Recensioni per
100 vocaboli per parlare di noi .
di Hummingbird
“Impiccione”. Un termine dall’uso singolare, ora analizzerò in modo dettagliato il suo bizzarro utilizzo all’interno della storia e la storia in sé per sé. |
“Nebbia”. Difficile costruire una storia da un termine dall’accezione quasi interamente negativa. Tuttavia, nel suo complesso, la storia è stata trattata più che bene. |
“Ospedale”. Titolo molto poco rassicurante, per alcuni punti di vista. Un tema adattabile a molte situazioni e che è stato trattato in modo più che convincente, ma ora entrerò nello specifico. |
Il titolo di questo capitolo, ovvero “Senso”, è un tema difficile da trattare. |
Il titolo del seguente capitolo è: “puro”. E’ chiaro che non si tratta di purezza nel senso più materialistico del termine, ma di purezza spirituale, tema che tratterò a breve in modo dettagliato. |
“Inganno”, un capitolo che tratta di uno dei più significativi passaggi della storia del manga, nonché il mio preferito. Per evitare incomprensioni a causa mio evanescente modo di esprimermi, ho scelto di scrivere in modo molto schematico queste ultime recensioni. Ora procediamo con l’analisi. |
Questo tredicesimo capitolo, intitolato “Evidenza” è davvero sconvolgente, e ora ne spiegherò il motivo. |
“Privare”: un tema assai difficile da trattare. Il capitolo è complessivamente buono e davvero molto originale, devo dire, anche se, come ora tratterò in maniera più dettagliata, c’è qualche frivolezza che non torna. |
Nel complesso è una storia diversa (in modo decisamente positivo) da quelle dei precedenti capitoli e ora spiegherò dettagliatamente il motivo di questa strana affermazione. |
Complessivamente parlando è un capitolo all’insegna dell’introspettività. |
E' incredibile il modo in cui tra un capitolo e un altro si veda una così netta crescita su ogni livello. Infatti, in questo capitolo, come in pochi tra i precedenti, si percepisce quella maturità stilistica che mancava nel capitolo precedente. Lo stile è per certi versi diverso dai precedenti capitoli, infatti ci sono delle evidenti pause di riflessione dei personaggi, scelta che apprezzo a pieno, e una piena comprensione di questi ultimi. Il modo in cui i sentimenti di Riza e Roy sono stati resi è perfetto, e, con la fine del capitolo, si raggiunge l'apice della narrazione. Mi sono particolarmente piaciute le espressioni: "Ti amo e non so nemmeno spiegartelo bene.", che rende molto bene il sentimento in quanto tale, e la domanda: "Perché non posso accettare i tuoi veri sentimenti?!", che esprime in modo diretto la disperazione e l'incomprensione del personaggio in modo simil-reale. A livello grammaticale il capitolo è sostanzialmente corretto a parte alcuni errori di accento ( sei volte viene sbagliato l'accento di perché, poi nella frase: "Lei rimase spiazzata però nonriusci a non ricambiare quel gesto di tenerezza." è stato dimenticato l'accento sulla "i" di "riuscì" e poi ancora nella frase: " -Io... Sì, diciamo di si. -" il primo "Sì" è stato scritto in modo corretto, mentre nel secondo è stato confuso col pronome). Per il resto non ci sono problemi di natura ortografica. Nel complesso, il capitolo è di una scorrevolezza unica e concede al lettore una facile e piacevole lettura. Anche il modo in cui è stata legata la parola “Giuramento” alla storia è perfettamente studiato, ed è questo il protagonista assoluto della storia, insieme all’indissolubile legame tra i due personaggi. Ora passerò al capitolo successivo. |
"Mogano". Certo che il dizionario non ha tregua per te. L'accostamento del mogano al colore degli occhi, in funzione di colore, è quasi intuitiva, e in questo capitolo sei riuscita a dare un significato marcato a tutto ciò. Per quanto riguarda lo stile, si ripresenta, come nei capitoli precedenti, un clima calmo e soffuso, creato dalle parole calibrate in maniera esaustiva per la situazione. Il vocabolario di termini usati è ampio, aprendo ad una descrizione completa e affidabile degli eventi. Il modo in cui è stato reso il tema principale, incentrato sull'importanza degli occhi come profonda rappresentazione dell'anima, è ottimo. Soprattutto è al termine di un lungo climax l'espressione: "Dietro al mogano, per il tuo punto di vista, è celato il più profondo amore.". Il punto di vista del narratore è insolito, nessuno si aspetterebbe mai di parlare con Rebecca, amica di Riza; a questo punto si capisce come questo spostare il narratore a personaggi non propriamente principali sia diventato una scelta stilistica. Trattando invece della grammatica del capitolo sorgono i soliti piccoli inconvenienti. Tra questi piccoli inconvenienti ci sono alcuni errori