Più volte la leggo e più volte mi ritrovo in lacrime perchè la tua storia è pregna di sentimenti e di amore, sia parentale che un amore unico come quello di Berwald per Tino.
Hai centrato in pieno le tre figure e devo dire che ad un certo punto mi sono anche ritrovata a ridere ad immaginare Svezia vestito con il maglione con la renna ed il pon-pon come naso. Ma che altro dire a parte che è stupenda (e questo aggettivo non racchiude la magnificenza di una delle poche fanfiction che mi hanno fatto piangere e ridere nello stesso momento).
Ti ringrazio per la bellissima storia che hai creato,
Giù

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Chi me l'ha fatto fare? *ridotta ad uno straccio*
Proprio come te ero convinta di aver recensito alcune cose che amo particolarmente, invece, controllando, ho visto di no e provvedo immediatamente approfittando di questo stato di grazia. Perché non è proprio giusto che la mia pigrizia, o il fatto che i commenti te li faccia e abbia fatti in privato, tolga recensioni legittime.
Allora, cosa posso dire? Sto piangendo, tanto, ho il pigiama zuppo e continuo a tirare su col naso. Mi sono dovuta fermare due o tre volte, allibita, perché, che cavolo, so cosa succede, l'ho già letta, la conosco. Ma è meraviglioso che mi emozioni così tanto, quindi chissene.
Come sempre, le cose che fanno più male sono i ricordi. Arrivata alla lettera di Sve ero già distrutta. Quella famiglia bellissima, perfetta, dove nonostante la piccola gelosia di Peter (comprensibile) c'è così tanto amore da sfontanare a più non posso quando comprendi che ERA e non È più. Il peggio è che non sarà più. *nuovo round di lacrime*
Amo la parte sui maglioni e il profumo dell'ammorbidente, il cappellino con le corna, il fiocchetto rosso di Hana, Dio mio. çAç
Poi arriva la lettera, così intensa da rivedere completamente chi, me esclusa, ha sempre pensato che Sve fosse un omone burbero e spaventoso. Le frasi stupende e strazianti con le quali descrive la sua vita senza Fin, in cui parla indirettamente dell'amore che provava per lui...
Non dice cose come "Io lo amavo", non ce n'è bisogno, si capisce alla grande, e non puoi che provare una pena infinita per lui, anche se il protagonista è Sealand, che sopravvive e deve fare i conti con tutto questo in un mondo senza più i suoi genitori.
E Sve è un padre modello, ti fa "rabbia" leggere che pensi di non essere stato abbastanza, vorresti che Sea avesse la possibilità di stringerlo un'ultima volta, dirgli che non ha mai pensato niente del genere, che erano fantastici tutti e due, ecco, ma sarebbe stato tremendo rivedersi sapendo che era l'ultima volta. Non che non lo sia così, ho anche ricominciato a piangere!

"Chi si ricorderà della Finlandia? Chi si ricorderà dell'aurora, dei suoi paesaggi, della neve che brilla sotto il sole, come un tesoro? Non voglio che dimentichino. Non è giusto. Che dimentichino me, ma non lui."

Qui mi sono incantata, c'è troppo amore e io ho esaurito le parole per dirti quanto meravigliosa sia questa parte sulla loro famiglia. Sei crudele, donna, ma ti amiamo. çAç

 Anche se recensisco a ogni morte di papa, ho letto abbastanza tue fic per poter affermare chiaramente che scrivi storie che con la loro semplicità colpiscono chi legge. Tratti cose semplicissime della vita quotidiana talmente bene che mi emozioni, in questa storia mi commuovevo riga per riga, forse il punto sta proprio nel fatto che quello scrivi mi sembra così vicino, così realistico che non posso non commuovermi. Sentivo i singhiozzi che Sealand cercava di trattenere!
Mi piace come tratti questa famiglia perché a tutti gli effetti loro devono essere considerati una famiglia normale, anche se i genitori sono dello stesso sesso (certo che se l’autore rendesse ufficiale il rapporto fra Svezia e Finlandia sarebbe un piccolo sogno che si avvera…ci sono TROPPE relazioni in sospeso in quel manga!)
Sei l’unica autrice che parla di loro (fra l’altro benissimo) che ho trovato sia su Efp che su Fanworld e ne sono veramente felice.
La lettera di Svezia è veramente una perla. Solitamente i primi che vedono Svezia lo etichettano come un uomo dall’aria spaventosa e triste, chi immaginerebbe che un tipo così taciturno dalla faccia perennemente scura sia capace di scrivere una lettera tanto profonda e commovente?
Un bellissimo lavoro, sinceramente.

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Ti dico che sto ancora piangendo epr colpa di questa... cosa... è bellissima, tristissima, mi sembra che racchiuda molte cose che mi sembra di conoscere... la sufin è la mia coppia preferita, e leggere queste frasi ... beh... mi fanno piangere più o meno come una disperata, epr chi come me crede in quella piccola famiglia al maschile. Grazie epr le emozioni che hai saputo donarmi con il tuo scritto...

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Oddio.
E' vero che le storie come queste ti spezzettano il cuore in mille pezzi, però sono troppo belle. E poi anche io amo farmi del male, mi sa.
Però è meravigliosa.
Immaginare Svezia che scrive una lettera del genere, che farebbe sciogliere in lacrime anche i sassi, messa a confronto con la sua faccia seria, è un contrasto che crea ancora più effetto. E la lettera è bellissima.
Boh, io non so che dire, mi sa che la recensione tenderebbe a diventare ripetitiva, fatta solo di bellissima, bellissima, bellissima.
Adesso mi sa vado a farmi qualche cucchiaiata di Nutella per tirarmi su.
Sei davvero bravissima, adoro tutte le tue storie.

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