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Recensore Master
23/11/11, ore 14:38
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Inizialmente avevo pensato di scrivere un altro commento, per segnalare questa storia, e forse sarebbe stata una scelta ben più intelligente.
Tuttavia Loro ha partecipato a un mio contest, e nel valutarla ho cercato di illustrare il più minuziosamente possibile pregi e difetti: riscrivere tutto non avrebbe avuto senso, specie perché la storia si commenta da sola.
Totalmente IC, in primis; ben scritta, con uno stile accattivante e una grammatica ferrea; curata a livello di trama e coerenza con gli avvenimenti originali.
Loro è un lavoro ottimo, e mi auguro che il mio giudizio sia sufficiente perché la si inserisca tra le Storie Scelte del sito.



Prima classificata, Loro.

Arrivata a «Aveva dimenticato loro.», mi è corso un brivido lungo la schiena.
Non che ci sia una ragione logica, per citare proprio quella frase a inizio commento, né ritengo che sia un buon incipit o cosa: tuttavia dire altro mi sembrava inutile.
Remus ci ha provato, a dimenticarli: a dimenticare Halloween, a dimenticare il mondo che lo circonda. A dimenticare Sirius, a dimenticare quanto li lega – quel sentimento indefinito e impalpabile che li spinge a osservare il mondo da una sporca finestrella, a ricordare.
Loro è, devo ammetterlo, una delle storie più belle che mi siano capitate sottomano: non solo per lo stile, decisamente evocativo, quanto pure per la capacità che hai avuto di ricreare i caratteri, di renderli IC.
Sono perfetti: non c'è sbrodolatura né problema, non c'è nulla che non sia in linea con le loro personalità. I poster di Grifondoro sulle pareti della camera di Sirius, il suo appollaiarsi alla finestra, il modo stesso in cui chiama Remus per mostrargli i bambini... e anche la reazione di lui, Lupin, che sulle prime non vuole avvicinarsi, ma poi si sente afferrare il polso: tutto, tutto è perfetto.
Ogni particolare che ci fornisci è perfettamente inserito nella trama, senza risultare di troppo o sconnesso: benché siano tante, le informazioni che ci dai, nessuna di loro risulta inopportuna o inutile, perché tutto scorre.
La giovinezza di Lupin, ad esempio: quella è passata, è scomparsa. Remus se lo chiede, mentre Sirius è accanto a sé, se lo domanda – perché giovane deve esserlo stato, visto che di un giovane ha i ricordi. È una riflessione così vera e così sua che mi ha spiazzata, sebbene non ci fosse un perché.
Poi Sirius spezza il flusso di coscienza, inopportuno, e quello è il via, il punto di partenza: è da quel momento che Lupin si trova costretto a scavare, a ricordare. Vive a metà tra una relazione carnale e un mero sentimento platonico, tra la voglia di riavere ciò che ha perso e vincere contro i suoi stessi sentimenti.
«[...] ma il desiderio non era sufficiente a dar loro una dannata definizione.» potrebbe riassumere l'intera storia: è una caccia, un rincorrersi e un lasciarsi – e se ci si lascia è perché si è incapaci di darsi un nome, di definirsi.
Sirius vorrebbe poterla chiamare in qualche modo, l'alchimia tra loro, mentre Remus scappa, convinto che bisogno di darsi un nome non ce ne sia. È così che i loro sentimenti li corrodono, così che li lasciano annichiliti.
L'intera vicenda vede la luce all'interno della camera da letto di Sirius, tra quelle pareti che sanno ancora di adolescente. Si infila nel suo letto e teme, e cerca in lui un appiglio.
Quando finalmente lo fanno – scopano, direbbe Sirius –, è squallido, una sveltina: c'è urgenza e carne, in quel momento, non sentimenti. Remus se ne accorge e un po' ci sta male, quasi vorrebbe dirlo a Sirius.
Però... però poi lo ammette, vivono insieme. Ci possono provare, anche se si sono traditi e lasciati e feriti.
Credo sia inutile dirlo, a questo punto, che la trama è decisamente meravigliosa: spinge a riflettere, riempie di malinconia e, beh, è coerente. I dettagli sono tanti, mai inutili, e lo stile cattura e non lascia andare il lettore.
Arrivati alla fine della storia ci si chiede quali errori abbiano commesso, questa volta, perché sia finita – ma è un dettaglio, questo. Tanto lo sapevano entrambi che non sarebbe mai potuta durare.
Passando alla grammatica, ti faccio solo notare che i trattini lunghi e quelli brevi non possono essere mischiati arbitrariamente, cosa che invece hai talvolta fatto.
Nella frase «[...] con gesti rapidi si sfilò la maglia, rimanendo con i soli pantaloni del pigiama indosso e colmò […]» sarebbe stata cosa buona inserire una virgola dopo “indosso”, e talvolta ripeti “suo” a breve distanza riferendolo sia a Sirius che a Remus, cosa che un po' confonde.
Ho poi notato una piccola ripetizione, «[...] venire qua per mettersi un grembiulino di pizzo e mettersi all'opera con le pulizie!», che non so se sia voluta o meno.
Per il resto, la storia è decisamente perfetta: tanti, tanti complimenti!

