Come l'hai fatto? Sul serio ti chiedo, davvero, come? Da dove è potuto venire fuori questa storia? Come?
Non so cosa dire, non ne ho parole: alla prima lettura non ho capito una m**da fino alla fine; poi l'ho riletto per assicurarmi che aveva capito bene, che era davvero così... e lo era. Oddio. Oddio. Incredibile. Mi è ricordato a Amleto, ma meglio (nell senso che ce ne sono John e Sherlock). Guau. Incredibile. Angostia, lacrime, incredulità. Che forte. Non so, davvero mi piacerebbe recensire, ma non ne sono capace. Sono ancora sotto shock. Jim è IC, ovviamente. La sua reazzione è IC, più ovvio. John e Sherlock... non ne posso parlare, mi vieni il nodo nella gola. Oddio. Che bellezza, che tenerezza, che orrore, che... genialità.

Aveva ammazzato un amore, uno di quelli rari per la loro purezza e solidità, a sangue freddo e senza vergogna – ne avrebbe pagato le amare conseguenze: così facendo aveva ucciso anche i sentimenti di chiunque, in futuro, avrebbe potuto anche solo volergli bene. Oh. Oh. OH. Questa, questa. Senza parole. Come cazzo hai fatto?

Sotto shock, davvero. e meno male che non ti ho fatto caso e non ho cercato la canzone più angosciante che ho, perché se non adesso sarebbe morta; ho ascoltato altra che alla fine si è reso abbastanza adeguata.
Non manca altro che applaudirti. Brava, brava.

PS: Scusa Dream, questa merita una bella recensione, ma lo giuro che non sono capace di scrivere nulla di più normale...

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Ora, sappi, io t'avevo scritto nonsoquanto e mi è partita la pagina ç_ç Ma riprovo, pur sapendo che non sarà minimamente lo stesso.

Jim è di suo un personaggio profondamente inquietante, e questa fic apre uno squarcio nella sua mente, ma di quelli che ti lasciano davvero qualcosa addosso. Il suicidio, da atto di disperazione che dovrebbe essere in teoria, è preso da lui con aria quasi di sfida, a metà fra il bambino capriccioso e il semplice uomo crudele.
Mentre leggevo c'era l'acqua accanto a me, c'era il gelo della sera tardi e c'era la pistola, e c'erano i corpi e c'era ogni particolare. Mi azzardo a dire che questa sia la mia preferita delle tue storie, e infatti va anche fra le preferite, perché contiene un'introspezione come davvero ne ho viste poche.
Cla-di-poche-parole.
[Questa recensione partecipa all'iniziativa Recensioni d'Autunno 3D di maridichallenge]
 

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Io ho l'anteprima su alcuni dei tuoi lavori (diritto imprescendibile di ogni Watson) ma devo ammettere che rileggendola con la giusta calma, la musica in sottofondo (quella dei Placebo ha la capacità di rendere terribilmente inquietante la storia, anche più di quanto non sia in realtà XD)mi è piaciuta ancora di più.
Non devo ricordarti la faccia cha avevo mentre leggevi -mi hai vista anche tu- ma ribadisco che è tutto molto inquietante e che mi è piaciuto moltissimo. La mia parte preferita -neanche a dirlo- è quella sul cuore di Sherlock, che è John e anche quella su Moriarty e i suoi sensi di colpa per aver distrutto le loro vite, per averli uccisi... per aver ammazzato quell'amore.
E' veramente molto bella e mi piace -io amante di angst e tutto ciò che è sofferenza e dolore dei personaggi XD.
Non trovo neppure le parole esatte per dire con precisione cosa mi è piaciuto e perchè: in questo caso è una sensazione generale, arrivi a fine lettura e ti senti come se tu fossi lì e avessi assistito a tutto quello che è successo, senti addirittura il vuoto e l'angoscia di Moriarty -una sensazione spiacevolissima- quando si rende conto di aver distrutto l'amore che legava Sherlock e John, oltretutto hai descritto la scena in maniera chiara e nitida tanto che sono riuscita a rivedermela nella mia testa mentre leggevo e a immaginarmi il sorriso di Moriarty, i nostri Sherlock e John riversi a terra l'uno sull'altro, l'ambiente buio e inquietante.
Come già ti dissi appena la leggesti, mi piace molto e mi complimento per l'ottimo lavoro.
Continua così Holmes

Bye

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