Recensioni per
Piccolo peccato, non piangere.
di crisalide

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
14/10/13, ore 23:56

È la Nonsense più deprimente, cupa e depressa di tutto il sito, ma è una così bella storia, così profonda, piena di sentimento che mi fa emozionare. Questa storia riesce a trasmettere così tante emozioni messse insieme che in questo momento mi sento confusa. Cosa che in una storia apprezzo moltissimo, come apprezzo il titolo. Purtroppo sono una di quelle persone che giudica il libro dalla copertina, ma in questo caso dal titolo e in questo caso, fra le mille storie, questa spiccava. Complimenti e a presto. Costanza PS. Mi sono scordata di aggiungere che la grammatica era ottima.

Recensore Junior
21/06/12, ore 16:44

Oh mio Dio. Leggere queste parole mi ha portato in quel mondo, quel tuo mondo così marcio, apocalittico, eppure così affascinante. E' davvero... Incredibile. In così poche righe sei riuscita a donarmi un mondo di peccatori dove la privazione regna. Ogni parola, studiata, pianificata, ha un significato così grave e pesante, che nell'insieme si sembra di sprofondare in quella terra di cui parli con tanto ardore. Mi vengono i brividi. Complimenti, non posso dirti altro.

Bea

Recensore Veterano
29/09/11, ore 18:44

Il solito gioiellino. Un approssimarsi di immagini che scorro da un punto di vista rigido ed eterno come la pietra, ma che in realtà la scavano come agenti atmosferici che non hanno volto nè nome alcuno. Piccole emozioni di staticità atavica, di dolori e strazianti angosce dell'essere. Essere e divenire: ciò che nascerà, ciò che i ventri (i draghi......) daranno alla luce (quando abbandoneranno il cielo per piegarsi e genuflettersi in terra). La tua poetica è grandiosa ed inimitabile, barocca, tetra eppure così ricca di "freddo pathos" (ossimoro quanto mai a te confacente). Complimenti come sempre per la tua eterea capacità di solcare le pieghe (e le piaghe) delle anime di chi ti legge (e ti scruta attonito).

Nuovo recensore
25/09/11, ore 20:07

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
"Se le intemperie di secoli fossero passate sulle mie membra e mi avessero resa terra e roccia, lasciando solo uno
scheletro tra la polvere e il cielo – se questo fosse accaduto- torneresti da me?"
La nostra vita sfilerebbe le sue luci per tornare, perché come scrivi, siamo uno scheletro tra polvere e cielo, in attesa che le nostre membra che per noi son amore, o amor son membra, ritornino a vestirci, giorno per giorno.
" lasciando ossa sempre più sottili – non più polsi –
come lapidi e parole e tombe. " Altresì è il brivido, ciò che colpisce di questa nonsense, non sono le paure che si assottigliano, ma le ossa, i nostri sogni, il nostro mondo che muore, e diventa così secco da resistere e strusciare tra la terra, inattesa di un disperato ritorno siamo solo silenzi decapitati.
Così come: "E i denti e le unghie amore, gettati nell’aria come coriandoli, poiché quest’oggi ci uniremo
in matrimonio, e alla terra fertilità e augurio ritorniamo, o almeno l’umile dono dei nostri cadaveri!" E' la chiusa, ogni nastro, ogni drago che fa la muta, cade a terra, non vola - i coriandoli dei nostri sogni. Il mondo dei sogni è qui. Le parole inasprite dalla disperazione, questo reclamo eterno, in eterno che sona e risona, è la metafora del nostro vivere.
E' per questo che deve finire nelle scelte, perché è scritta con emozione ed è sempre più raro, trovare qualcuno che lo faccia.
Complimenti.

Recensore Veterano
20/09/11, ore 22:47

... Sconvolgente, e violenta come mai le altre Nonsense che ho letto sono state.
Qui non c'è più vita, ma solo la più cupa disperazione, la desolazione sconcertante di quando persino il più profondo briciolo di speranza se n'è andato.
Non scherzo: ho i brividi.
Tutto è secco, arido, crudo, e la Morte è l'unica padrona.
In lontananza, c'è giusto un atomo di vita, quella vita che nasce dall'acqua; ma di acqua non ce n'è, c'è solamente la disperazione ridotta all'osso. E di ossa se ne trovano tante, sparse qua e là.
Che dire... mi hai spiazzata.
Non ho mai letto nulla di così... nero, ecco. (So che l'aggettivo ti sembrerà inutile, ma non riesco a trovarne altri.)
Eppure mi ci ritrovo, tra le tue parole, sai? Per quanto siano apocalittiche, mi sono sentita coccolata, lì in mezzo, tra tutti quei puntini e quelle stanghette; il periodo non è dei migliori, e trovare quella fonte d'acqua non è facile nemmeno per me. Anzi.

Felice di aver fatto la solita capatina nella tua pagina, cara. Sei ottima, davvero.
Un abbraccio immenso,
Molly