Recensioni per
Esilio terreno
di Nausicaa Di Stelle

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
16/02/14, ore 07:00

Struggente... la terra silenziosa in contrasto con il richiamo del mare di stelle, come un canto di sirene! Bella, davvero! Dea Bastet

Recensore Master
31/12/13, ore 12:14

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Una poesia che è capace, nella sua brevità simile ad un haiku, di rendere con grande potenza l'intensità di una solitudine disperata, eppure proiettata verso le stelle. Si può applicare ad Harlock, ma potrebbe benissimo parlare di qualsiasi altro uomo che sente il peso della terra e l'anelito disperato di un futuro diverso. Un raro esempio di poesia vera.

Nuovo recensore
04/09/12, ore 03:01

Bellissima, precisa e potente! Anche la natura conosce la natura di Harlock, e lui deve seguire la sua natura! Complimenti!

Recensore Veterano
19/09/11, ore 19:56

Molto, molto bella: si percepisce tutta la tristezza di Harlock che vorrebbe tornare tra le stelle, visto che sulla Terra non ha più nulla (o almeno, nulla in comune con i suoi abitanti).
Ti faccio i complimenti per la capacità di sintesi, mettere tutto questo in pochi versi è difficile!

Recensore Master
18/09/11, ore 22:20

uao! Poche parole che però racchiudono tutta la tristezza che può provare Harlock, costretto all'esilio sulla Terra senza più la sua nave. Mi immagino una scena in cui lui guarda il cielo stellato e gli sembra proprio di sentire la voce delle stelle che lo chiamano. Forse non sono loro a chiamarlo ma lui a desiderare fortemente di tornare lassù...o entrambe le cose. molto bella davvero!

Recensore Master
18/09/11, ore 22:13

Veramente bella. Non è detto che le poesie migliori siano quelle più lunghe, anzi. Rendere un'emozione così intensa con poche efficaci parole è sicuramente più difficile e quindi più apprezzabile. Brava.

Recensore Junior
18/09/11, ore 20:08

Le poesie sono sempre il tuo forte!!! Complimenti anche per questa, breve ma intensa. Anche se triste è molto intensa. Mi piace soprattutto la parte "finale": gridano le stelle, una a una, il mio nome". Dà l'idea di un rapporto intimo e profondo tra Harlock e il suo mondo, l'universo. E' come se fossero le stelle a sentire la sua mancanza e non viceversa (cioè anche lui sente la loro, ma sono loro che ne sembrano più straziate. Ciao!!

Recensore Master
18/09/11, ore 18:56

Mio dio...una poesia cosi' breve e cosi' piena di contenuti.
"Non ho piu' ali" non solo a significare il fatto che non abbia piu' la sua nave, ma che non possa piu' volare, essere libero di seguire il suo sogno ovunque esso lo conduca.
"Muta e' la terra che calpesto" forse perche' ormai, lui, con gli umani non ha piu' nulla a che spartire e si sente solo, abbandonato, anche in mezzo a miliardi di persone.
"Gridano le stelle una ad una il mio nome" racchiude tutta l'angoscia di Harlock che vorrebbe ripartire, quasi le stelle lo chiamassero, lo invocassero, gridassero per averlo di nuovo tra di loro.
Una poesia tristissima che racchiude in se' tutta la disperazione di un uomo solo, senza piu' nulla per vivere...
Sniff...colpisce persoino me, che non ho un animo poetico.