Pairing
Hai deciso di accettare la coppia assegnata con il sorteggio, quindi di scrivere su Billy e Sarah. In effetti non era affatto semplice.
A mio parere la difficoltà di prequel e sequel è tenere vivo l’interesse del lettore che in realtà vuole, attraverso la scoperta del passato o la visione del futuro, sapere di più dei personaggi che già ama e conosce. In altre parole, spesso cerchiamo il “prima” e il “dopo” per conoscere di più il “qui e ora” dei personaggi della storia centrale. Ti sto parlando, ovviamente, da lettrice innamorata di Jacob Black, alla quale poteva interessare, ma anche no, la storia di come si sono conosciuti ed amati i suoi genitori.
Partendo con questi presupposti, il difficile è creare personaggi che mentre ci dicono di più dei protagonisti della storia centrale, contemporaneamente sanno reggere una storia da soli e far innamorare di sè il lettore.
Un’altra possibilità può essere creare una sorta di legame col presente che spieghi aspetti rimasti ignoti e appaghi la curiosità di chi legge, ma non credo sia questo il caso visto che ai fini della storia principale delle Saga non importa nulla come sia stata la prima volta di Billy e Sarah Black
Nel caso di Billy Black poteva esserci anche la difficoltà di mantenerlo IC, mentre con Sarah si ha completamente carta bianca, visto che di lei sappiamo poco o nulla -e scusami se la Guida io la considero proprio poco; tengo conto di quello che la Meyer ha saputo passarmi nei quattro libri principali. Il personaggio “Sarah Black” è tutto da costruire.
I tuoi Billy e Sarah non sono stati solo "strumentali" per la storia principale; è vero, mi hanno raccontato che Jacob assomiglia alla madre, ma sono riusciti a piacermi di per sè. Brava, complimenti.
Grammatica
Non ci sono errori gravi; la punteggiatura è quasi perfetta, salvo che per la ripetuta mancanza della virgola a separare il nome nel caso vocativo (lo so che questo è latino ma adesso non mi ricordo come si chiama in italiano) e il verbo o l’esclamazione. In parole più semplici, tu scrivi
“Ehi Jake!” oppure “Ascolta Jake!”
Invece di
“Ehi, Jake!” oppure “Ascolta, Jake!”
E’ un errore che hai fatto varie volte ed è un vero peccato perché invece in altri punti del racconto hai usato correttamente la punteggiatura.
Sempre a proposito di punteggiatura, ti consiglio di adoperare il simbolo delle virgolette basse vero e proprio piuttosto che i segni di "maggiore" e "minore" della tastiera, che risultano bruttini a vedersi; mi permetto di dirtelo perché l'ho suggerito di recente ad un'altra ragazza che è rimasta subito soddisfatta del nuovo aspetto dei suoi dialoghi. In alternativa potresti usare la lineetta o le virgolette alte, che in ogni caso risultano più gradevoli all'occhio e conferiscono subito alla pagina un aspetto più "professionale".
Manca un apostrofo tra articolo indeterminativo e sostantivo femminile (“un espressione dispiaciuta” invece che “un’espressione dispiaciuta”.
C’è un errato uso del modo verbale, che è un pochino più grave, e poi altre minuzie, ma nel complesso il lavoro è piuttosto corretto.
IC e/o Caratterizzazione dei personaggi
Come ti dicevo sopra, il problema poteva essere l’IC di Billy, che a mio parere c’è tutto, e la caratterizzazione di Sarah. Mi sono piaciuti entrambi, per quanto mi riguarda hai fatto centro. Il problema è che i personaggi si trovano in una situazione poco verosimile che inevitabilmente li rende a loro volta meno verosimili. Mi spiegherò meglio nella sezione Trama e Stile.
Billy e Jacob hanno da canon un rapporto stretto e ricco di complicità, quasi da amici qualche volta. Sappiamo che Billy è molto meno ansioso e “asfissiante” nei confronti di suo figlio di quanto non lo sia Charlie nei confronti di Bella; Jake e Bella ne parlano in più di un’occasione. Perciò, il momento di chiacchiera intima fra loro ci può stare. Billy è un uomo affettuoso che adora il figlio, e tu ce ne fornisci una spiegazione molto plausibile: Jacob assomiglia moltissimo a sua madre Sarah.
Una Sarah che hai creato dal nulla e che mi piace. E’ diversissima dalla “mia” Sarah mentale, ma forse è più plausibile la tua! Orgogliosa, impulsiva, testona e passionale come il figlio. Come facevo a non amarla?
