Recensioni per
Ame
di _Clizia_

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
24/07/12, ore 12:45
Cap. 1:

Splendida. Devo confessare che ho letto questa poesia per via del tuo nickname, che mi è sembrato, correggimi se sbaglio, un riferimento montaliano. Al di là di quello, la tua poesia mi ha trasmesso la sensazione di un urlo "catartico" e prolungato, in mezzo alla pioggia e al tempo stesso come se fosse un'invocazione della pioggia stessa (a proposito, trovo perfetto il giapponese "ame", perchè dal suono molto dolce). Mi ha fatto immaginare una figura che quasi si fa acqua, di quella stessa acqua che la avvolge e che lava via il suo dolore.
Lacrime mescolate con la pioggia... ci sarà un motivo per cui le lacrime e le gocce di pioggia sono così simili, no? :)
Complimenti!

Nuovo recensore
28/12/11, ore 13:48
Cap. 1:

Il senso di rinascita che hai trasmesso ha un che di sublime. Complimenti.

Recensore Veterano
16/12/11, ore 12:19
Cap. 1:

...
...
Maledizione.
...
-Attila! Ferm- molla quelle pastic- emh..coff coff..dicevo..molla quelle..emh..innocentissime pillole per il mal di gola!
*segue accanita lotta per il possesso delle pastic..emh..pillole per il mal di gola (?)*
*vince Attila, steso mezzo secondo dopo con una padellata, con Dante/coscienza che fischietta limandosi le unghie*
...
...
Scusa^^'
Per l'introduzione demenziale, dico.
Rovina un tantino il pathos che richiederebbe questa recensione.
Chissà se alla simpatica ora delle *controlla l'orologio del computer* 11.46 riesco a tirar fuori qualcosa di decente..
..ho sonno. Lavoro meglio di notte.

Okay, non era esattamente quello che avevo in mente.
Perché sto continuando a scrivere ca**ate?
Non sto bene. Per niente *prende pastic..pillole*

Perfetto. Ci sono. Forse
(ma quanto mi divertirò male ad usare i vari tag?)

Dicevo.
Sai che adoro questa poesia. Te l'ho già detto.
Quello che so io è che ti avevo promesso qualcosa di più di un semplice: è bellissima. ç.ç
Ma non so come esprimermi.
Vabbè, proviamo.

Ame, la pioggia. Che lava, purifica. La pioggia che libera dalla sofferenza e che cancella (quanto amo il verbo inglese erase) per consegnare nelle mani di chi l'accoglie un nuovo inizio. Una nuova possibilità di essere felici.
Ame, che nasconde le lacrime, stille di acqua dolce e salata che si sovrappongono bagnando le guance e le labbra (immagine che amo fin troppo profondamente), che copre le urla di un orgoglioso cuore ferito.
La volontà di annullarsi, almeno per qualche ora. Per qualche minuto.
Forse bastano anche pochi secondi.
Abbandonare il suolo, elevarsi ad un altezza tale da poter considerare i problemi e il dolore di questa nostra vita mortale come insignificanti. Tanto distaccati da non sentire più alcun genere di emozione, non importa che sia negativa o positiva, forse perché difficilmente una condizione esclude l'altra.
Un momento di stallo, dal quale poi ricadere nella vita più liberi e leggeri, forse.
Perché perdersi può andar bene per un istante, per trovare la forza, la determinazione per affrontare di nuova la dolce pesantezza del vivere e dell'esistere.
Nella consapevolezza che ciò che abbiamo patito porterà comunque qualcosa di buono, nella speranza che ciò che ha incrinato cuore e anima non sia stato vano.

Insieme aspetteremo il sole.
Per salire ancora.
Per poi ricadere a nuova vita.

Da questo mio dolore liquido fa germogliare qualcosa.
Che non sia vano.


Adoro l'intera poesia, ma questa ultima parte in particolare. Che è quella di cui temo di aver perso più sfumature.
Come mio solito, ho dato un interpretazione fin troppo personale.
Se ho distorto le tue parole o il loro significato me ne scuso.

Ti voglio bene, stella <3


p.s. scusa ancora per i deliri all'inizio >_<
@recensione scritta durante l'ascolto di nightwish ed evanescence. Tutta vita insomma u.u
(Recensione modificata il 16/12/2011 - 12:21 pm)

Recensore Master
09/12/11, ore 19:24
Cap. 1:

Ciao, premetto che non sono molto brava a recensire porsie, ma ci provo perchè ci tengo a dirti che questa mi è piaciuta particolarmente.
Ho trovato la metafora molto bella, soprattutto nel finale, dove le parole risuonano come quasi come una preghiera, chiedendo che dal dolore germogli qualcosa, per me ciò indica una grande forza di volontà e di far tesoro di ogni esperienza e non è da tutti. Complimenti davvero.

Nuovo recensore
29/11/11, ore 20:47
Cap. 1:

Mi sento presa in causa. Ti ha ispirato la mia carissima Ame vero? 
Non ti ci vorrebbe una pioggerella leggera, a te. Aspetta che arrivi il temporale; non è una pioggia passeggiera che fa cambiare le cose. Ed esci fuori, fattela scivolare addosso, fatti travolgere in modo che sia essa più forte delle tue emozioni. Ti rende pura, sai?
Dopo il temporale poi esce sempre il sole, e chissà che i suoi raggi si intreccino con le tue gocce così da far nascere un bellissimo arcobaleno.
Questa volta ti scrivo poco; riservo le parole per un mp.
Comunque è bellissima. Non saprei che altro dire. Quando una persona riesce a rendere così bene la mia cara Ame mi mancano le parole.
Un grande abbraccio,
Ame.

Recensore Veterano
29/11/11, ore 16:12
Cap. 1:

Quale struggente desiderio di sacrificio...
Ti senti vuota vero?
Continui la tua esistenza come un dovere che la natura ti ha imposto.
Ma non è così.
Tu stai cercando un pò di pace, ma non riesci.
Allora con le parole esprimi tutto quello che vorresti dare ed avere.
Dare tutto.
Per avere una qualsiasi cosa bella.
Un sentimento di allegria.
Un sorriso.
Un abbraccio.
Una carezza.
Un bacio.
Una gentilezza.
Un aiuto.
Emozioni positive e pure.
Una qualsiasi piccolezza della vita,
è quello che desideri da chi provi amore per te.
Ti riempirebbe di gioia.
Un calore ormai molto conosciuto ti attraverserebbe il corpo, sino a raggiungere il cuore.
Un sorriso involontario
Dettato dall'amore.
Sono queste le piccole cose che più desideriamo.

Matt
(Recensione modificata il 29/11/2011 - 04:34 pm)