Ciao maxiex5453,
ho visto che hai scritto che non ti importa dei commenti che le persone potrebbero fare alla tua storia; dunque che io ne faccia, oppure no, per te non ha importanza.
Ma ho deciso di farlo, spero non te la prenderai.
Usi uno stile telegrafico, al quale ci si deve abiutuare un attimo, ma una volta preso il ritmo è anche piacevole. Perché rende tutto molto scorrevole e veloce.
E forse vai anche troppo veloce, i cambi di scena a volte sono così repentini, che leggendo la storia ci si confonde. Magari, senza cambiare nulla al testo, il lettore potrebbe essere aiutato anche solo da una riga bianca tra una e scena e l'altra.
La decisione di utilizzare scambi di battute così lunghi, ed ogni volta introdotti dal nome del personaggio, da l'impressione di leggere una sceneggiatura, piuttosto che un racconto. Ma è comunque una scelta stilistica interesante, soprattutto perché gli incisi narrativi, tra un discorso e l'altro, sono comunque ben mirati e rendono bene l'idea.
Un consiglio: secondo me, usi troppo spesso i puntini di sospensione, una virgola, o un punto molte volte basterebbe e renderebbe meglio l'idea.
Ho letto anche, nella tua presentazione, che non sei di madrelingua italiana, quindi è normale che sia più complicato scrivere un racconto. Ma come avrai notato anche tu, ci sono in giro anche molti italiani (purtroppo) che non sono in grado di scirvere una frase di senso compiuto neanche a pagarli!
Quindi, complimenti e tanto di cappello a te che hai deciso di metterti in gioco comunque.
Tornando alla tua storia:
- una cosa che non si capisce bene è come mai Alexia finisca sempre per essere legata da Olimpia, se comunque è in grado di liberarsi? E com'è possibile che Olimpia sia riuscita a legare una persona che si è dimostrata più abile di lei?
- un altro appunto: è poco realistico che con i mezzi dell'epoca si potesse arrivare in Giappone in una settimana partendo da Atene.
- a volte, poi, i personaggi hanno repentini cambi d'umore che confondono durante la lettura.
Ok, ora la smetto, spero di non averti annoiata/o troppo.
Ciao
Lesta Mancina |
