Recensioni per
Hina Matsuri ~
di Ixia

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
04/04/12, ore 23:56
Cap. 1:

Oddio.
Ho un'infinità di cose da scivere e non so da dove cominciare.
Presumo che se parto dall'inizio andrà bene.
Amo Kankuro. A prescindere dal fatto che è un personaggio di carta, che veste strano e che l'autore non gli ha conesso moltissimo spazio. Lo amo, e come ogni fangirl innamorata di un personaggio, su questo tendo ad essere schizzinosa. Tanto più se lo si tratta in relazione alla sorella ed anche al fratello. In generale il trio della sabbia ha sempre avuto la mia attenzione ed il mio apprezzamento, perchè amo quei tre fratelli ed il legame, stretto eppure fragile che li lega.
Sembrano uniti da una sottile striscia di sabbia che però ha una forza maggiore a quella che tiene la terra legata al sole (uff, temo si noti un po' che sono appena tornata da un bel ripasso di fisica, eh vabbè) e tu hai saputo rendere quel legame in una maniera che definire magistrale è eufmeistico.
Quella sensazione di un legame involontario e precario, eppure potentissimo, si trasmette benissimo. Si trasmette attraverso i ricordi di Temari, resa impeccabilmente, e si vede benissimo anche il filo invisibile che lega loro due, uniti contro una famiglia che sembra più una fossa colma di alligatori e fredde statue commemorative che altro, sia al padre che a Gaara. Entrambi esageratamente distanti dal loro mondo ma distanti in un modo terribile, doloroso. Una distanza che perde di qualsiasi importanza quando Temari e Kankiro entrano e si nascondono nel loro posto.
Un piccolo rifugio dove esistono solo loro ed il mondo resta fuori dalla porta, messo un po' in disparte per lasciar loro spazio.
Ma avevo detto che dovevo iniziare dall'inizio, quindi partiamo da lì, con ordine!
Le prime righe sono una descrione chiara e veloce, che mette subito in risalto la situazione, abbastanza da far sì che il lettore la immagini subito, vividamente.
I pensieri di Temari, che seguono, sono fantastici. Si sente ad ogni parola la personalità (lodevolmente IC) di Temari che spicca, che prende forma e dà forma a un dolore silenzioso e che potrebbe sembrare -in un primo momento- quasi arido, ad occhi poco esperti.
Le riflessioni sono bellissime, profonde, toccanti senza cadere nel banale o nell'inutilmente sentimentale e smielato: sono le riflessioni di una donna di Suna, di una persona che è nata e vissuta in un villaggio dove il superfluo è molto di più di un lusso ed è quasi sconosciuto.
La parte finale
"Scorriamo veloci dentro clessidre, ansiosi di arrivare alla meta, ansiosi di cadere a terra.
Siamo fatti di sabbia, e non fioriamo.
Ma ogni piccolo granello, fratello mio, è un nostro ricordo."

è una riflessione impietosa che mi ha lasciato addosso un profondo senso di malinconia, quasi quelli fossero i miei pensieri e sentimenti. Quasi avessi person anch'io una parte di quei granellini di sabbia.
Ma la storia prosegue e i ricordi riaffiorano veloci ed improvvisi, travolgendo il lettore che si lascia condurre per mano lungo il passato. Lunghi scorci di vita mostrati con una maestria impeccabile e una capacità di mantenere perfettamente IC anche personaggi appena accennati come il Kazekage e Gaara. Lodevole è dir poco, davvero.
La complicità tipica di loro due, di Tecchan e Kankun, è resa davvero benissimo e fa sorridere per la dolcezza (per quanto solo abbozzata, ma è gente di Suna, da loro è questo che si può avere) del legame che li unisce e del loro considerarsi, inconsciamente, un mondo a parte di cui ognuno è la metà quasi esatta.
Kankuro, te l'ho già detto, io lo amo e sono pignola: con te non ho nulla da ridire. Anzi invidio la tua capacità di renderlo così bene, sia da bambino piccolo che poi più avanti, alla fine: "Testone fino in fondo." che è stata una frase che mi ha dato il colpo di grazia facendomi amare ancora di più questo lavoro. Perchè è uno dei pochi in cui Temari e Kankuro hanno il giusto spazio, solo per sè. Un po' come nel loro posto segreto di cui parli.
Il riferimento alla festa delle bambole, al Hina Matsuri, è magnifico oltre che geniale. Regge, di sfondo, tutta la storia, seguendola ed accompagnandola. Non si nota, ma nei ricordi quell'evento sembra fare lui da filo conduttore della narrazione. É ciò che causa il litigio con Temari ed è ciò che alla fine mette in mostra i sentimenti che i due fratelli provano.
La parte finale, quel piccolo funerale e quel piccolo rituale, sono toccanti. Descritti con sobrietà danno una sensazione di "piacevole" malinconia.
La gioia di sentire quei sentimenti d'affetto e la malinconica certezza che Kankuro ora è solo un ricordo costudito nel cuore mi hanno emozionata (sembrerò sciocca ma mi sono commossa).
Nella parte finale una piccola lacrimuccia l'ho quasi fatta.

