Recensioni per
Dall'alto dei mondi
di Talpina Pensierosa

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
05/07/12, ore 02:20

Snif, cosí mi fai piangere.... Gyatso, nooooooooo,..... Almeno il cielo lo ha ascoltato...
Questa ff é stata fatta benissimo, e sono contenta di aver potuto sentire la sua profindità d' animo e la sua passione, cosí simile a quella di un padre per il proprio figlio.... Se penso ancora in che forma é morro mi viene una rabbia, arghhhh.... , fossi Aang (o Korra), sarei giâ entrata hello Stato dell' Avatar dalla furia....
Il missing moment secondo me é bello anche perché é IC ed é quindi piú scorrevole da leggere e comprendere.
Sono molto curiosa di sapere se quella credenza popolare sul cielo sopra i monasteri sia vera o inventata (ma non per questo meno reale)....
Credo proprio che Gyatso non sapesse che il fatto di essere morto in quel luogo e dopo la fufa di Aang, avrebbe recato all' Avatar cosí tanto dolore e sofferenza ....
Va beh, Ciao
Daisy

Recensore Junior
29/09/11, ore 17:30

Quoto tutto quell che hanno detto, la storia è stupenda, meravigliosa, IC, profonda, introspettiva, tenera.. Il rapporto cielo/ Gyatsu Gyatsu/Aang per come è descritto è davvero spirituale nel primo caso, tenero e affettivo nell'altro. 

Ma è stata l'ultima frase quella che mi è piaciuta di più:

Ciò che il vecchio monaco non sapeva, mentre s’allontanava dalla finestra per coricarsi, era che il cielo l’aveva sentito, e che per lui avrebbe guidato i passi di due giovani fratelli cento anni dopo.

Io.. Sono.. Rimasta.. Allibita.. Commossa... Mi ero ripromessa di non piangere.. Sigh.

Nuovo recensore
29/09/11, ore 17:10

i pensieri di Gyatso per Aang sono estremamente intensi ed emozionanti. tutte le domande, destinate a rimanere senza una risposta, che si pone suo destino sono molto commoventi, e si riesce veramente a sentire un immenso affetto da parte sua. mi ha fatto molta tristezza il fatto che portasse sempre con se la lettera che il ragazzino aveva lasciato in camera sua, il suo non voler essere separato almeno da quell'ultima cosa che gli rimaneva di Aang. anche il discorso della reincarnazione dell'Avatar, e l'aver ritrovato nel suo protetto il suo vecchio amico Roku mi è piaciuta. Nel cartone quella parte mi aveva davvero emozionato: come certe amicizie, più forti della morte, fossero destinate e ricongiungersi.
la frase del Pascoli che hai usato personalmente mi piace molto, però l'avrei interpretata in una maniera diversa (almeno stando ai vaghi ricordi che la memoria mi ha conservato della lezione passata ad analizzare questo testo). la ripresa della frase "Dall'alto dei mondi" per il titolo è stata molto azzeccata, così come il detto riguardo il ciel oche sovrasta i loro templi che hai inventato. in effetti niente potrebbe essere più adatto per riferirsi ai nomadi dell'aria.
Brava! =D

Recensore Junior
28/09/11, ore 18:37

In una ff (credo che l'hai scritta proprio tu) leggevo che Gyasto era stato come un padre per Aang.
Questo missing moment doveva effettivamente essere raccontato.
Quindi, per l'originalitá della ff, hai sicuramente meritato il 4 posto.
La contrapposizione tra Gyasto e il cielo è molto particolare e scritta molto bene.
Inoltre, sia i monaci che Gyasto mi sono sembrati molto IC.
Complimenti, continua cosí! ;-)
Ciao da
Mai Annabeth Lily Cullen
ps mi potresti far sapere cosa ne pensi di Be a Teen in the Fire Nation?
Ci tengo molto!

