Continui a mappare Yomiel con una bella sicurezza, cercando i punti di calore nella sua esistenza disgraziata, ed è gran bella cosa. E questo sapere che c'era qualcun altro a muoversi nel suo stesso regno, anche se avversario, e in realtà nemmeno quello, è una cosa così grossa e così toccante per l'uomo qui che richiedeva proprio una fanfic apposita. Bellissimo in particolare il terzo capoverso, credo che tu abbia scelto proprio le parole giuste per esprimere quel senso di trasformazione, di correzione continua degli eventi di gioco che mi colpisce ancora se ripenso agli avvenimenti di gioco nel loro complesso. Yomiel, cedi al fluff, sai che lo vuoi. :p è un /gattino/. Lascialo fare. Lasciati andare, ha ragione lui.


(se posso fare un appunto minimo, a me hanno sempre detto che 'realizzare' in italiano non avrebbe il significato inglese, anche se lo sta assumendo di peso negli ultimi anni e inizia ad apparire nei dizionari...)

(e, come disse qualcuno riguardo a non ricordo assolutamente cosa, "del tutto legittimo non apprezzare il finale di GT. Uno può avere dei problemi con l'awesome, cioè, non puoi mica fargliene una colpa." :p )

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E' breve, ma dal titolo fino all'ultima parola è un gioiellino cesellato in cui nessuna parola e immagine è superflua o fuori posto. La trovo un'interpretazione veramente credibile di ciò che Yomiel deve pensare del suo più grande e unico amico, delle motivazioni che in fondo lo hanno spinto a non interferire con la ricerca dell'identità di Sissel (tranne quando non gli si mette palesemente sulla strada, capitolo 15 docet). Le prime righe riportano di botto alla crudeltà della fine di Sissel, alla spaventosità di quella rivelazione per Yomiel. E alle ultime righe mi sciolgo di tenerezza. Weeell done, e grazie come sempre per la dedica. :3