Ho trovato questa poesia particolare ed energica, eppure sempre delicata e vibrante: insomma, sei riuscita a restare in quella che ho ormai identificato come una tua precisa cifra stilistica e allo stesso tempo hai cambiato qualcosa, rendendo questo scritto comunque originale e brillante.
Quel che mi è piaciuto è soprattutto il gioco fonico e retorico, con le strofe che si intrecciano grazie al sapiente compenetrarsi dei piani dell'io e del tu: e quel che è più bello è che non sono soggetti, forme toniche del pronome (tu, io), ma enclitiche leggere, un po' in sordina (-mi, -ti). Un po' come se l'io poetante e il tu dell'amato fossero sfumati, eppure straordinariamente vividi.
Tutta questa impressione particolare di indefinita semplicità è accresciuta dal magistrale studio fonico, con l'omoteleuto del -mi e del -ti, appunto, sempre posti in clausola di verso a sottolineare la permanenza dell'io e del tu, fermi a dialogare nell'amore anche se i verbi prima di quelle particelle cambiano, e sono sempre diversi (ascoltaMI, parlaMI, difendiMI, uccidiMI...e molti altri).
Bello, insomma. Sono rimasto ancora una volta molto piacevolmente impressionato.
willHole, sorrisoni |