"Ci sarà sempre spazio per le bambole nel nostro posto.
 
Buona Hina Matsuri, piccolo Kankun."


Una conclusione più perfetta non credo di sarebbe potuta trovare.
Delle ultime righe leggere e fugaci come la sabbia, perchè non è una conclusione caricata da uno stile rindondante o ricamato e quel dolore che trasmette è quello "asciutto" ed "essenziale" della gente di Suna.

Insomma ho amato questo lavoro che mi ha lasciato addosso delle sensazioni ed emozioni difficili da descrivere ma che denotano la tua bravura e la bellezza di questo lavoro.
Insomma: brava, brava, brava. Ed è ancora poco.
Sul serio è davvero qualcosa di eccezionale.

Ora finalmente ti saluto. Perdonami se mi sono dilungata oltremodo ma sono fatta così: recensisco poco (cosa riprorevole, lo so) ma scrivo tanto (probabilmente troppo), D'altro canto liquidare lavori che mi emozionano con un "bravissima! É stupenda" mi sembra davvero poco corretto e inutile.
Comunque ti saluto, non temere non ti tedio oltre.
Rinnovo i miei complimenti sperando di non aver fatto troppi errori di battitura e/o grammatica (ho ricontrollato ma l'orario non aiuta) e salutandoti.
Un bacio
Miss Kon

Recensore Master
09/03/12, ore 10:25
Cap. 1:

Accidenti, niente male davvero! O.O
Tutti i pensieri di Temari sono davvero ricercati, studiati nel dettaglio di ogni singola parola e il risultato non tarda ad arrivare... ogni frase è toccante, mi piace. La storia delle bambole è molto dolce, quasi mi veniva da piangere con Temari quando Kakuro le ha detto che non avevano una famiglia e che le bambole la illudevano del contrario... effettivamente il quadretto familiare è così roseo, a Suna xD 
Ancora, la parte più bella sono le ricercate attenzioni per colpire il lettore con le considerazioni "floreali" e metereologiche sulla sabbia e la loro natura, ma anche la parte finale con le bamboline abbandonate -e la stessa che cade- è azzeccata e riporta un po' di narrazione al tutto...
Beh, non sono più brava con le recensioni (ultimamente ne elargisco davvero poche) ma questa shot mi ha fatto venir voglia di dirti ciò che pensavo e spero di non aver scritto troppe baggianate! ^^
A presto, ciao!

Ah, complimenti per il primo posto! :P

Shark

Recensore Junior
13/10/11, ore 17:33
Cap. 1:

Waaaaaaaa!!!!
e non me lo dire che l'hai pubblicata eh? Sono in un mostruoso ritardo ><
ok, io non sono capace di fare tutte quelle analisi profonde del testo, quando ci provo va sempre a finire che sfocio nel più totale Nonsens (non so nemmeno se si scrive così!)
Devo dire che vedendo i personaggi avevo subito pensato che sarebbe stato difficile scriverci qualcosa... eppure eccola qua!
devo dire che ormai la so a memoria per quante volte l'ho letta, eppure i brividi sulla schiena ci sono sempre.
Sia Kankuro che Temari non sono mai stati nella mia lista dei personaggi preferiti; li ammiro entrambi per la loro forza d'animo, ma devo ammettere che gaara resta sempre il più figo di tutti xD
Però in queste righe emerge tutta "l'umanità" di questi due personaggi, tutti i sentimenti che solitamente sono seppelliti dietro alle loro maschere vengono tirati fuori, mantenendo però lo spirito fiero della gente di Suna. :)
l'idea della Hina Matsuri inizialmente mi sembrava strana, sopratutto perchè ne Temari, ne tantomeno Kankuro mi sembravano tipi da bambole (ok ok, lo so che kankuro è un marionettista!)
Eppure ora che rileggo la trovo fantastica!
È una storia che merita veramente tanto. certo che però... Povero Gaara! sempre il cattivo deve fare :(
gaara a parte, è veramente molto bella.
Sono assolutamente daccordo con Tannie, la storia va assolutamente segnalata per le scelte. Originali e belle così, non se ne trovano tutti i giorni.
Mi sembro l'imperatore di mulan: -Non si trova una ragazza così, tutte le dinastie.-
ok, non centra niente. Visto, io l'ho detto che dico cose senza senzo appena provo a fare un recensione seria xD
Ora mi congedo, torno a vedermi il Gladiatore, con quel figo di Massimo Decimo Meridio.
aspetto nuove pubblicazioni
e divertiti li in australia!!! xD Ci sentiamo
Klio Nee-chan

