Oh, la mia Ame!
Adoro quello che hai scritto, adoro il fatto che tu conosca gli haiku, adoro il fatto che tu abbia provato a scriverne uno.
Non è facile, lo sai bene.
Eppure ci sei riuscita, hai descritto la tua sensazione notturna e l'hai fato in maniera deliziosa.
"Rombano luci", adoro questo accostamento di termini. Luce come suono che si propaga nell'oscurità. E' un' oscurità insensibile, indifferente a quelle luci, che non si lascia rischiarare.
Probabilmente l'oscurità stessa vive di quelle luci, sono il suo nutrimento, non se ne lacia però intaccare.
Le ignora come se queste potessero in qualche modo variare la sua natura troppo ben definita.
Attribuire all'oscurità la parola "viva" penso sia davvero una scelta originale.
L'oscurità può essere appunto insensibile, minacciosa, indifferente e altri aggettivi, ma viva non l'ho mai sentita.
Non ho mai pensato che lo potesse essere.
Invece tu mi hai dato un'immagine ben precisa e l'hai resa viva con bagliori rombanti.
La vedo viva, però, viva nel suo dolore. Percepisco infatti l'oscurità come un'entità ferita dalla luce, graffiata.
Inutile dirti che ho amato ciò che hai creato. E' un'immagine davvero bella tesoro, densa di significato. Resa con poche parole, scelte con cura, accostate tra loro in una deliziosa composizione.
Brava ancora!
Un abbraccio
Clizia :) |
