Ale <3
Eccomi qui, sono al primo punto per farmi perdonare per averti fatto leggere la shot di Natale più triste dell’ultimo secolo ç_ç anche se devo ammettere che rileggendola, alla fine ha un lieto fine, l’importante è che loro si siano ritrovato, come poi sono dettagli.
Ma sorvoliamo sulla mia shot, e parliamo della tua, mi piace, mi sembra di avertelo già detto, è divertente, frizzante, allegra, e molto differente da qualsiasi altra storia che abbia letto, ovvero si è una shot di Natale, ambientata in periodo di feste e tutto, ma allo stesso tempo è così diversa.
Ho amato subito i due personaggi, anche se li hai descritti nella long, in questo contesto sono così differenti, così intenti alla ricerca dei regali giusti… li hai descritti così ragazzi, come ovviamente sono, e ricollegandoti in pieno alla frase con cui apri la storia:
“In ambito femminile vi era un luogo comune, assai difficile da sfatare: secondo loro, infatti, per un qualsiasi maschio gay era facile fare regali, in virtù di una supposta maggiore inventiva e in virtù di un maggiore gusto.
Alessio non sapeva se fosse una regola empiricamente provata, anche se ne dubitava fortemente, ma sicuramente lui e Adolfo se ne discostavano. Era il 22 Dicembre e mancavano ormai solo tre giorni a Natale e i due ragazzi non avevano una minima idea su cosa regalare agli amici.”
Insomma veramente stupenda questa frase iniziale, e l’intera storia l’hai collegata in maniera particolare a questa prima affermazione ^^.
Dio stavo rotolando dalle risate quando si sono messi a sfogliare il giornale di pettegolezzi, e Alessio che si guardava intorno come se mezza Roma fosse lì a spiare loro.
Non parliamo poi dell’idea geniale con la quale hanno trovato il modo di farsi venire l’idea per i regali, hanno unito l’utile al dilettevole, credo che dovrò ricordarmelo per il prossimo Natale u__u, dimmi è un metodo appurato?
Come ho detto questa shot mi è piaciuta tantissimo, il modo frizzante con cui l’hai gestita, per un verso l’ho apprezzata di più anche rispetto ai capitoli della long, è scritta diversamente, con più descrizione, e tu sai quanto io ami sapere come è descritto l’ambiente dove si muovono i personaggi, quando avviene. La lemon poi fra Alessio e Simone è molto erotica, ma allo stesso tempo dolcissima, fortuna che Simone non ha beccato Alessio che prendeva appunti sui regali, chissà come avrebbe reagito u.u, credo non bene.
Ora passiamo alla parte preferita di tutto il racconto, probabilmente non utile ai fini della storia, ma i pensieri di Alessio mentre è sull’autobus, la descrizione di Roma, è così bella, reale ma allo stesso tempo poetica, sembra di vederla attraverso un sogno. Non so se hai mai avuto una sensazione del genere, vedere le cose, gli avvenimenti come se fossero leggermente sfumati, come se fossero in un intermezzo fra sogno e realtà. Lo so è un ragionamento un tantino contorto il mio, potrei sembrare ubriaca e delirante, ma posso giurare che non sono nell’una nell’altra ^^.
Quella parta è stata toccante, come ti ho detto non rilevante ai fini della storia, ma veramente meravigliosa, l’ho amata tantissimo, devo averla riletta non so quante volte.
Ed ora passiamo alla fine della storia, o meglio ad un certo riavvicinamento fra Alessio e Adolfo, mi è piaciuto anche questo chiarimento che hanno avuto. Fosse per l’aria natalizia, com’è a Natale si è tutti più buoni e quindi ci si lascia alle spalle incomprensioni e quant’altro, sarà che forse i due ragazzi a modo loro sono cresciuti e stanno maturando, ma l’ho trovata una chicca in più in questa splendida shot, che oltre a rappresentare il natale appieno, sia nella sua parte più materiale, vedi i regali, per un verso anche in quella spirituale, e nelle sensazioni, nelle descrizioni di Roma addobbata, nei negozi.
Carissimo, veramente una storia molto bella, profonda ma che è riuscita anche a farmi ridere come una matta.
Tutti i miei complimenti, un bacione grandissimo e Buon Natale:
-Erika- |