di accenti ( hai scritto per tre volte con l'accento sbagliato la parola "perché" e hai sbagliato l'accento di "finché" scrivendolo erronamente così: "finchè") e un errore abbastanza grave ( quando hai scritto: "E sai qual'è la cosa che mi ha sorpreso?" hai commesso un errore, perché l'esatta grafia di qual è non prevede l'apostrofo in quanto si tratta di un'apocope vocalica, che si produce anche davanti a consonante (ad esempio: "qual buon vento vi porta?") e non di un'elisione che invece si produce soltanto prima di una vocale (e l'apostrofo è il segno grafico che resta proprio nel caso dell'elisione). A parte questi piccoli errori, nel complesso la storia è degna di nota. Ora passo al capitolo seguente. |
"Fermaglio" : una parola che potrebbe andare bene con tutto ma anche con nulla. Bene, in questo capitolo non sembra essere stato difficile per te creare una storia basata su quel vocabolo, complimenti. A parte le prime impressioni, la storia assume un carattere molto semplice e lineare, lo stile è inconfondibilmente maturo e l'ortografia è buona, a parte alcuni errori marginali. (ad esempio quando scrivi: "non credo di sembrare più giovani solo perchè ho i capelli più corti." hai sbagliato l'accento della parola "perchè" che si scrive correttamente: "perché", poi, nella stessa frase, hai scritto per sbaglio "giovani" al plurale invece che : "giovane", al singolare. Un altro errore si presenta quando scrivi "Io rispondo con un appena accennato si", in cui hai scritto il pronome "si" al posto dell'avverbio "sì". Sono probabilmente errori di battitura, ma bisogna starci attenti. La storia è originale, nel suo complesso, e le descrizioni all'interno della storia sono più che accurate. Devo dire che rispetto agli altri capitoli, questo rappresenta un visibile miglioramento dal punto di vista stilistico e spero non sia solo un'impressione. Adesso passerò alla lettura del capitolo successivo, sperando che sia altrettanto piacevole da leggere. |
Appena terminata la lettura del seguente capitolo ho notato un distacco notevole dai precedenti, riguardo le scelte di stile. In questo capitolo hai dato un tocco di originalità in più ai personaggi, inserendoli in un contesto diverso dal solito e, soprattutto, in un tempo insolito. L'ortografia è ben curata e l'uso dei termini è calibrato. L'unica cosa che ho notato è che tendi a chiamare Roy "moro" troppo spesso, non che sia un errore, di grazia, però sarebbe meglio trovare altri modi più consoni all'altezza della situazione. Infatti, per come è stato reso questo capitolo, la situazione è quasi aulica: i due bambini si trovano in un momento molto calmo e quasi magico della loro esistenza, e ciò che fanno sembra predire ciò che sarà il loro futuro. Ovvero che Roy sarà sempre la guida e il sostegno morale di Riza e che quest'ultima sarà sempre al fianco di Roy, servendolo in silenzio quasi come se volesse, in questo modo, ringraziarlo per tutto ciò che fa per lei. E' una situazione interessante, non c'è altro da dire. L'unica cosa che avrei meglio apprezzato sarebbe stata la presenza di più pause descrittive, per aumentare l'elevazione della scena e per rendere il tutto quasi sacro e inviolabile, come del resto è la vita di un bambino. E adesso mi tocca il prossimo capitolo. |
Non mi sarei mai aspettato un capitolo presentato da Lust, complimenti. Il termine di questo capitolo: "Lussuria", è stato trattato in modo diverso da come ci si sarebbe aspettato, infatti, viene proposto in correlazione al concetto di gelosia/avidità, che probabilmente avrebbe portato il lettore a pensare alla presenza di personaggi come Greed; invece sei riuscita a cogliere un aspetto interessante del personaggio di Lust. Anche il contesto della storia è stato scelto in maniera accurata, infatti, come nei capitoli precedenti, si tratta di un evento cruciale, ovvero la morte di Lust per mano del Colonnello. Mi è particolarmente piaciuta l'espressione "Mi sento bruciare ma per ora non voglio oppormi, sono troppo occupata a pensare." , che, secondo me, offre una valida interpretazione dell'avvenimento da un punto di vista diverso, ma, a suo modo, insolitamente geniale. Oltretutto i vocaboli utilizzati riescono meglio a focalizzare l'attenzione su Riza, protagonista indiscussa di questo fandom, e sul legame indissolubile tra lei e Roy. La grammatica del capitolo è accurata e sono davvero piacevolmente stupito dall'originalità della storia, sia per come è stata ideata, sia per le diverse interpretazioni stilistiche, come ho scritto prima. La lettura è, come sempre, scorrevole e i temi della narrazione non sono mai scontati, complimenti. Ora passerò al prossimo capitolo. |