Voto globale: 9,75/10
Giudizio complessivo: decisamente, Loro è un racconto eccezionale, superbamente narrato. Ogni parola è pregna di sentimento, di rabbia, così che il lettore non può non restarne conquistato.

Nuovo recensore
02/11/11, ore 20:49
Cap. 1:

In genere non sono molto attratta dalle Wolfstar, non per chissà quale motivo, ma perché tendono ad essere orrendamente fluffose e a distorcere i personaggio.
Incuriosita dall'averti incontrata in giro tra forum e LJ e data la nostra comune partecipazione al contest in corso, ho voluto leggere questa enon mi hai affatto delusa.
Bellissima caratterizzazione di entrambi, perfettamente adulti eppure così intrinsecamente ragazzini, soprattutto Sirius, che in fondo ha passato gli anni della maturità, gli anni in cui capisci chi sei davvero, chiuso ad Azkaban ad annegare nel dolore o, come hai scritto meravigliosamente tu, con i suoi nervi spolpati di felicità a ogni sospiro dei Dissennatori. Bellissima immagine, davvero.
Mi è piaciuto anche il modo in cui sei riuscita a inserire qualche termine non da libro per ragazzi e un paio di imprecazioni nei discorsi, un cazzo e uno scopiamo che riescono a non suonare come unghie sulla alvagna e, credimi, non è da tutti. Perché non è realistico che due adulti parlino come educande quando si innervosiscono, eppure io per prima quando scrivo ho serissime difficoltà a farli parlare con i termini che tutti usiamo nella vita di ogni giorno, senza che mi sembri una nota stonata. Tu ci sei riuscita perfettamente e, anche se forse non è il complimento più elegante che ti abbiano fatto, prendilo come un grosso complimento, perché non è cosa da tutti.
Come sempre, mi viene in mente che Halloween è anche l'anniversario della morte di James e Lily, del tradimento di Peter, del crollo della loro giovinezza e tu riesci benissimo a trasmettere la densità della tristezza e della sconfitta di due vite, rimaste a leccarsi le ferite a vicenda, ma mai abbastanza per far passare il dolore.
Mi verrebbe da tirarti un guanto di sfida, dopo aver finito di leggere questa storia... Dato che hai giocato così bene con il canon, come racconteresti la storia di Tonks e Remus? Secondo te può inserirsi in questo contesto? E come? Mi piacerebbe leggerla, dalla tua penna.

Insomma, non garantisco che diventerò una lettrice assidua di Wolfstar, ma dopo questa, prometto che se sarai tu a scriverle, le leggerò volentieri.

