Il MotoGP è la mia vita e vedere in diretta la morte di un campione, soprattutto così giovane e così di belle speranze, mi ha fatto molto male, quanto penso abbia fatto male a te.
Hai ragione, questa storia è sentimentale e poco coerente... come il dolore.
Il dolore dertivato dalla perdita di qualcuno che si ama, che era lì, fino a qualche minuto fa e di punto in bianco sparisce, lievitando via dalla nostra orbita.
Mi soprendo sempre come ogni parola, ogni minima frase racchiuda dentro di sè una infinità di immagini.
Bulma non piange all'aperto, ma corre in un bagno (un luogo così dannatamente terreno) il quale diventa una sorta di rifuggio da un mondo che sta andando avanti mentre lei è ferma.
I ricordi di Vegeta, appena accennati, sono quasi corporei, sono sensazioni vissute sulla pelle, come una voce profonda e uno sguardo stanco, oppure sono abitudini che solo un intimo conoscerebbe come una frase semplice, detta milioni di volte e senza importanza: "torniamo a casa".
"Il mondo è tutto finito, signora, ora se ne può andare" perchè l'universo è finito davvero ora che Vegeta non c'è più, non ha più importanza che fine faccia tutto il resto, perchè Bulma è chiusa in un bagno, col suo dolore e quando uscirà niente sarà più come prima.
La ricerca dell'ultimo bacio è straziante... sono andata nella stanza accanto dalla mia fidanzata e l'ho baciato a lungo perchè hai ragione, non si sa mai quale potrebbe essere questo ultimo bacio.
La morte improvvisa e ingiusta di Marco Simoncelli ne è la prova.
Brava, come al solito, dannatamente brava! |