un testo veramente toccante, d'impatto. è agghiacciante il modo in cui descrivi la paura, di un realistico che lo senti momentaneamente entrare nelle viscere e invadere tutto il tuo essere. "E ti domandi: “Ma dove sono finito?! Che posto è questo?! Non è una prigione! È un qualcosa di ancora più orrendo: sono libera nella mia stessa gabbia!” E allora ti punisci da.." è la frase che mi ha colpita di più, forse perché la collego ad una mia esperienza personale, in cui anche io mi ponevo le stesse tue domande a riguardo, senza trovare una risposta abbastanza soddisfacente.
per ora ti faccio i miei complimenti, ti saluto e ti mando un abbraccio,
con affetto,
Isabella

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