In questa storia è evidente l’amore che lega l’autrice ai suoi protagonisti. Indubbiamente, MissVBlackmore riesce a superare sé stessa ogni volta che prende carta e penna e decide di scrivere di Ian Watkins, e anche in questo caso non si smentisce. In un susseguirsi di emozioni, erotismo e scelte sbagliate, l’autrice ci ripropone la caduta di un uomo – come artista e come essere umano – che per il piacere edonistico perde tutto ciò che è stato. Eccezionali le caratterizzazioni di personaggi e la scelta della narrazione in prima persona, azzeccate e perfette le citazioni che aprono gli atti di questa pantomima teatrale. MissVBlackmore ci trascina in un vortice di perdizione e lusso sfrenato e lo fa con la fedeltà alla cronaca (già storia) di un cantante, curando i dettagli delle descrizioni e i tagli delle scene. Lo stile è fluido e scorrevole, anche se qua e là ci sono errori di battitura e tempi verbali utilizzati in modo non corretto, ma questo non pregiudica la lettura della storia. Un ottimo esercizio di mimesi con il proprio protagonista-narratore, un interessante incipit che – nonostante l’incompletezza della storia (abbiamo qui solo i primi due atti) – riesce a chiudersi degnamente, in una oneshot intensa, sporca, che racconta di passioni e vizi più che di virtù e amore.
Il tema del round (il "Crossdressing") è stato sviscerato al meglio, romanzando un semplicemente un vizio che, dalle indiscrezioni sul cantante, risulta pressoché assodato. 

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