Vedi, ci sono storie che sono storie e basta. Parole messe nero su bianco su di un foglio di carta o una pagina bianca di internet, che si esauriscono dopo poco, come un fiammifero...
E poi ci Le Storie.
Quelle con le maiuscole, quelle che non è che le leggi e basta, giri la pagina, chiudi il libro e stop - no per niente. Sono quelle che vivi e quando finiscono hai un magone terribile, un groppo alla gola che non va né su né giù e la voglia di rileggere e rileggere all'infinito, anche se tutte le volte è colpo al cuore come la prima, anche se ormai le sai a memoria ma riescono sempre a darti qualcosa di nuovo.
Questa storia è così.
La scopri pian piano; non ci arrivi alla prima lettura, e insomma - parlo per me - bene bene neanche alla seconda.
Ti ci vuole tempo per... come dire? metabolizzare il tutto. E allora torni all'inizio, e fai particolare attenzione a quelle frasi in grassetto, e ti vengono i brividi, perché no, proprio non avevo capito che era Sherlock a parlare, e no, non sapevo dove volessi andare a parare.
C'è un John che cazzo, migliore non si può. E' terribile: lui che tranquillo vive la sua giornata, lavora, rimugina su Sherlock (e che considerazioni, mamma mia che meraviglia!) e le sue stramberie, lui e quel rapporto tutto particolare che hanno instaurato... c'è persino sua sorella che fa una comparsa, e boh, sembra tutto così tranquillo che dici: oh, bene, una piccola storia molto rilassata!
Ma poi fai caso alle frasi di lato, e non capisci. E arrivi in fondo e bam! Il taxi colpisce il lettore proprio come John. Inaspettatamente.
Sono senza parole.
Non avevo mai letto qualcosa del genere, ma devo dire che l'impatto c'è, e pure tanto. E'... come dire, raffinata, questa Storia. Non alla portata di tutti, forse, perché ci vuole una certa attenzione, quando si legge, per capire dove l'autrice vuole andare a parare... ma il risultato è splendido.
Davvero, davvero complimenti. Sono ancora in lutto pesante per il finale della seconda stagione (sto rimuginando già da po' assieme a John, prima o poi ci scriverò qualcosa sopra anche io) e questa tua fanfiction mi ha dato il colpo di grazia, una bella palettata di angst sopra le due tonnellate che già mi portavo appresso sul cuore.
Credo che un angolino del mio muscolo cardiaco rimarrà per sempre assieme alla testa di Sherlock, poggiata sulla spalla del suo migliore amico.
*si toglie un immaginario cappello*
Chiunque riesca a scrivere così di John ha tutto il mio rispetto ed amore incondizionato. Brava, brava e ancora brava.
Ti sei appena guadagnata una lettrice, sappilo!
{Mamma Natala}
[Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 2.0" del gruppo facebook 'HPeace&Love]
(Recensione modificata il 13/12/2012 - 09:46 pm) |