Recensore Veterano
27/10/11, ore 22:08
Cap. 1:

E' inutile che cerchi di mettere finali ambigui, lo sappiamo che sei una romanticona :) C'è una traccia di angst però, mi mancava, sai? E mi mancavano anche Sirius e Remus, mi sono sempre chiesta come fossero cambiati i loro rapporti dopo tanto tempo... Basta, volo a letto che anche se è presto ho un sonno incredibile... Ciao e a presto, Matsi

Recensore Master
23/10/11, ore 17:41
Cap. 1:

Da quando avevo letto sul tuo profilo di facebook che avresti pubblicato una Wolfstar mi ero preparata a leggere una storia stupenda.
L'attesa è stata ripagata e le mie aspettative soddisfatte.
Mi piacerebbe lasciarti un'analisi dettagliata e accurata come hanno fatto le altre che hanno recensito la storia, ma non credo di esserne in grado. Anche perché al momento ho un turbinio di cose nella mente, dato dall'emozione che questa shot mi ha trasmesso.
Ho trovato davvero loro in queste parole, con tutte le pare mentali di Remus, il dolore e i ricordi di quello che erano.
Loro, semplicemente imperfetti, amanti, spigolosi, più vecchi. Sirius e Remus.
Amo le Wolfstar ambientate a Grimmauld Place. Hanno sempre quel pizzico di angst che non si può non adorare!  Mi è piaciuta molto l'ambientazione temporale: Halloween è ovviamente uno dei giorni più gettonati, ma lo hai riutilizzato in una chiave malinconica, che risulta comunque originale. Ho trovato la storia molto vicina al canon, e ho trovato giusta l'idea del tradimento di Remus nella loro relazione.
Ci deve essere stato un qualcosa che li ha fatti allontanare, altrimenti la loro fiducia sarebbe stata praticamente indistruttibile.
Mi sono sciolta leggendo la scena lemon. *___* (il colpo di grazia sono state le lacrime di Remus)
In ogni caso ogni particolare di questa storia è un qualcosa di splendido: le tre domande di Sirius (le prime due puramente fisiche "Scopiamo?", la terza che lascia sottindere qualcosa di più), la descrizione degli ambienti e delle riunioni dell'Ordine, il fatto che Remus sia a disagio con lui, ma che lo cerchi comunque con gli occhi, e con il corpo- come se la sua presenza fosse scomoda, ma necessaria. E poi le considerazioni finali. 
Riesco a vedere benissimo l'idea di questo rimanere insieme nonostante il tempo, gli avvenimenti e la prigione.
Riesco a vedere loro. 
Ti faccio ancora moltissimi complimenti, perché se non si fosse capito ho adorato questa storia, e amo il tuo modo di scrivere. 
A presto ;-)

Ray08

Recensore Veterano
19/10/11, ore 00:05
Cap. 1:

Giudizio a cura di Sorella_Erba, giudice del contest "Full moon sways - Remus Lupin mode" del « Collection of Starlight » said Mr Fanfiction Contest, « since 01.06.08 ».

