Semplicemente agghiacciante. Perfetta nella grammatica , scorrevole e allo stesso tempo troppo veloce . Il lettore è preso, sa già come andrà a finire e allo stesso tempo non lo vuole sapere. Le descrizioni delle morti e delle scene sono terribili, così crude e allo stesso tempo realistiche da sentirle quasi come palpabili. Non si può non provare un'infinita pietà per quelle povere nazioni che, quasi plagiate dagli uomini, sono impossibiitate alla salvezza eterna. Ma forse , una volta che i cavalieri dell'apochalisse abbiano compiuto il proprio lavoro, anche a loro sarà consentita la pace. 
Curiosa la scelta del Pov di Danimarca , piuttosto inaspettata, oserei dire. Ma probabilmente è uno dei personaggi migliori da prendere in considerazione, da secoli così allegro ed orgoglioso, ed ora, anche se plagiato da tutto ciò che lo circonda, ancora fissato con le sue abitudini quotidiane.
In conclusione, davvero un'opera ben riuscita , ricca di tensione ed introspettività

Complimenti davvero per questa storia, a cominciare dalla scelta del testo che l'accompagna, direi decisamente appropriato, per non dire poi dell'atmosfera di generale, mortifera desolazione che permea lo scritto, narante le ultime convulsioni di un mondo dove s'è abbattuta l'apocalisse (ottimo il riferimento a Vaticano, l'unico che per statuto doveva crederci nell'arrivo di esseri portatori di distruzione).
Molto bella l'idea di collegamenti via radio tra le varie parti del mondo (evidentemente deve esserci stata una fase che ha visto la distruzione della rete internet) e la descrizione degli incontri particolari delle nazioni con quelle presenze, non saprei chi scegliere come preferita, forse proprio quella con Germania, con battuta salace dello spirito.

Il protagonista atraversa il capitolo con un attegiamento particolare, sa che sta per arrivarela sua ora, ha visto le fini orrende dei suoi compagni, ha capito perfettamente che quel mondo in cui ha vissuto non ci sarà più (è scritto che dopo questi eventi che stanno martoriando e sconvolgendo il mondo ci saranno nuovi cieli e nuove terre, ed in esse probabilmente non ci sarà posto per le nazioni come le intendiamo noi) ma nonostante tutto questo l'arrivo di quella figura destinata a ghermirlo lo rende comunque insicuro, come se restare legato a quella parvenza di vita che ancora ha fosse qualcosa da difendere anche in simili circostanze, mentre dovrebbe considerare quasi un favore l'intervento dell'entità che gli risparmia l'onere di sopravvivere ancora in quella realtà cupa.
In sintesi: giudizio positivo ampiamente meritato.

PS. Come mai hai dato ai cavalieri nomi in tedesco? Se sono quelli presi dall'Apocalisse giovannea credo avrebbeero dovuto avere nomi greci, al massimo latini

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Oh, mamma.
Okay, questa fan ficton ha avuto su di me un bruttissimo effetto. Sarà che leggerla anche col tempo da lupo che infuria fuori dalla finestra, col cielo livido, i lampi e la pioggia battente, forse non è stata quella grande idea, ma..No, credo mi avrebbe fatto lo stesso, medesimo effetto anche leggerla col sole a picco e gli uccellini che cantano e gorgheggiano e cinguettano. Brr.
Davvero, non saprei descrivere con esatezza quello che ho provato nel leggere la fan fiction, però mi è piaciuta, mi è piaciuta tantissimo. Sei riuscita a ricreare l'atsmofera perfetta e i Cavalieri, descritti con solo qualche pennellata di macabro colore, fanno ancora più impressione che nel leggerli descritto nel modo più minuzioso. E la fine delle Nazioni..Non so quale mi abbia fatto più impressione, forse il lento decomporsi di Feliciano o il cadavere intoccato di Ludwig..
Quello però che ti colpisce di più è proprio quella di Danimarca: uno si aspetterebbe una lunga agonia, qualcosa di doloroso e, perchè no?, anche abbastanza truculento. Ma quell'istante, quel solo momento..brr.
Davvero complimenti, mi è piaciuta molto :3 (E via nelle Ricordate! -Avrei scelto le preferite, ma ho, ehm, qualche..piiiicolo problema di spazio..ehm XD)
Alla prossima,
Nemeryal

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