Ok, era da quando mi hanno consigliato il primo capitolo che dovevo leggere questa storia ma fino ad oggi non ne ho trovato il tempo. Ora però l'ho fatto e devo ammettere che questa storia è il MALE per una povera fanciulla a dieta come la sottoscritta! Giuro che il mio stomaco ha brontolato piuttosto forte durante il sogno di Spica (che strano nome, tra l'altro)!
No, davvero, ho trovato la storia veramente carina e divertente! Sinceramente non leggo storie con ragazze come protagoniste, perciò non dovrei parlare di originalità, ma non posso non notare quanto sia particolare il modo in cui tratti il problema dell'obesità (che è relativo, considerando che con un'altezza limitata come la mia una 48 di taglia è ancora un sovrappeso *si è studiata a memoria gli indici di BMI*). Stavo dicendo? Ah, sì, giusto: la protagonista è fantastica, vive il suo sovrappeso con lo spirito tipico di tutte le ragazze: indifferenza, senso di colpa, irritazione... lo considera qualcosa che le è capitato fra capo e collo senza che la colpa fosse sua, ma al contempo sa che è effettivamente colpa sua, ma alla fin della fiera non fa un tubo per cambiare le cose. E' così normale! Un mix di sentimenti e pensieri così umano e classico che fa sorridere e pensare: "Almeno, non sono l'unica!". Davvero complimenti per la protagonista che già - incredibilmente! - mi piace da morire!
Passiamo due secondi ai personaggi secondari e alle comparse, perché le trovo molto interessanti (e scusa se riprendo anche quelle del primo capitolo, sono pigra per scrivere due recensioni ^^'''):
• Il ragazzo anoressico: direi che mi è piaciuto come hai delineato i suoi "pensieri" disgustati tramite lo sguardo che Spica si sente lanciare. Talvolta le persone si dimenticano che gli anoressici provano repulsione per il grasso e considerano le altre persone disgustose e non vogliono essere salvati, quando al contrario tutti pensano con le loro menti piene di pietà cristiana e spirito da crocerossina che siano dell povere pecorelle spaurite e perdute. Perciò mi è piaciuto quello sguardo profondamente disgustato, e mi è piaciuto anche vederlo in un maschio, cosa che spesso viene dimenticata - che anche i maschi possano soffrire disturbi alimentari.
• La madre di Spica è il tipo di madre che non potrei mai soffrire. E' quel genere di persona che mi fa venire l'ansia quando per puro caso sconfiggo la vergogna e vado in palestra. Povera Spica, non ho altro da dire.
• I gemelli sono giusto ancora una comparsina ma il mio cuore slasher ha già preso in simpatia Mirko.
L'ultimo punto su cui disquisirò (poi la smetto, giuro) è lo stile leggero e fresco con cui la storia è scritta. Certo, mi ha fatto in primis veramente piacere vedere il genere "Commedia" vicino a disturbi alimentari (hallelujah, direi, con tutto l'angst e il drammatico e il deprimente e l'introspettivo c'è da morirci pure se hai giusto 5 kg in più!), ma lo stile fresco e terra-terra mi ha rilassata ulteriormente.
Potrei passare altre venti o trenta righe a lodarti, ma credo che l'antifona sia chiara: complimentissimi per questa storia che seguirò (e spammerò) costantemente =D
-crystalemi |