Un buon aggettivo per definire la fanfiction è corposa e, principalmente, lo è per un motivo: il sentimento.
Ogni riga del testo è satura di emozioni e lo si percepisce dall'accurata, quasi maniacale, attenzione per i particolari (dalla descrizione degli oggetti sparsi per la stanza di Sirius, ai gesti che i due personaggi si scambiano, alle cicatrici sul corpo di Remus). Lo stile è meticoloso e rigoroso, il lessico ricco; la scrupolosità nell'elencare i vari dettagli lascia poco spazio all'immaginazione, e ciò può essere un punto sia a favore della fanfiction sia contro; dipende da come s'inquadra la situazione: bisogna lasciarsi trasportare dalla descrizione per poter scrutare nell'animo di Lupin, il cui carattere è reso ottimamente e mostra anche piccoli accorgimenti propri dell'autrice per spiegare il motivo dell'iniziale e continuo distacco fra i due personaggi e quindi la sensazione d'insicurezza e d'imbarazzo di Remus che pare svanire solo a fine fanfiction.
L'ambiente primario è uno e si rinnova meravigliosamente a ogni situazione che viene presentata nella fanfiction, un materiale sempre uguale col quale l'autrice ha saputo ricreare forme diverse. La camera da letto di Sirius è il luogo che accoglie i personaggi ed è come se le quattro pareti su cui sono affissi stendardi Grifondoro e poster assorbissero, goccia per goccia, le emozioni provate dai due. Ogni circostanza, ogni gesto, ogni parola – tutto è analizzato con minuzia e tutto trasuda sentimento. L'intimità fa da padrona e, grazie a questa scelta stilistica, la si riesce a percepire appieno nella sua dolce prepotenza.
Il cambiamento è dettato da Sirius: è sua la personalità più forte; è lui che, coi suoi sbalzi d'umore, cambia colore alle pareti e influenza i sentimenti di Remus, sebbene l'incertezza sia sempre dietro l'angolo. Il timore di sbagliare, di rovinare una relazione precaria e già precedentemente guastata dal tradimento, è onnipresente, in Lupin soprattutto. È quando subentra il bisogno fisico (avvertibile sin dal principio con quel gesto di Sirius, quell'afferrargli un polso e tenerlo stretto fra le dita), però, che la paura si allontana gradualmente, così come gradualmente le sere in cui Remus visita il letto di Sirius si tingono del colore della necessità di sentirlo a un livello meno platonico e più concreto, carnale. L'autrice pare voler distinguere (ma con pennellate volutamente incerte) il confine fra sesso e amore. Potrebbe sembrare amore, ma sono di Remus gli occhi che descrivono, e sua la mente che giudica: quel rapporto che si consuma velocemente, in una maniera che egli stesso definisce «squallida», è solo e soltanto un bisogno egoistico per via dell'ostinata convinzione di sentirsi disinnamorato dell'uomo con cui, tempo addietro, ha tentato di costruire qualcosa (tant'è che il giorno di Halloween non è più il loro giorno, almeno fino a quando Sirius non si premura di ricordarglielo). Eppure nell'amplesso e nel post-sesso, Remus riscopre infine la sensazione di appartenergli; il pianto che segue non è che la prova di quanto sente.
Dal punto di vista grammaticale impeccabile, eccezion fatta per degli errori di punteggiatura e una mera svista, questa è una fanfiction che riempie – il cuore, la mente, tutto. Riempie e tanto basta, perché non si può chiedere altro, dopo essere stati investiti da un turbine di sensazioni così violento.

Recensore Master
18/10/11, ore 11:58
Cap. 1:

Wow, lunghetta questa storia. Lunga e intensa. Mi sarebbe piaciuto leggere anche un po' dell'introspezione di Sirius, ma forse il contest a cui partecipavi era basato su Remus, vero?
Ad ogni modo sono d'accordo nel far riavvicinare i due lentamente, dopo tanti anni e dopo tutto quello che è accaduto non si poteva pensare che tutto tornasse come prima in un attimo.
Ma quando nelle note finali dici che Remus ha tradito andando con un altro uomo ti riferisci alla tua fic, vero? Nei libri non compare da nessuna parte mi pare.
Comunque ho apprezzato che tu abbia inserito il tradimento di Remus, per quanto non lo ritenga molto da lui, ma magari si vendicava per un precedente tradimento di Sirius, perchè così rende più credibile il fatto che poi Sirius lo ritenesse il traditore dell'Ordine della Fenice e non gli abbia detto del cambiamento del Custode Segreto dei Potter.
Ad ogni modo sono molto felice che poi i due si siano riavvicinati, non può che fare bene a entrambi...
Certo che da giovani dovevano aver avuto una storia bella burrascosa ;-))
Alla prossima ^.^