Mi sembra decisamente ben riuscito questo ritratto di famiglia, vsto nei momenti intimi lontano dall’aplomb che gli appartenenti ad una nobile schiatta di aristocratici purosangue deve avere all’esterno, e che mostra decisamente come i bambini siano gli stessi a dispetto di tempo, luogo, status sociale e particolarità innate
Complimenti per il ritratto del giovane Laughlin, descritto un come bambino vispo e irrequieto (quanto al rapporto con Bearach, beh, se qualcuno ha potuto dire “più che nemici, erano fratelli” un motivo ci sarà, specie quando si è nella fase in cui si è perso il ruolo di centro dellattenzione parentale a favore del nuovo arrivato), perfettamente realistico nel voler a tutti i costi attirare l'attenzione su di sé, con bravate di dubbio gusto (specie quando poi mostra di essere entrato e di trovarsi a suo agio in quello che per i minori è il meraviglioso mondo delle parolacce), certo stava per commettere davvero un'azione riplovevole (in questo la creatura magica ha avuto decisamente buon gioco nel solleticare la gelosia del protagonista) per fortuna che è rinsavito al momento giusto, altrimenti avrebbe decisamente ottenuto effetto contrario a quello che si proponeva, alla fine se l'è cavata tutto sommato con poco, forse anhe per il suo sincero pentimento.
Menzione particolare per l’immagine posta nel capitolo, mi sembra molto bella ed evocativo, se non sono eccessivamente invadente mi piacerebbe sapere com’è stata realizzata.
A presto
Gianfranco |