Dopo tanto silenzio, finalmente una nuova storia su Stargate Sg1. Non appena ho notato il titolo, mi sono fiondata a leggerla. Nonostante la notevole brevità, in linea di massima non ho un giudizio negativo; pur tuttavia, ho un piccolo appunto da esporti.
Queste poche righe, più che la presa di coscienza del pericolo mortale in cui la sventurata Shau'ri era incappata e del fatto che da quel momento in poi nulla sarebbe stato come prima e che ciò sarebbe accaduto malgrado la sua volontà e che non avrebbe avuto alcun potere per mutare a suo beneficio una situazione come quella, mi sono parse il più che altro una semplice descrizione di una breve azione raccontata in prima persona.

Mi spiace dire che non ho trovato alcuna traccia di introspezione, benchè ci fossero tutte le premesse. Forse dovresti riprendere il personaggio ed ampliare la tua one-shot, mostrando il tormento interiore che si agitava nell'animo di una donna ben consapevole della condanna senza appello che ormai gravava sul suo capo, dell'immensa tristezza al pensiero di lasciare coloro che amava e al senso di colpa e la pena per il male che il Goa'uld che stava prendendo possesso del suo corpo avrebbe causato.
Augurandomi che tu non ti sia risentita nel leggere il mio commento, posso dire che mi farebbe piacere leggere altri tuoi scritti, magari proprio su Stargate.
A presto.
Creusa.
(Recensione modificata il 02/01/2012 - 04:23 pm)