Recensioni per
Anche le leggende si stancano.
di FrankieGreenHair

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
11/02/12, ore 00:58
Cap. 1:

Credo che dopo aver letto questa one shot (mai termine fu più azzeccato in questo caso XD) il mio cuore si sia spezzato insieme alla Red Special. Brian vecchio è stanco è una visione così triste che non riesco e non voglio concepire. Con la morte di quella chitarra si chiude un'epoca meravigliosa. Quando dico morte intendo proprio una morte fisica, perchè oramai, chi non considera la Fireplace il quinto componente della band? E poi il rappoto tra Brian e la sua chitarra, la sua splendida chitarra, è qualcosa di profondo e difficilmente descrivibile. Sembra a tutti gli effetti il finale tragico di una storia d'amore durata  decenni. Senza frasi sdolcinate e melense però,  nuda e cruda, direi quasi impietosa. Perchè quella chitarra è stata per Brian uno dei più grandi amori della sua vita, come può esserlo la musica stessa, la sua famiglia o Roger (concedimi il difetto di fabbrica, purtroppo sono una delle peggiori fan della Maylor in circolazione XD); morta lei, è morta una parte di sè stesso, l'altra parte seguirà a breve, da quello che si può capire. Mi sono commossa a vedere Brian così fragile, dentro e fuori. La figura del nipotino poi è decisamente emblematica, me lo hai quasi mandato sulle scatole. 
Bravo/a :)

Recensore Veterano
30/01/12, ore 07:52
Cap. 1:

E' molto profonda Franz. Sarà che nonostante i miei vari gusti musicali (si sa, ahimè, che cambio genere come le fasi della luna XD) BM è il chitarrista che ritengo migliore in assoluto, quindi la storia mi ha toccato parecchio... ti ringrazio per averla pubblicata perché è una drabble, ma è molto intensa, in alcuni punti sembra quasi una poesia. Le parole sono scelte con cura e vedo che non ti sei risparmiata per lui, e per questo ti ringrazio (:
Complimenti, vola nelle ricordate.
C.

Recensore Junior
22/01/12, ore 19:37
Cap. 1:

Woah. Insomma ... woah. E se il concetto non è chiaro, devo esplicartelo assolutamente: questa drabble – flash? Ok, ammetto di non aver guardato le notazioni, ero troppo impaziente di leggere – è perfettamente descrivibile con un woah di prima categoria. So che non è che un verso, ma ormai mi pare assoldato che tu non ti possa aspettare frasi coerenti dopo ... questa. 
Sei riuscita a mettere nero su bianco delle frasi pressochè infuocate, Francy, e ti giuro che non sono mai stata più sincera se dico: grazie per averla scritta. Immaginare Brian nonno, anziano – ancora più bianco di quanto non lo sia ora – fa davvero strano, però è sembrato così naturale vederlo in tal modo durante la lettura: il nipote, poi, nonostante non dica che poche parole, mi sa tanto di aria fresca dopo un'asfissia parecchio lunga. Liberarsi della Fireplace, scelta difficile, lo hai fatto sembrare così ... oddio, verosimilmente doloroso. E' assolutamente impossibile non immedesimarsi in Brian, è troppo overwhelming (perdona l'inglesismo, ma non c'è davvero parola italiana che renda questi concetti assieme) il tuo scritto, così come lo è altrettanto l'ipotetico tema. 
Ah, ma perchè sto ancora provando a recensire? Sono troppo senza parole per esprimere tutto quello che sarebbe doveroso – e fidati, è tanto
Penso che questo sia forse, finora, la tua pubblicazione più perfetta. E' davvero woah! Bravissima. :D
Alla prossima.
S.
(Recensione modificata il 22/01/2012 - 07:37 pm)

Recensore Veterano
19/01/12, ore 16:46
Cap. 1:

