Intanto ti faccio presente le citazioni che mi sono piaciute un sacco (:

— "Sospirando l’uomo poggiò la fronte contro il vetro freddo: i suoi occhi ambrati sembravano risplendere in quel deserto di noia, la sua bocca rossa era l’unica macchia di colore, il suo respiro lento e regolare l’unico suono."
— "Tutta la città era come la tavolozza di un pittore: caotica e ordinata allo stesso tempo, sporca ma anche pulita, esplosiva e calma."
— "Tristemente si stese sul divano con il volumetto sul cuore, chiuse gli occhi e piombò in un sonno profondo rendendosi conto di essere rimasto l’unico a saper trasformare le difficoltà della vita in poesia."

Che meraviglia.
Questa fic è un invito alla riflessione e alla malinconia.
Scritta in modo impeccabile, contiene tutte le emozioni di questo poeta.
L'ultimo rimasto.

I miei complimenti, davvero.

Tra i preferiti, subito!

Un Grande Abbraccio.
Astrid.

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caspita, mi è piaciuto un sacco. trovo stupenda la parte in cui descrivi i colori e gli ambienti visti dall'uomo (dodicesima riga) perché talmente realistici da poterli tranquillamente immaginare. in poche righe riesci a raccontare la vita interiore del protagonista tramutando i suoi sentimenti in situazioni comuni, rendendole, allo stesso tempo, misteriose e profonde.
ancora complimenti e a presto!

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