Che fanfiction fantastica *_* è angst, e per la Prungary di addice perfettamente, dato che, come anche la storia insegna, loro non sono destinati a vivere felici insieme, purtroppo. Mi fa davvero piacere aver spulciato questa bella storiella, si legge con molta facilità e non mi pare ci siano errori, tranne qui

"Dentro di me so' perfettamente [...]"

A "so' " non ci vuole l'accento :) per il resto, complimenti, fanfiction ben scritta e molto toccante! :3
(Recensione modificata il 01/12/2012 - 03:07 pm)

Come ti ho già detto adoro la PrUngary!
Questa One Shot è molto molto toccante, sì, forse è un tema già sentito ma l'hai saputo iterpretare alla perfezione in modo compleatamente innovativo.
Che dire, quando leggo le FanFic non posso fare a meno di paragonare il tutto alla mia vita, ai racconti che mi raccontava mia nonna.. No, non voglio tagliarmi le vene, ma mi sono commossa tantissimo, al punto di piangere.
Ti sei calata a perfezione nel personaggio di Elizaveta scrivendo, hai i miei complimenti per questo, l'hai dipinta perfettamente sia come pg che come donna e persona un un simile momento.
Credo che questa Shot mi resterà nel cuore per sempre.

Complimenti!
Questa storia e soprattutto la lettera mi sono piaciute molto... sono malinconiche e dolci allo stesso tempo, e poi io adoro la prungary! *_*
bravissima sia per l'idea che per lo stile, e anche per i personaggi, mi è piaciuto molto come li hai descritti! *_*
Ancora complimenti, un bacione!

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Sovente è difficile riuscire a costruire un rapporto positivo con il proprio passato, specie se nel caso della prostagonista si trova a dover girovagare nella casa di colui che pur amandola riusciva a generare in lei reazioni opposte, in una specie di gioco delle parti in cui lui cavaliere senza macchia mostrava vanaglorioso la sua potenza ed il suo valore mentre lei belle dame sans merci lo respingeva altera (spesso non limitandosi al solo linguaggio verbale), ora invece si trova a ripensare a quello che poteva essere e che ha rifiutato, e non è solo un ricorso al noto tema del de mortuis nisi bonum, nel cuore della magiara sembra davvero essersi insidiato il tarlo del dubbio sulla giustezza del suo operato, quanto alla scoperta dell'epistolario a senso unico (comunque Gilbert avrebbe avuto più di una remora ad inviargliela, troppo superbo per poter mostrare questo lato di sé) ed alla lettera di quell'unica missiva che ben fa da testimone al tema portante che ha portato a scrivere anche le altre, mi è sembrato un momento molto riuscito (mi ha fatto venire in mente "Le parole che non ti ho detto", anche se questa volta le parti sono invertite), sia nel testo in sè (l'autore in quel momento doveva essersi fatto un esame di coscienza, ed aveva visto quanti e quali clamorosi errori aveva fatto) sia nelle reazioni che provoca nella ragazza, che realizza (benché troppo tardi) quanta forza aveva il sentimento dell'estinto nei suoi confronti, causandole la sgradevole sensazione di non riuscire ad andare avanti in compagnia di Roderich, ma al contempo l'impossibilità di tornare indietro, a meno che quell'ultima bugia dettale da Gilbert non possa trasformarsi in verità, una volta riuscito a superare questo stato di confusione emotiva ed il senso di colpa che l'attanaglia.
In sintesi, la storia a mio parere merita un giudizio positivo.

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Allora...ti assicuro che non mi viene voglia di tagliarmi le vene, ne di uscire dalla pagina XD la storia è bella, molto triste a mio parere e...si, anche commuovente! Fortuna che inizialmente volevi scrivere qualcosa di divertente XD
Va bè, cominciamo a recensire...allora...io amo la PrUngary, mi fa sempre intristire la fine di Prussia e quindi questa storia non poteva che piacermi! Poi hai uno stile molto buono e non annoi per niente, quindi!
Non ti offendere, secondo me il personaggio di Prussia è un pò OOC...ma non starmi ad ascoltare, la storia è bella e mi è piaciuta, quindi, sul serio, fa finta che non abbia detto niente!
Mi piacerebbe leggere un'altra tua storia!
A presto
Cosmopolita

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