabile, anzi carina, davvero, ma inevitabilmente certe goffaggini interrompono, come dico sempre, il flusso delle emozioni.
Complimenti per la scena rossa: tenera, romantica, chiara a sufficienza ma pudica come si addice alla prima volta tra due ragazzi.

Noticina finale

Hai mancato il podio, diciamo così, per pochissimi punti, e come ho detto nel forum questo era un contest di livello piuttosto alto. Io che ti conosco abbastanza bene mi sento di dirti ancora una volta che ti sei decisamente evoluta e che stai diventando davvero brava. I miei complimenti, cara, e se hai tempo e voglio prova a sistemare -sempre se condividi le annotazioni, ovviamente- i punti deboli di questa storia; non le manca molto per essere un gioiellino.

Recensore Veterano
11/09/11, ore 22:27
Cap. 1:

Hai dato vita a una storia discreta, scritta in uno stile elegante e più che sufficientemente corretto, nonostante alcuni errori che passerò ad illustrarti successivamente.

Il prompt della coppia Billy/Sarah è stato ben sviluppato in una storia che è una doppia-tripla prima volta (doppia perché per loro due è la prima volta in assoluto, tripla perché in più c’è il fatto che era la prima volta per la coppia, come richiesto dal bando del contest).

La caratterizzazione dei personaggi non è buonissima, Billy e Sarah si avvicinano molto al cliché narrativo dell’adolescente fessacchiotto e della ragazza sveglia, però all’interno della narrazione si collocano in maniera armonica, portando il lettore ad avere in simpatia questi due ragazzi che si vogliono bene, ma che non riescono a dirselo.
Riesci comunque a definire i rapporti precedenti tra i due abbastanza bene: la loro amicizia d’infanzia che piano piano si è trasformata in qualcosa di più viene mostrata in maniera efficace.
Ho dei dubbi per quanto riguarda Jacob – io ho sempre dei dubbi per quanto riguarda Jacob, quindi non è una novità – lo metti in una situazione in cui potrebbe trovarsi davvero, in un qualche futuro, non è questo che contesto. È il fatto che rimanga buono ad ascoltare suo padre che gli racconta la sua prima volta con sua madre a lasciarmi un po’ perplessa, anche perché all’inizio caratterizzi Jacob con queste parole di Billy:
“Adolescente, questo è in realtà il ragazzo”
Al di là della costruzione “yodesca” della frase (non so se hai mai visto la saga di Star Wars, dove il maestro Jedi Yoda parla invertendo la sintassi della frase esattamente come hai fatto tu in questo punto), se davvero Jacob a ventitré anni (anno più anno meno) si comporta come un adolescente dubito che sarebbe rimasto buono buono in silenzio ad ascoltare il racconto del padre, senza interromperlo mai con battutine sarcastiche. E comunque, diciamocelo, nessun adolescente sceglierebbe mai volontariamente di sapere qualcosa della vita sessuale dei genitori.
Per il motivo appena riportato ho dei dubbi riguardo all’espediente narrativo utilizzato: la necessità di Jacob di essere tranquillizzato non credo che lo porterebbe a superare il naturale imbarazzo che i figli provano sempre nel pensare alla sfera sessuale dei loro genitori. Inoltre non ho molto apprezzato l’idea che nell’ambito di un solo giorno Billy e Sarah si siano baciati, abbiano scoperto di amarsi – lui almeno l’ha scoperto proprio quel giorno – e si siano saltati addosso. Considerando anche che erano altri tempi, e che Billy è caratterizzato come un tontolone, trovo un po’ debole questa scelta.

