Recensioni per
Il giardiniere ha tagliato la testa a Mike con le sue cesoie
di Cucuzza2

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
25/08/14, ore 14:48
Cap. 1:

Questa one-shot fa quasi paura... Hai descritto la "discesa" di Sarah nella follia in maniera davvero realistica, facendo percepire appieno quanto fosse inquietante la situazione... Complimenti! Ho riconosciuto la frase che Peggy Sue continuava a ripetersi dopo aver trovato il diario di Sarah appena ho letto il titolo della one-shot e mi ha subito incuriosita... È da tanto che non leggo Peggy Sue, mi ha fatto piacere leggere qualcosa su di lei :) sei davvero brava! Ciao!

Nuovo recensore
16/02/12, ore 14:45
Cap. 1:

Oh si, me la ricordo, è l'avventura del secondo libro, uno dei miei preferiti. Beh, sei riuscita a sorprendermi! Una FF su Sarah? Non me la sarei mai aspettata, ma devo dire che è molto, molto bella. Hai raccontato la vicenda dettagliatamente con la visione di chi, nel libro, si stava trasformando, stava perdendo lucidità, incominciava a pensare come... una patata, ma con ancora dei momenti di ragione in cui riesce a capire che qualcosa non torna. Sei stata molto originale, questa parte non viene raccontata così bene nel libro, viene un pò tralasciata. Complimenti, sei fantastica!

Recensore Master
29/01/12, ore 14:34
Cap. 1:

O, mio, Dio.
Tami, ancora una volta mi ricordi perché amavo e amo tuttora follemente quel secondo volume della saga di Peggy Sue. Una storia tanto semplice e al tempo stesso tanto forte. La storia dei miraggi, di come subdolamente si sostituiscono alla realtà - e diventano anzi la realtà per eccellenza nelle menti più deboli: l'ho sempre trovata una metafora affascinante, non dissimile da tante cose che effettivamente avvengono nella vita reale, specie in quell'età in cui si ha più bisogno di stimoli per andare avanti - quel difficilissimo periodo che è l'adolescenza.
Una storia su Sarah, ti confesso, non me la sarei mai aspettata, ed è stata una piacevole pugnalata. Vorrei lanciare un'imprecazione ma mi trattengo - è pazzesca. Hai ritratto appieno quel momento che nel romanzo viene tralasciato e via, dotandolo di umanità, verità, dubbio, ragione e caos (Aveva scritto quella frase in un momento di lucidità, cioè, di follia, o meglio entrambe le cose, ma comunque non era questo ciò che contava, e poi aveva altro a cui pensare. -> Non ci sono parole per esprimere quanto mi abbia colpita questa frase. Così come tante altre, che non sto qui a citarti perché finirei col copiare la storia intera); e come al solito io sono qui a bocca aperta, intimidita dal tuo talento.
Perché di talento si tratta.
Grazie, di nuovo. Sei bravissima.
Fabi