Recensore Master
28/09/11, ore 14:33

Una storia incentrata sui Nomadi dell'aria.
Questo è stato il mio primo pensiero quando ho letto solo il titolo della tua storia, e devo dire che non sono andata poi così lontana dalla verità.
Ho adorato ogni singola parola di questa tua storia, tanto che quasi non saprei esattamente che cosa dire; Gyatso è stato così profondo per tutta la durata della tua storia che sono rimasta davvero spiazzata.
Come molte altre partecipanti, poi, mi ha fatto stranamente sorridere la presenza delle stelle cadenti anche nella tua, come se il vostro pensiero si fosse incentrato soprattutto lì; giacché il fandom da te scelto, però, aveva come base l'arrivo della cometa - e questo ha praticamente fatto guadagnare qualche punto in più al plot -, hai aggiunto un ottimo elemento in più che ha dato maggior risalto al tutto.
L'unico appunto che ti faccio è su una ridondanza che ho trovato, esattamente in questo punto: «L'avevano caricato di un peso troppo pesante»; «peso» e «pesante» è per l'appunto una ridondanza, dunque se fossi stata in te avrei scelto un sinonimo oppure l'avrei eliminato del tutto. Magari avresti potuto scrivere «L'avevano caricato di un peso troppo gravoso», utilizzando l'aggettivo «grave» come sinonimo di pesantezza, per l'appunto.
Ciò che ho maggiormente amato di questa storia, però, è stato il ruolo che hai dato al cielo.
Avendo scelto proprio i Nomadi dell'aria, e in particolar modo di concentrarti su Gyatso, è stata a dir poco splendida la centralità del tema, esattamente come richiesto dal contest.
Dunque ti faccio i miei complimenti.


Originalità: 9/10
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Stile e lessico: 9/10
Utilizzo del pacchetto: 9/10
Apprezzamento personale: 5/5

Totale: 42

Recensore Master
28/09/11, ore 14:27

Originalità: 9/10
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Stile e lessico: 9/10
Utilizzo del pacchetto: 10/10
Apprezzamento personale: 4/5
Totale: 42/45

Inizio subito col dire che nessun posto meglio dei monasteri dei nomadi dell'Aria può definire le parole dall'alto dei mondi. Questa associazione mi è piaciuta davvero tantissimo; è geniale, davvero. Il titolo che hai deciso di dare alla storia, con Gyatso che - per tutta la storia, in momenti diversi - guarda il cielo che sta sopra e sotto, pensando ad Aang e pregando che stia bene e sia felice, è perfetto oltre ogni dire.
Per quanto riguarda grammatica e lessico, solo due piccoli appunti. La frase iniziale dice così: "Un’antica credenza affermava che il cielo sopra i monasteri dei Nomadi dell’Aria rispecchiasse il loro stato d’animo". Sarebbe meglio rivedere il soggetto; formulata in questo modo, sembra che il cielo rispecchi lo stato d'animo dei monasteri - o, almeno, questo è quello che ho inteso io alla prima lettura. :) L'altro punto da correggere è "L'avevano caricato di un peso troppo pesante": sarebbe meglio evitare la ripetizione (ad esempio, con "un peso troppo grave", oppure "un peso troppo grande").
Il cielo, come richiesto dalle indicazioni del contest, ha un ruolo centrale in tutta la flashfic, e non potrebbe essere altrimenti in un luogo come questo e in momenti come questi. La credenza iniziale, seppur inventata, è molto verosimile e coerente con ciò che sappiamo di questa popolazione. Questo Gyatso, dalla sua irritazione iniziale verso le decisioni degli altri monaci fino alla sua preghiera finale, è molto umano e molto padre; la scelta di inserire le stelle cadenti come elementi che segnalano l'arrivo della cometa, poi, è stata davvero ottima, e la citazione calza davvero a pennello con ciò che hai descritto - con i monaci che, paradossalmente, personificano quel 'male' che rende opaco il mondo.