Recensioni per
Space Dementia.
di Unknown Amos
Affascinante, piuttosto matura, malinconica. Forse leggermente verbosa, in alcune parti - personalmente i tre bardasci del Devon me li immagino un po' più cafonotti nei loro discorsi XD - ma non è qualcosa che pregiudichi il valore della storia, anzi... La rende "preziosa", interessante, personale. |
Sono arrivata poco prima che tu scrivessi questa storia, e non l'ho mai letta, perchè sono un'imbecille.. ma questa è un'altra cosa. Non ho mai fatto pienamente caso ai testi delle loro canzoni, e dopo aver letto questa shot mi sono sparaflesciata-teletrasportata-fiondata a cercarmi tutti i testi delle canzoni e le traduzioni, con l'effetto di passare un pomeriggio intero a cercare un video del Reading dove si vedessero sia Matt che Dom e che tra parentesi ancora non ho trovato e di nuovo questa è un'altra cosa. Mi hai messo in crisi! Già per la mia mente contorta vedo (oramai) i Muse come due ometti gay e un terzo non proprio incomodo; poi con le canzoni che parlano d'amore, di cose "sconcie" e dove non si capisce se la persona a cui è riferita sia un "he/it" (e protendo più per l' "he") o una "she" messa lì perchè si. E con tutto questo discorso che potrebbe fare da recensione (per me) se solo qualcuno fosse sulla mia lunghezza d'onda volevo dirti che è una bellissima storia che mi ha coinvolta moltissimo neanche fossi lì con loro, sempre se fosse ipoteticamente accaduto. Quindi, riassumendo tutto: wow! Questa storia è veramente pwoper! |
Cara sorellina adottiva, Io non sono patita di Muse come lo sei tu ( alla follia ); pero' mi e' piaciuto molto il testo che hai scritto: sei riuscita a farmi immaginare la scena; mentre leggevo non mi sembrava di leggere ma di guardare un film! Solo grazie alle traduzioni che facevi per telefono ritornavo alla realtà. Baci |
Ohibò, che sorpresa. |
Premesso che alla parola Reading mi si “lucidificano” gli occhi involontariamente, che del cambio pronominale non me ne ero proprio accorta e che non ho la più pallida idea di perché Matt abbia variato il testo (consideriamola un'innocua svista), ti faccio i complimenti per questa shot. |
TI AMO. Sul serio. Indiscutibilmente. "Era come se quel caos di note, quell'improvvisazione ostentata, quel delirio musicale dell'ultimo minuto di Space Dementia si fosse liberato nell'aria come una bomba atomica il cui fungo era intriso di parole che dovevano essere decodificate. Volavano pianoforti, chitarre, stracci." Mi è sembrato di vedere l'intero riassunto della vicenda in poche righe, senza sdrammatizzarne l'atmosfera. No, dai, scusa per l'inutile recensione. Che altro potrei dirti, se non che è splendida? Perdonami per il tempo che perderai a leggere questo tentativo sconclusionato di adorazione sincera. Complimenti vivissimi, __exogenesis
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