Le tue storie hanno tutte la capacità di sorprendermi, sai? O forse sei tu a farlo, con la tua incredibile fantasia, che sforna queste fic davvero particolari. E la cosa non mi dispiace affatto. :)
Adoro il modo in cui curi l'introspezione, è semplicemente perfetta. Riesci a descrivere i pensieri e sentimenti di qualunque personaggio, anche i più diversi tra loro, sempre con la stessa bravura.
Be', che dire sull'uomo di fumo e sull'anziana ballerina? Direi che sono due personaggi opposti: il primo non conosce la gioia di vivere, ma nemmeno il dolore; si lascia trasportare dal fiume degli eventi senza lasciare nessun segno del suo passaggio, nessun marchio della sua esistenza. Semplicemente non si espone, mantiene l'anonimato per non dover fare delle scelte.
L'anziana signora, invece, desidera solamente poter lasciare una traccia, che possa testimoniare che lei c'è stata, che anche lei ha partecipato nel grande cerchio della vita [cit. Il re leone]. Io penso che voglia dimostrare, anche a se stessa, che la sua vita non è stata "inutile", che anche una singola persona fa la differenza e può cambiare le cose.
A guardarli si direbbero l'uno il contrario dell'altra, ma io penso che in profondità i due siano più simili di quanto sembri: ciò che li accomuna è il non avere rimpianti. Ciascuno di loro ha scelto una strada, un modo di vivere, e non se ne sono mai pentiti. Io credo che questo li renda molto simili.
Questo è quello che penso io, magari tu volevi dire tutto il contrario. Se è così, mi scuso per non aver compreso fino in fondo ciò che intendevi trasmettere.
E ti faccio di nuovo i miei complimenti per questa bellissima storia. La ritengo un capolavoro senza pari. :)
 

Una storia breve ma ricca di intensità. In poche parole riesci a mostrarci due mondi, due vite, due persone che ti sembra di scorgere proprio davanti a te, o semplicemente incontrare in giro. In fondo possono essere due persone che possiamo incontrare o che forse non sappiamo neanche che esistano, perché appunto sono "invisibili" ai nostri occhi. Sembra quasi una storia vera, reale, che lascia anche tristezza.
Tristezza per quell'uomo che non riesce a mutare neanche all'ultimo istante, e che con i suoi atteggiamenti finisce per restare solo, per essere invisibile. E poi c'è lei, l'ex ballerina che nonostante non viva più in quel mondo televisivo, e nonostante nessuno la ricordi se non come personaggio "di cornice", non si da per vinta e cerca lo stesso di vivere, a differenza di lui. Sai, oggi ho letto una frase di Hugo che dice "Morire è nulla, non vivere è orribile", e sembra quasi riflettersi in questi personaggi. Lui non vive, e questo è più terribile della morte stessa. Ok, scusa il commento forse strano, non so se so spiegarmi bene, ma il succo è che mi è piaciuta come storia e mi piace molto il tuo stile :) Quindi, complimenti!

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Che bizzarra questa storia, non mi è chiaro chi ne sia il centro, se l'uomo di fumo o la ex ballerina invisibile. Forse tutti e due sono il centro, anche se non si incontrano mai, non hanno neanche mai un contatto, negato fino all'ultimo.
E' bizzarra perchè sembra voler dire una cosa ma poi finisce per dirne un'altra: credo che il titolo sia fuorviante, più che di due "invisibili" direi che il tema sta nell'incomunicabilità, intesa proprio come impossibilità di stabilire un vero contatto: l'uomo di fumo e la signora invisibile sarebbero anche compatibili, sono vicini, eppure non si trovano. Interessante come storia, mi è quasi spiaciuto sia così breve, avrei voluto approfondire di più questi due personaggi.
Hai anche un buonissimo stile.
ALanna.

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