Ciao Laleith... complimenti, complimenti e ancora complimenti!
Non solo il tuo elaborato è scritto bene, un buon ritmo e immediato alla comprensione; ma soprattutto sa di buono. Mi piace l'originalità della idea che, te lo confido con grande simpatia, era frullata pure a me in mente per la mia raccolta però, causa tempo scarso per poterla elaborare a dovere, non ho ancora messo su carta.
Dico che a di buono e probabilmente dovrei spiegarmi meglio: avevo voglia di piangere pure io, avevo voglia di quell'odore buono di mamma, di quella ninnananna rassicurante che ci accompagna dall'incoscienza uterina all'incoscienza ultima... un tum.tum. prima di mamma e poi nostro. Avevo voglia di essere consolata da quel calore intenso di papà e per il tempo di lettura mi pareva quasi di essere tornata bambina: quando ancora non pensi con le parole, non sogni con immagini, ed è tutto soltanto sensazione.
La tua riflessione sa di buono, lo ribadisco.
Sono davvero felice di avere trovato una autrice che sappia stendere in parole il ricordo di uno dei gesti più semplici e intimi della nostra esistenza, il primo risveglio. Direi proprio che con me hai centrato l'obbiettivo, brava. Grazie di avere condiviso qui su EFP,
Hebe. |