A me il tuo stile non piace – ma qui è questione di gusti e non ci si può fare niente – anche se lo trovo molto migliorato dalla prima cosa tua che ho letto. È uno stile elegante, questo non lo nego, ma in alcune volte un po’ ampolloso e prolisso. Ci sono dei periodi in cui ho avuto la sensazione di “impantanarmi” nella lettura, e l’idea che fossero stati aggiunti pezzi di frasi per “allungare il brodo”.
Come ho già avuto modo di dirti, non c’è bisogno di arrivare al limite consentito da un contest per avere la certezza di aver scritto una buona storia e di aver sviluppato bene il tema richiesto dal contest. Si può scrivere una buona storia anche solo con cinquecento parole, se le immagini utilizzate sono efficaci.
Proprio in merito all’efficacia delle immagini, quello che vorrei consigliarti è di non ripetere in maniera ossessiva un’immagine che ti sembra particolarmente forte rispetto ad altre: le fa perdere di incisività. È come se io ripetessi continuamente ad una mia amica “Il ragazzo che mi piace ha dei begli occhi”. La prima volta registrerebbe l’informazione, e ne sarebbe incuriosita. La seconda penserebbe “Sì, vabbè, ma l’hai già detto”. Alla terza si scoccerebbe e cambierebbe argomento. Perciò, va bene ripetere un concetto, ma non in maniera ossessiva, e soprattutto non a distanza troppo ravvicinata.
Un altro suggerimento che vorrei darti, e qui entra in gioco la parte più prettamente grafica dell’impostazione della storia, è di invertire il corsivo e il normale. Utilizzando l’impostazione attuale si finisce per identificare come storia “principale” quella scritta normalmente, e come flashback quella in corsivo, mentre in realtà la storia per il contest è quella in corsivo, e quindi dovrebbe essere quella la storia principale. Inoltre, utilizzando il corsivo come modo per differenziare i due livelli narrativi (quello della narrazione e quello della meta-narrazione), rischi di perdere un buon modo per mettere in evidenza parole o pensieri che vuoi enfatizzare rispetto al resto. Come ad esempio qui:
“si. Fermati.”
Si tratta di pensieri di Sarah, direttamente espressi da lei, come in un dialogo, ma che si fa fatica a distinguere dal resto del testo perché non differenziati da esso.

La storia è fondamentalmente corretta dal punto di vista sintattico e grammaticale.
Attenzione ai “sì” affermativi, che vogliono l’accento sulla “i” e alla locuzione “in fondo” che va staccata e non attaccata (ho trovato un paio di “infondo” nella storia). Inoltre “ombelico” si scrive con una sola “l” e non con due.
Attenta inoltre alla sintassi “A mo’ di Yoda” e alle scelte lessicali. In alcuni momenti scegli delle parole che dire errate sarebbe sbagliato da parte mia, ma non propriamente felici. Magari se sei indecisa tieniti accanto un dizionario dei sinonimi e dei contrari, torna sempre utile (io lo uso un sacco di volte).

E alla fine veniamo allo sviluppo del tema del contest. La prima volta di Sarah e Billy è davvero molto dolce e delicata. Sei riuscita a tratteggiare bene le loro paure di adolescenti e i loro sentimenti contrastanti di curiosità e timore dell’altro.
Un grosso problema che ho riscontrato, però, è che in alcuni momenti era poco coinvolgente, anzi, quasi estraniante. Sono i momenti in cui passi dal racconto alla descrizione dell’atto.
“Mani. Le mani di lui. Mani che la accarezzano. Mani inesperte, che studiano il corpo di lei, le reazioni che ha al loro passaggio. Labbra, e lei le schiude al suo andirivieni. Seno, e lei respira più velocemente. Fianco, e lei lascia andare un sorriso tra il solletico e il piacere. Ventre, e lei trattiene il respiro.”
In questi punti del racconto riesco a vedere la scena, ma non riesco ad esserne coinvolta. È come se a un certo punto mi estraniassi completamente dal racconto.
Con questo non voglio dire che sia una brutta scena, anzi, ho apprezzato davvero tanto la delicatezza con cui l’hai illustrata, ma è un po’ la differenza tra guardare un quadro e sentire la spiegazione della guida del museo e guardare lo stesso quadro conoscendone la storia e immaginando i sentimenti del pittore mentre lo dipingeva.

Considerato quanto sei migliorata in questi ultimi quattro mesi, penso che continuando su questa strada continuerai a migliorare ancora nei prossimi mesi.
Grazie per averci mostrato il tuo punto di vista su questa coppia!