Recensioni per
Quegli occhi verdi azzurri
di Seele

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
09/06/12, ore 00:56

E' davvero particolare questa storia. Hai usato diverse ripetizioni e dei suoni piuttosto duri, oltre a delle immagini davvero forti e d'impatto. Mi viene in mente Fuel dei Metallica: I see red. Vedo rosso. E' questo che mi succede con la tua storia. C'è un gran senso del colore, paragonabile a quello delle sorelle Brontë. Hai più o meno volontariamente creato un contrasto forte tra il caldo del sangue rosso, che è segno di una vita ancora pulsante, e il ghiaccio degli occhi dell'assassina, la mano della morte. Dal contrasto cromatico si passa a dualità ben più forti: caldo e freddo, vita e morte, preda e cacciatore, spasimo e indifferente silenzio, vittima in fuga e presenza incombente del carnefice, ovunque essa osi addentrarsi.
C'è davvero molto da dire, come in tutto ciò che scrivi del resto. Sei un po' ermetica: usi parole semplici, dettagli infinitesimali, per fare dei rimandi. Anche con poche righe si apre tutto un mondo davanti ai tuoi lettori. E' questa forse la cosa che amo di più del tuo modo di scrivere, apparentemente facile da cogliere eppure così incredibilmente poetico.
Ottimo lavoro, piccola gemma! Continua così, mi raccomando!<3

Nuovo recensore
09/01/12, ore 22:51

Ciao Seele sono di nuovo io;visto che avrei voluto farlo anche quando ho letto per la prima volta,lascio un commento.Questa storia è emozionante ed appassionante,sei proprio brava,riesci a farmi immaginare la situazione proprio come fosse un film.Non ho parole,io spero che tu da grande non abbandonerai mai questo fantastico hobby,anzi spero che perte diventi il tuo lavoro.

bravissima
La tua fan n 1 xD

Recensore Master
24/11/11, ore 19:16

Ok ammetto che non leggo qualcosa da moooolto tempo e che ricominciare proprio da te è stato a dir poco assurdo, ma nonostante questa premessa credo e spero di riuscire a darti un commento quasi decente.
Direi che è un'introspettiva cruda, diretta, fredda. Colpisce dritta dritta i sensi, ti dico che sento il sapore ferroso del sangue in bocca per quanto siano state forte le immagini che hai descritto. Ma non è solo il sapore che sento o le immagini forti che emergono dallo scritto, è la nota amara e assolutamente drammatica che ne esce, soprattutto dalle ultime tre frasi. Il rendersi conto che siamo noi la causa del nostro male, rendersi conto che è tardi e che non possiamo tornare indietro, rendersi conto del tempo perso a correre lontano da noi stessi invece che affrontarci a testa alta. Diamine per un attimo mi sono sentita persa e disperata. Avere la capacità di salvarsi e non riuscirci, non sapere come fare. Ecco cosa esce fuori da quello che hai scritto.
Scritto bene, in maniera molto semplice. La parola semplice non è una nota negativa, credo anzi che contribuisca a dare l'idea di drammaticità ancora più direttamente.
Complimenti.
Lisa

Recensore Master
24/11/11, ore 18:06

Ciao!
Molto intenso questo pezzo che hai scritto, fa rabbrividire. soèprattutto fa rabbrividire e da da pensare che l'assasina è se stessa. Credo che sia una realtà per alcune persone, spesso siamo proprio noi a non lasciarci vivere. Non so se ho ben interpretato però ti faccio i miei comoplimenti. Bella la conclusione, molto d'effetto, da pelle d'oca!

"Ma è sopratutto lo sguardo di quegli occhi verdi azzurri a farmi paura.

Di quegli occhi verdi azzurri che appartengono al mio assassino.

Di quegli occhi verdi azzurri che appartengono a colei che vuole uccidermi.

Di quegli occhi verdi azzurri che appartengono a me."

Ancora complimenti.
Un saluto
Eldarion