Recensioni per
Ode alla Patria Perduta
di Melian

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
15/08/14, ore 16:53

Ehm... Sì, credo di dover fare ammenda. Ho visto questa storia migliaia di volte, girovagando tra le varie pagine della sezione, e forse, molto tempo fa, l'avevo anche letta.
Ora mi domando: perché non l'ho recensita prima? A ogni modo, ora sono qui, e ti faccio, ancora una volta, tantissimi complimenti.
Tra le tue storie, questa credo sia la più bella che io abbia letto finora. Uno struggente inno alla patria perduta, un'ode straziante e splendida che, a mio parere, riflette perfettamente i pensieri di Elendil nei confronti dell'amata Numenor, che nonostante sia ormai inabissata resterà per sempre viva nei cuori di coloro che là sono nati e cresciuti e che continueranno a rimpiangerla.
Sarebbe bello poter leggere più spesso storie simili sul Silmarillion! Tra l'altro nessuno scrive mai riguardo a Numenor e questo, secondo me, è davvero un gran peccato... E' una terra così bella, credo proprio di averci lasciato il cuore :-).
Alla prossima, complimenti ancora!
Melianar

Recensore Junior
21/02/09, ore 21:21

Recensione pubblicata su www.criticoni.net a cura di Blackvirgo.

Premetto che apro raramente le sezioni di fanfiction sulle opere di Tolkien, in genere perché le mie aspettative molto alte mi hanno portata, in passato, a grosse delusioni. Poi, curiosando su Chance, ho trovato una bellissima recensione su Namárië, altra fic di questa bravissima (e, per me, appena scoperta) autrice. Così ho dato un'occhiata al suo profilo su EFP trovando un'altra fanfic su quello che, per me, è il libro più bello del famoso Professore di Oxford: il Silmarillion.
Un libro complicato di cui consiglio la lettura in lingua originale, dato che molte traduzioni (eccetto l'ultima, direi, ma non le conosco tutte!) non gli hanno reso l'onore e la musicalità che merita.
Caratteristiche che invece ho trovato in questa bellissima fanfiction, ambientata nell'ultima parte del Silmarillion: l'Akallabêth, ossia la caduta di Numenor.
A parlare è Elendil a cui, insieme ai suoi figli, è stato concesso di abbandonare la sua patria per trovare una nuova casa sulla Terra di Mezzo. Ma questa salvezza è allo stesso tempo un esilio: dal cuore di Elendil sgorgano parole pregne di malinconia, il rimpianto per qualcosa amato con tutto se stesso, ma che non è più.
Chi canterà ancora nei saloni illuminati dal fuoco?
Chi andrà a caccia nei boschi?
Chi solcherà il mare per far ritorno alla sua casa?
Chi potrà mai rivederti?

Elendil capisce e concorda con la decisione di Iluvatar, conosce i "peccati" dei suoi simili. Ma quello che rimane nel suo cuore è la bellezza del suo paese natale, la grandezza che i suoi antenati hanno creato e che "fuoco e acqua hanno distrutto".
E la Terra di Mezzo, salvezza per i Fedeli e loro nuova patria, ne è anche l'esilio: è la terra degli Eldar, non dei Numenoreani che, come la loro isola, saranno costretti, nel tempo, a veder svanire la loro grandezza, la loro lunga vita e, alla fine, forse, anche la loro stirpe, mescolata a quella degli uomini comuni.
Il linguaggio che Melian utilizza è ricercato - oserei dire forbito - ed evocativo, ma mai pesante e i versi scorrono, come le navi che accompagnano i Fedeli alla Terra di Mezzo, come le onde che nascondono la perduta Numenor. E tale linguaggio è perfettamente in linea con quello del Silmarillion e con quello delle canzoni che il Professore amava tanto introdurre negli altri suoi scritti.
Davvero una lettura piacevole e non mi stupirei di sentire questi versi cantati da un Ramingo nelle notti stellate, tramandati di padre in figlio, come nella migliore tradizione orale. Oppure smarriti in qualche vecchio libro della biblioteca di Minas Tirith...

Voto: 8.5/10

Recensore Master
25/06/08, ore 16:40

Sono senza parole, quest'ode mi ha messo le lacrime agli occhi e il tuo stile è molto bello e 'tolkeniano',sembra quasi un lai di quelli presenti nei testi del professore. La inserisco tra i preferiti!

Recensore Junior
12/12/06, ore 22:29

Stupenda interpretazione dei contenuti e del linguaggio Tolkieniano, che utilizzi con naturalezza ed estrema proprieta'. Grazie per aver pubblicato il tuo lavoro :D

Nienna
21/08/06, ore 04:56

Che dire? E'... bellissima, stupenda. Hai una padronanza della lingua invidiabile e i sentimenti che esprimi sono così malinconici ma speranzosi allo stesso tempo! Tolkien sarebbe contento di avere una fan come te: compliments!

Jenny76
13/08/06, ore 22:17

Splendida! davvero splendida! unisci una grande conoscenza e un grande amore per il mondo tolkeniano, ad una padronanza della parola, che usi con grande sensibilità poetica.