Recensioni per
Mastro Ferretto e donna Mattana
di miss dark

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
28/03/12, ore 18:48
Cap. 1:

Che università frequenti? (sempre se ne frequenti una - hai mai pensato di darti alla poesia?)

Tralasciando il fatto che le rime sono perfette, hai persino scritto in quartine di endecasillabi.
A leggerla (perché l'ho letta pure ad alta voce!) è così scorrevole e melodiosa. Non credo che bastino dei semplici complimenti! Fai bene a esserne orgogliosa.

Oltre alla forma, anche la storia è molto bella e colpisce.
Alcune parti sono un sacco buffe e il finale mi è piaciuto abbastanza, meno male che i due sono riusciti a scappare lontano assieme O:

Che altro dire? Ti rifaccio i mie complimenti. 

(e pensaci davvero sul darti alla poesia.)
 

Recensore Veterano
08/02/12, ore 15:44
Cap. 1:

Hai scritto in quartine di endecasillabi. O.O
No, dico, quartine di endecasillabi... posso eleggerti a mia autrice preferita?
"Complimenti" non è abbastanza per esprimerti la mia ammirazione, davvero, sei stata bravissima a riuscire in un'impresa così ariostescamente epica :P
Inoltre è tremendamente musicale, me la sono immaginata declamata ad alta voce e accompagnata da liuti, oltre che divertente e vivace, visto che mi sono ritrovata a sorridere in più strofe. Davvero hai fatto un lavoro stupendo (è la prima volta che uso questo aggettivo su efp, sentiti onorata :D) che va dritto tra i miei preferiti.
ALanna. 

Recensore Junior
07/02/12, ore 18:58
Cap. 1:

Beh, wow. Ho spulciato un po' a caso nel tuo profilo e questa storia epica mi ha subito incuriosito. Probabilmente proprio perché 'epica', credo, e meno male che l'ho letta!
E' davvero bellissima e la tua bravura mi ha lasciata senza parole, davvero. Scrivere in endecasillabi è dificilissimo e tu ci sei riuscita meravigliosamente, la tua padronanza del lessico è stupefacente. Mi sembrava di leggere una vera storia epica, ambientata al tempo di dame e cavalieri, con il medioevo come palcoscenico e non una storia scritta nel 2012. Strabiliante!
Ho adorato moltissime metafore e molti versi, la storia è molto bella e ha in sè anche un'insegnamento prezioso: l'arroganza è un'arma a doppio taglio e l'ignoranza può uccidere (e può uccidere anche al giorno d'oggi).
Complimenti davvero, sei stata bravissima!

Recensore Master
01/02/12, ore 14:43
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Tutto di questa storia colpisce il lettore. Lo stile, l'ironia, l'attenzione per i dettagli e la cura con cui l'intero racconto è stato pensato e sviluppato.
L'autrice non solo è riuscita perfettamente nell'intento di creare una storia completamente in strofe endecasillabe ma ha realizzato un racconto fresco, intelligente e ironico che cattura subito l'attenzione del lettore.
I suoi protagonisti sono dei vinti che però, unendo le forze riescono a farsi beffe di tutte le maldicenze e le cattiverie di un intero villaggio bigotto.
Tra un sorriso e l'altro questo racconto porta chiunque a riflettere su molti temi importanti continuando comunque a rimanere fedele allo stile scelto per l'intera narrazione. Senza fatica il lettore viene proiettato in un possibile scorcio di medioevo in cui i pensieri e le azioni del periodo vengo espresse e descritte in maniera superba e assolutamente realistica.
Per questi motivi credo che la storia abbia senza dubbio i requisiti per stare tra le storie scelte del sito.

Recensore Master
01/02/12, ore 14:30
Cap. 1:

è Stupenda, un vero e proprio capolavoro. Ci credo che ne sei orgogliosa, se riuscissi a scivere una simile storia lo sarei certamente anche io. Al di là della tua mestria nel creare gli endecasillabi anche la storia narrata mi è piaciuta moltisismo. Pareva un misto tra la divina commedia e la mandragola di macchiavelli il finale mi è piaciuto, sono contenta che alla fine quei due poveri sventurati siano riusciti a scappare lontano per ricoinciar euna nuova vita insieme. Ancora i miei complimenti sei stata bravissima

Recensore Junior
29/01/12, ore 19:16
Cap. 1:

Come ho letto l'introduzione alla tua storia - direttamente dal forum/sito degli Original Concorsi - , non ho potuto far a meno di fermarmi, incuriosita.
Il tuo è un lavoro splendido, difficile da realizzare, ma ci sei riuscita benissimo. Scrivere tutto in rima non è per nulla semplice, ma sei stata estremamente capace di creare una storia anche interessante. A volte ho provato anche io a giocare con le rime, ma per brevi brani e capisco che non è facile. Ma tu sei una "folle" geniale e ti ammiro davvero!
Ammetto che amo particolarmente le storie sul tema "streghe" nel medioevo, ma hai creato un lavoro davvero originale in ogni suo punto.
I temi sono rispettati perfettamente, i personaggi caratterizzati al meglio, la trama è facilmente comprensibile e perfetta.
Insomma, mi hai attratta da una semplice introduzione e non ho staccato gli occhi fino a che non sono arrivata alla fine.
Si capisce che mi è piaciuta? Tanto, davvero.
Ti faccio tutti i miei complimenti, perché questa storia particolare merita davvero di essere letta e recensita. Si vede che ti sei impegnata parecchio, e devi davvero essere fiera di te :)

ps. Va subito tra i preferiti,e appena posso lascio la recensione anche sul forum degli Original Concorsi :)
(Recensione modificata il 29/01/2012 - 07:26 pm)

Recensore Veterano
29/01/12, ore 14:30
Cap. 1:

Va per direttissima nelle preferite. Primo posto assolutamente meritato!
Si nota che è studiata, calcolata, che c'hai sudato molto per riuscire a far quadrare tutto. Si vede tutto l'impegno che hai messo nello scriverla e questo, già di per sé, è un grandissimo merito.
Ma.
Ma c'è qualcosa che supera anche questo. Lo stile è brillante, il lessico perfetto. Fanno immergere perfettamente nell'atmosfera.
Mi ha ricordato un po' Bocca di rosa, del grande Fabrizio De Andrè, per la sua ironia; altro pregio.

credevan comunque d’essere astute,
come bestie che, una volta ammansute,
non temono più d’essere abbattute
e dall’altri astuzia sono battute.


Penso che potrei citarne molte, di strofe simili, tutte ugualmente divertenti. Mi piace il modo in cui hai scritto queste parti, sul serio: c'è una gentilezza ironica, brillante, che fa notare l'ignoranza dei paesani, ma senza utilizzare espressioni sgarbate. Critichi l'ottusità, l'ipocrisia, quella pia folla sleale che incarna perfettamente l'immagine di un periodo come il Medioevo - ma che è anche un preciso specchio dei nostri tempi.

Poi arriva il finale. Un lieto fine che fa sorridere con tenerezza, ma che lascia anche un po' di amaro in bocca, perché Brunilde poteva morire. Morire non di vecchiaia, non di malattia, ma di ignoranza e ipocrisia.
Wow.