Allora, per prima cosa, ciao :3
Ammetto di non leggere da molto tempo una storia su Fred e George, perchè ormai trattano tutte - e allo stesso modo, per giunta - la morte del gemello.
Ora, avevo scritto questa recensione stanotte, ma il mio pc è morto all'improvviso e tutto il mio sproloquio è andato perduto; ma non mi sono data per vinta e, con una bella dose di buona volontà, sono tornata.
Dunque, la mia recensione sarà più sotto il profilo soggettivo che su quello oggettivo: anche se qualche imperfezione di lessico o struttura l'ho trovato.
Perchè questa storia non presenta elementi originali o nuovi, e potremmo archiviarla nelle centinaia di storie che parlano dello stesso argomento, ormai trito e ritrito.
Il lessico è molto scarso, non ho apprezzato i tuoi periodi secchi e brevi. Usi troppe volte il punto fermo, utilizzando pochissime volte le virgole; non parliamo dei due punti o il punto e virgola, sono totalmente inesistenti.
Hai adottato uno stile che rende difficoltosa la lettura; quindi ti consiglio di scrivere frasi più lunghe, articolate, che almeno renderanno il testo fluido e scorrevole.
La cosa che più mi ha lasciata perplessa è questa frase: mi manca fare gli scemi.
O meglio, non mi è piaciuta per niente soprattutto l'espressione "scemi". E' troppo giovanile, da dialetto, non adatto ad una flashfic che dovrebbe essere struggente e triste.
Avresti potuto utilizzare "stupidi", già di maggior spessore, ma comunque io non ritengo che Fred e George facciano gli "scemi".
Loro scherzano, sono ilari e sarcastici. Scemo, come ripete sempre la mia professoressa di lettere, vuol dire poco intelligente. A me non risulta che Fred e George siano poco intelligenti, anzi, molte autrici tendono a sottolineare quanto siano abili con gli incantesimi, usati da loro per creare le diavolerie dei Tiri Vispi Weasley.
Poi, fai attenzione ai punti esclamativi: dovrebbero esser usati in pochi casi, perchè donano alla lettura un tono alto e sgraziato, stonando con il contesto di base - cioè la morte di Fred -.
"Solo che non riesco ad accettarlo, tutto qui."
Ma adesso lasciamo perdere la parte... oggettiva, se così può chiamarsi, e passiamo a quella soggettiva.
La tua flashfic mi sembra vuota, spoglia, scialba.
Le parole sono fredde, non esprimono nessun sentimento - almeno a me, sia chiaro -, semplicemente descrivono un George addolorato per la scomparsa del fratello.
Ecco, è qui il problema.
Essendo una flash, quindi al di sotto delle cinquecento parole, ogni frase deve essere incastonata con le altre, deve lasciare l'impronta.
I periodi della tua storia sono legati da un unico filo conduttore: George triste.
George triste che, a mio parere, sembra anche infantile.
La profondità di una morte, soprattutto dal punto di vista di George, non è espressa in questa flashfic.
Sarò pignola, ma per me non basta. Mi dispiace dirtelo, ma la tua storia non mi ha trasmesso niente e non mi è piaciuta.
Semplicemente, mi è sembrata una semplicissima flashfic che, sommata alle espressioni usate e i piccoli appunti scritti in questa recensione, perde l'armonia che ogni storia dovrebbe avere.
Non prenderla come una critica o un offesa, ho letto che questa è la tua prima storia nel fandom e ne ho approfittato per darti qualche dritta ed aiutarti a migliorare a crescere, con la speranza che un giorno scriverai fanfiction più belle di questa.
Senza rancore,
Hayley Black.
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