Tempo fa qualcuno di nostra conoscenza mi scrisse "So di potermi annoverare tra gli scrittori che si beccano le recensioni senza saper scrivere nulla di che, ma che ci posso fare? I Queen attirano e fanno sognare anche le persone che non sono niente di speciale. ;)" e io gli risposi che non ero nessuno per dire chi fosse meritevole o meno di far parte degli scrittori talentuosi.
Ecco, non ne avrò il diritto, ma permettimi di dirti la mia: Frankie, tu sei una di loro. Lo sei, non devi nemmeno azzardarti a dire il contrario... Lo sei.
Altrimenti non si spiegherebbe la pelle d'oca che continuo ad avere, nonostante siano già passati cinque minuti da quando ho finito di leggere l'ultima riga.
Davvero, l'immagine di un Brian che appende al chiodo la sua fidata Red Special mi ha sempre messo una grande inquietudine addosso: sarà che ormai sono abituata a vederlo con lei sempre abbracciata, sarà che la reputo una delle chitarre più strepitose della storia della musica, fatto sta che al solo pensiero di un dottor May che l'accantona m'è sempre venuto un magone che non puoi immaginare.
M'è sempre venuto, è vero, ma fino ad oggi.
Fino a cinque minuti fa, quando ho concluso la lettura e ho realizzato che tu sei andata oltre la concezione di lui che noi tutti abbiamo: in poche righe hai saputo parlare di un Brian in lotta con se stesso, un Brian lacerato tra l'adolescente che, con una pazienza e una cura sovrumane, costruì il proprio gioiellino e l'anziano (oddio, fa un certo effetto scriverlo!) del domani, un domani neanche tanto lontano. (esclusa la sedia a rotelle, se spera!)
E Brian decide di lasciar scivolare via la sua Red Special, guardandola andarsene con malinconia, pentendosene subito dopo, augurandosi di fare la sua stessa fine perché, si sa, è stata la sua dolce metà per anni, e non la lascerà scappar via senza riabbracciarla di nuovo, come due amanti. (MrB. ha avuto la mia stessa impressione, yess o/)
Ed è qui che arriva il punto che ho apprezzato di più: la comparsa del bambino che, noncurante del glorioso relitto che giace a terra, si preoccupa soltanto di una delle persone che l'amano più al mondo.
Davvero, Frankie, quest'ultimo pezzo mi ha fatto commuovere: i figli di Brian c'erano già ai tempi dei fasti del passato, della gloriosa età dell'oro dei Queen, ma un nipotino... No, quello ci sarebbe solo ora, ed è la più grande consolazione che Brian avrà, se mai dovesse compiere la difficile e tristissima scelta di dividere la propria strada da quella della Red Special.
Ancora complimenti, e grazie di avermi fatta emozionare.
Baci,

Dazed;

Recensore Veterano
15/01/12, ore 21:44
Cap. 1:

O mio Dio.
Frankie, stavolta ti sei proprio superata. A parte che sono andata in fibrillazione già solo a vedere che avevi pubblicato qualcosa di nuovo, comunque.
Dio, se devo essere sincera non riesco proprio ad immaginarmi un Brian come lo descrivi tu - vecchio, nonno, che lascia libero l'usignolo a cui si era affezionato per tanto tempo. Aveva sempre cantato per lui, ma, come dici tu, può benissimo capitare che 'le leggende si stanchino'.
L'immagine del bambino secondo me è geniale, l'unico elemento che riesce a riportare alla realtà il chitarrista e anche il lettore. I termini che hai usato sono sublimi, le frasi sono molto introspettive, mi hanno tanto emozionato - in pratica, mi è piaciuta da morire.
Bravissima, attendo altro di tuo! ;)
See you,
Midori

Recensore Junior
15/01/12, ore 20:51
Cap. 1:

Dà pure il benvenuto alla scittrice più ritardata della storia: MrB.
Avevo scritto la recensione e poi.
Puf. Ho cliccato sulla cosa sbagliata e ha fatto puf.
Puf.
Puf.
PUF!
Comunque, avevo scritto...
"Vorrei saper scrivere delle storie belle la metà delle tue", che gran cazzata che mi hai detto, quel giorno!
Questa Flashfic, (Sicura che non sia una drabble?) ne è la prova, mi piace da morire.
Mi ha trasmesso molte emozioni che non ti so spiegare precisamente, però, sappi che sei stata molto brava. Complimenti!
Mi è piaciuto molto come hai definito la chitarra :'D 
Non lo so perché, mi ha fatto pensare a... A due persone che sono insieme da sempre, che si amano con la passione più ardente.
Boh XD.
Brava, spero di vederti più spesso su questa sezione, ci manchi ! ;)
MrB.

"Quella era sempre stata una chitarra ambiziosa, non facile, una vera primadonna."