"Siamo gente di Suna, fratello mio, siamo gente senza spazio." *_____*
questa frase è stupenda.

Grazie per la dedica. Grazie veramente.
(Recensione modificata il 13/10/2011 - 10:16 pm)

Recensore Veterano
05/10/11, ore 20:10
Cap. 1:

Ed eccomi qua che recensisco la storia che ho già
recensito
o guarda te l'hanno segnalata nelle scelte^^
Visto?
Mi sento orgogliosa di te^^
sei brava e spero che ci scriverai altre storie

Belle come queste^^
Io ti continuerò a seguire ;-)

Recensore Junior
03/10/11, ore 11:59
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Segnalo questa storia per le scelte perché, secondo me e altri sarebbero d'accordo, merita davvero.
Perché è una storia di valore, perché riesce ad evocare in maniera davvero splendida l'emozione del ricordo.

"Perché abbiamo imparato a sfiorarci anche coperti di spine, sotto il sole, sotto il vento, sopra i sassi.
Noi siamo ancora più forti della roccia, non ci è mai servito il nutrimento.
Siamo rose del deserto, fiori indistruttibili."

E' perfetta grammaticalmente e nell'Ic. E' veramente bellissima.
I miei complimenti all'autrice,

Tannie

Recensore Master
01/10/11, ore 16:04
Cap. 1:

"Ma ogni piccolo granello, fratello mio, è un nostro ricordo"

Credo di saper ormai riconoscere quando una fanfic vale, vale davvero; quando una fanfic va oltre e raggiunge il racconto. Perchè questa one shot qua è un racconto, è tanto profonda e ha un suo "perchè" così forte che sta stretta nelle limitazioni della fanfiction. Ci sono Temari e Kankuro, personaggi presi da un manga, ma il tutto è così concreto e così originale che li vedrei in una storia originale. Non so come spiegarmi ma... qua dentro ci sono tutti li ingredienti di un racconto coi fiocchi.

"Perchè abbiamo imparatoa sfiorarci anche coperti di spine"
Hai delineato un rapporto. Hai tratteggiato una relazione tra fratelli, l'intenso rapporto tra Temari e Kankuro - due bambini di Suna, due individui segnati dal luogo di nascita e da una vita dura in partenza - in modo magistrale. C'è tutta la complicatezza, la densità del legame tra Temari e Kankuro, un legame indissolubile, fortissimo, essenziale che li rende due in uno, li avvicina fino alla sovrapposizione: senza l'uno l'altro no c'è, insieme sono andati avanti nella vita, insieme hanno vissuto il dolore, anche se il piccolo Kankuro quantunque non lo ammetterà mai direttamente dipende da Temari. Temari che è donna, ma non femmina frivola come Kankun (ottima invenzione questa dell'abbreviazione...! ;)) la vuole vedere (non la vuole vedere) nel giorno di festa, ma donna con coraggio e determinazione che ha fatto da mamma e anche da papà a suo fratello, che ha incassato le batoste della vita e che sa, sa dove vuole arrivare, cosa cosa è e cosa sono. Tutto questo hai delineato, Ixia, questo e molto altro. Non è mai facile parlare dei fratello Sabaku, men che meno parlare di Kankuro, ma tu lo hai fatto con un IC degno di lode. Ho amato questo Kankun piccolo e arrabbiato, questo Kankun che vorrebbe che sua sorella non si lasciasse andare alle illusioni,ai ricordi, alle debolezze, questo Kankun che ha ancora molto da imparare, e da imparare da Lei.