Sfruttamento del tema proposto
C’è, in pieno. Nessun fuori tema, nessuna forzatura, nessuna deviazione. Questa è la prima volta di Billy e Sarah Black, a tutti gli effetti. Le emozioni della prima volta mi sono arrivate tutte e mi sono piaciute; è il punto del tuo testo dove ho fatto meno annotazioni e dove invece più di una volta ho scritto “Bello”. Funziona e molti ci si possono riconoscere, è una storia vera.
Trama e Stile
Ecco, qui purtroppo emergono alcuni punti deboli della storia.
Diciamo che l’impalcatura, l’ossatura della narrazione non mi convince fino in fondo, ed è un peccato perché la “polpa” sarebbe buona. Cerco di spiegarmi.
E’ verissimo che tra Jacob e Billy c’è un rapporto molto complice, ma non mi pare verosimile che un padre racconti al figlio la sua prima volta con la madre con tutti quei dettagli. La vita sessuale dei genitori è un tabù per i figli, e non sono io –che non conto nulla- a dirlo, è qualcosa che si trova su qualunque testo di pedagogia. Anche se poi in effetti basterebbe pensare alla propria esperienza personale per rendersene conto. Fortunatamente quella parte –che comunque è davvero buona, eh- è in corsivo nel testo, il che la rende come avulsa dalla scena del momento presente, cioè Billy e Jacob che parlano, lasciando al lettore la libertà di pensare, eventualmente, che quelli siano solo i ricordi di Billy e che lui in effetti non racconti a Jacob tutti i dettagli. Ma alla fine che succede? Che Jacob stesso dice al padre:
<< Cazzo, pa’. Non me la immaginavo così la mamma. Cioè… Preferivo non immaginarmela proprio così, ma… Insomma, mi hai capito, no? >>
Quindi torniamo alla domanda che il lettore si è già posto: quanto ha detto Billy al figlio, e quanto sia verosimile o meno la situazione. Peccato, perché la situazione è il contesto in cui hai incastonato il succo della storia e purtroppo non regge fino in fondo.
Una cosa che invece non mi è piaciuta per niente è il Toc-toc-toc ripetuto della testa di Jacob nel muro. Non lo trovo né esteticamente bello –anzi, è piuttosto inquietante- né logico. Sbattere la testa nel muro è un gesto ripetitivo e autolesionistico che spesso è sintomo di gravi patologie psichiche. Non ci sta, non ci sta proprio. Il vero peccato, anche qui, è che il Toc-toc-toc ripetuto sia uno degli espedienti che hai scelto per collegare il carattere di Jacob a quello della madre; nemmeno in Sarah mi è piaciuto ‘sto Toc-toc, mi pare eccessivo e maniacale; quante persone conosci che per farsi passare il nervoso prendono un bastone e picchiano ripetutamente un albero?
A costo di essere noiosa ti ripeto: peccato. L’idea di fondo è davvero carina, ma scivola su queste due maledette bucce di banana che potevano essere evitate con poco sforzo, ad esempio scegliendo un gesto più plausibile da attribuire a Jacob e a sua madre per accomunarli o lasciar intendere in modo più esplicito che Billy, più realisticamente, racconti a Jacob solo la parte essenziale della storia.
Invece ho trovato piacevoli le ripetizioni fatte ad arte e attribuite ad un personaggio e poi all’altro; l’ultima, quella in cui Renesmee viene accostata a Billy, mi ha strappato una lacrima. Quel finale riscatta altri passaggi meno felici della storia.
Gradimento personale
Ti picchierei (affettuosamente, ovvio). Un pochino di attenzione in più e sarebbe stata veramente una bella storia! Così è passabile, anzi carina, davvero, ma inevitabilmente certe goffaggini interrompono, come dico sempre, il flusso delle emozioni.
Complimenti per la scena rossa: tenera, romantica, chiara a sufficienza ma pudica come si addice alla prima volta tra due ragazzi.
Noticina finale
Hai mancato il podio, diciamo così, per pochissimi punti, e come ho detto nel forum questo era un contest di livello piuttosto alto. Io che ti conosco abbastanza bene mi sento di dirti ancora una volta che ti sei decisamente evoluta e che stai diventando davvero brava. I miei complimenti, cara, e se hai tempo e voglio prova a sistemare -sempre se condividi le annotazioni, ovviamente- i punti deboli di questa storia; non le manca molto per essere un gioiellino. |