Giunta alla conclusione di questa seconda stagione, sento il serio bisogno di colmare il bisogno di storie con altre scritte e il mio tour nel fandom è solo agli albori. ^^
Ho iniziato a seguire la serie molto tempo fa, ma non ho mai passato troppo tempo in questo fandom e la cosa, solo adesso me ne rendo conto, non è stata intelligente perché mi è bastato un giro breve e superficiale per comprendere quanto sia ricco di storie degne di attenzione e commenti. In particolar modo, è parecchio tempo che non recensisco qualcuna delle tue straordinarie opere e dopo aver trovato un’altra fan del Dorothy/Spaventapasseri – sono ossessiva, lo so, ma è che è così raro riuscire a trovare altre persone che conoscono i personaggi e li shippano AW – ho scoperto che abbiamo in comune anche la passione per Once Upon a Time. ♥
Comincio con il dirti che il mio personaggio preferito in assoluto è Emma e che il secondo, a mezzo millimetro di svantaggio, è Gold. Non so dire bene cosa mi attrae tanto di loro – dev’essere la loro forza, la capacità di non lasciare mai la presa pur avendo sofferto così tanto, il loro continuo aggrapparsi alla vita nonostante siano due anime disperate – eppure non avevo mai pensato a loro due insieme come coppia prima di leggere questa storia, il che appare strano per svariate motivazioni: insomma, dopotutto sono simili, anime congeneri molto più di quanto sembra e hanno tanto in comune non solo nel loro essere, ma anche nella storia che li ha condotti ad esserlo – l’abbandono e la solitudine (Gold lo dice proprio nella puntata Anime disperate: “Io non ho amici” e quante volte abbiamo sentito Emma dire che lei è un tipo solitario?), ma anche la magia, il rapporto conflittuale con il mondo, l’orgoglio, la fierezza, l’ostinazione, la relazione con i propri figli – figli che entrambi hanno abbandonato, che sono stati quasi costretti a farlo, che fosse per paura, rimpianto, timore di non essere in grado di occuparsene o desiderio di fornire loro una vita migliore di quella che loro stessi potevano donare. Ora che ci rifletto, i motivi per cui queste due anime disperate possano essere accostati sono molteplici, soprattutto prima che si scoprisse che Emma ha concepito un figlio con il famoso Bealfire – ufft, questo rovina un po’ l’atmosfera, lo ammetto. In ogni caso, ci si può tranquillamente crogiolare nella prima stagione, prima dell’apparizione del caro Neal, e sin da prima che leggessi le tue storie ho pensato che ci fosse qualcosa di speciale nel modo di interagire reciprocamente di questi due e non ho mai saputo comprendere bene cosa fosse; sta di fatto che mi piace il fatto che Gold sia stato il primo a sapere il nome di Emma, leggerlo su quel foglio scritto all’infinito, la lascivia con cui lui lo pronuncia – soprattutto in lingua originale. Nessun rancore nei confronti Alberto Bognanni, ma la voce di Robert Carlyle è una cosa illegale – e i loro scambi di sguardi, così enigmatici, così alla pari - ed è bello vedere come Tremotino trovi qualcuno alla pari, in quella parte del Maine. *Sbatte le palpebre sognante e sospira... ma poi pensa che per quale diavolo di motivo si deve sempre scegliere OTP irrealizzabili?!*
Tornando a noi, voglio congratularmi con te per questa storia semplice, ma tanto coinvolgente. In poche parole, sei stata capace di condensare i caratteri dei personaggi, resi IC non solo dai dialoghi – le battute sono tanto loro che potrebbero tranquillamente essere inserite nella sceneggiatura – ma anche dai movimenti, dagli sguardi, dai gesti. Il linguaggio fisico con cui comunicano e che tu hai tanto accuratamente descritto è senza dubbio il punto forte della flash e mi ha fatto apprezzare a fondo quest’accoppiamento per la prima volta. *-* Congratulazioni. *-*
Dunque, dopo questo tema, la smetto di tormentarti e fuggo via. *Corre a divorare altre sue storie e ASD*.
Un bacione e alla prossima, Mary.
PS. Ehy, sono io quella pazza che ti ha mandato la richiesta su FB. *\\\* |