Ci sono diverse immagini evocative in questo racconto, diversi spunti poetici fatti di parole - metafora che rendono al lettore flash davvero delicati e splendidi, come l'immagine delle rose che si sfiorano tra loro, come quei granelli di sabbia che sono ricordi, come le tre bambole l'una affianco all'altra sulla sabbia.
Wao
Non posso che ringraziarti, tesoro mio, per avermi dedicato una lettura così intensa come non mi capitava da tanto, per avermi fatto respirare l'aria di qualcosa di così ben scritto ed equilibrato, l'aria delle fanfic vecchio stampo, dei racconti che meritano.
Perdona questa recensione confusa, ma sappi che questa fanfic va di diritto tra le ricordate, tra le fanfic che è impossibile dimenticare.
Grazie di pensare alla vecchia terrastoria anche dall'altra parte del mondo... ;)

Ale

Recensore Veterano
01/10/11, ore 13:07
Cap. 1:

Che bella **
"Scorriamo veloci dentro clessidre, ansiosi di arrivare alla meta, ansiosi di cadere a terra.
Siamo fatti di sabbia, e non fioriamo.
Ma ogni piccolo granello, fratello mio, è un nostro ricordo"
Queste frasi sono davvero uh! poetiche? Se ho ben afferrato il tema del contest, mi sa che l'hai preso in pieno e te lo sei mangiato per poi ripartorirlo in questa cosa qua.
C'è da dire che io Kankuro non lo sopporto. Non c'è un motivo specifico: non mi ha mai detto molto, come personaggio, tutto qui. E' ovvio ricredersi quando si trovano storie così belle. Kankuro continua a non piacermi (XD) ma complimenti per averlo tratteggiato in maniera così realistica ed umana. Temari invece mi piace XD e mi piace il rapporto di lei con Kankuro qui: tra loro si chiamano con nomignoli affettuosi, mentre il padre è "il Kazekage". Si sono ricostruiti un nucleo familiare fuori dalla famiglia e fuori anche dalla casa. E' fragile sì, ma non è un gioco o una finzione, anche se ci sono le bambole. Boh, sto blaterando,ormai XD mi piace, mi hai colpita.
Ah, e poi è scritta veramente bene, ci sono immagini molto evocative. Brava ** e complimentissimi per il primo posto XD

Recensore Veterano
01/10/11, ore 10:33
Cap. 1:

Fiction veramente stupenda.

Toccante, a dir poco. Ho adorato Tecchan, il suo essere testarda, anche nelle azioni sbagliate (per la "gente di suna", che non ha spazio per niente, probabilmente anche l'hina matsuri è un qualcosa di superfluo, che occupa spazio...). Il suo essere più forte dei pregiudizi di Kankun e delle sue prediche.

Temari, poi, è la quinta essenza della femminilità in quel trio. Non della femminilità frivola, civettuola e inutile. Ma della femminilità più intima, più concreta, più materna. Quella di chi sa sempre cosa è più giusto fare, mettendo da parte anche sè stessa per i famigliari. Quella dei piccoli gesti indispensabili, che li portano comunque a considerarsi una famiglia. Non a caso Gaara, quando ha ancora il demone, mostra di avere un certo rapporto solo con lei.

Ho adorato anche Kankun. La sua testardaggine, la sua rabbia, il suo rancore. Il fatto che tutto esploda davanti una manifestazione "frivola" di Temari. Kankuro non è un duro. Vorrebbe esserlo, ma non lo è. Probabilmente (secondo i miei viaggi), tiene quel comportamento perché fondamentalmente insicuro. Non sarà mai forte come il padre o il fratello, non sarà mai indispensabile come Temari alla loro famiglia (per le ragioni che ho detto sopra). Forse sentiva che solo la madre poteva amarlo per quello che era, ma ora la madre non c'è più.

Il rapporto stretto tra Tem e Kan si basa appunto (sempre secondo me), su questo. Sul fatto che sia l'uno che l'altro vedevano il loro stessi gli unici perni su cui poter fondare un "tentativo" di famiglia.

Insomma, forse mi sto dilungando troppo, ma tutto questo per spiegarti quanto io adori la situzione dei Sabaku No, e il rapporto che lega i tre, che tu hai esplicato così bene in questo componimento.

E poi cribbio, mi hai anche fatto scoprire che in giappone il mio compleanno è una festa!