Salve,
ho letto già diverse tue storie, ma ho aspettato fino adesso a lasciarti una recensione, perchè così potevo fartene una a tutto tondo.
SU DI TE:
Come prima cosa, vorrei esprimere la mia stima nei tuoi confronti.
-Perchè sei un uomo che si è avvicinato a Hetalia senza maledirlo/imprecare/insultare. Anzi, non solo l'hai apprezzato, ma ti ha anche divertito!
-Perchè, grazie a Hetalia, hai superato l'avversione che avevi per lo shonen-ai e lo yaoi in generale. Ho trovato molto matura da parte tua quella confessione sul tipo di persona che eri prima e quello che sei ora. Sono lieta che sia stato proprio questo manga ad aiutarti a vedere lo yaoi (e l'omosessualità in generale, spero) con occhi tolleranti e non insultando. Cosa che, ahimè, la maggior parte degli uomini continua a fare. -.-
-Perchè con la prima fiction che ho letto ("Rivincita ai rigori!"), ho riso tantissimo e ho trovato la tua comicità divertente e semplice. Il riassunto delle guerre di indipendenza italiane, in particolare, sembrava presa pari pari da un episodio dell'anime di Hetalia XD
-Perchè hai ricacciato l'argomento calcio al di fuori del periodo dei mondiali - unico periodo in cui ci si ricorda che, toh, le nazioni possono relazionarsi anche così!
-Per la meravigliosa "pubblicità occulta". L'ho chiamata così io, riferendomi ai 'PS.' che hai lasciato in tutte le introduzioni a inizio e fine fiction, con la frase "Naruto e Hinata ora e per sempre" XD
SUI MESSAGGI:
I messaggi che trapelano dalle tue storie sono sempre bellissimi. In "Rivincita ai rigori", sinceramente, non mi aspettavo neanche che ci fosse un tema. Era ironica, avevo riso ad ogni capitolo, avevo adorato Vaticano (con le sue benedizioni ed i suoi tiri infallibili, ha il posto assicurato in Nazionale XD), ma non mi aspettavo che ci sarebbe stato un messaggio finale. E invece non solo c'era, ma era anche un gran bel messaggio! Il "vero rivale" che, come un vero amico, riappare per ridarti la forza di combattere è un bel concetto e sarebbe interessante anche sviscerarlo, analizzare i tipi di 'vero rivale' ed i modi con cui riesce a scuotere il proprio avversario, non solo in campo calcistico, ma anche -perchè no- storico.
Lo stesso per "What a wonderful world this would be!", anche se qui ci metto di mio "proseguendo" nell'interpretazione. Mi spiego: da quello che scrivi, il messaggio è che, a causa della politica, le nazioni non sono libere di agire come vorrebbero. Personalmente, in questo messaggio ci sento anche una bella componente di inevitabilità: la politica costringe e costringerà, ogni giorno, le nazioni ad essere rivali ed esse non potranno mai liberarsene. Mi intriga questa idea, perchè si ricollega al mio contorto mind-canon.
Anche il messaggio dell'altra fiction "Non sei diverso" è interessante. E questa fiction, tra l'altro, non sospettavo neanche che l'avessi scritta tu! (mancava la pubblicità occulta XD) E' una visione interessante dell'altra faccia di America, quella che ha sicuramente, benchè l'autore per ora non ne abbia mai parlato.
E poi, questa. Anche qui, il messaggio espresso da Italia è meraviglioso. Ed il bello è che sono bastate un paio di parole semplici per esporre un concetto così grande come il perdono dell'aguzzino. Trovo inoltre che abbia importanza che sia stato proprio Italia, la nazione che ha in sè il centro del Cristianesimo, a fare il primo passo verso il perdono. Qualcosa che poteva fare solo lui, solo l'Italia più semplice e ingenua e non Romano (troppo rancore verso Germania, per la guerra e -almeno secondo me- per ancora prima), nè Vaticano stesso (troppa corruzione e troppa ipocrisia).
Adoro inoltre il Germania qui rappresentato: è lui, è la nazione del periodo postbellico, afflitta dai sensi di colpa che non sono ancora scomparsi (e che, per quanto ne so, non sono scomparsi neanche oggi. Ho letto da qualche parte un tedesco che diceva che loro si sentono in diritto di essere nazionalisti solo durante le partite di calcio della Nazionale. E' una cosa ben triste per una nazione ed è proprio come l'hai descritta tu: una macchia che rimane al di sotto dei suoi begli abiti e che tutti vedono. Che poi non sia l'unica e che ognuno abbia le proprie è un'altra storia).
Ho inoltre amato la scena di Germania che piange sulle lasagne e mangia, con esse, anche le proprie lacrime. E' la punizione di Italia: gli dà il perdono, facendogli assaggiare il dolore che ha provato lui nel cercare di inghiottire tutto quello che ha subito (le Fosse Ardeatine, Marzabotto, Cefalonia e così via).
E infine ho apprezzato il tentativo di Germania che invita proprio Francia ad uscire. E' una scelta interessante: perchè, d'altronde, sono loro i fondatori dell'Unione Europea, quindi è giusto che siano Francia il primo con cui Germania deve tentare di ricucire un rapporto. Cosa che fa, senza dimenticare Italia (cito: "Ne ricordi il sapore, e ti rendi conto, qualunque cosa possa dire Francia accanto a te, di non aver mai mangiato nulla di così buono."). E, infatti, è così ancora oggi: la Francia è sicuramente il partner politico più importante, il cofondatore dell'EU, la nazione più vicina. Ma l'Italia è quella che la Germania ha nel cuore: i tedeschi amano ancora oggi l'Italia, la sua cucina, la sua terra ed il suo calore. Ed è molto piacevole scoprire questo collegamento in una fiction all'apparenza così leggera. Ottimo lavoro! ^__^
E poi c'è una nuova pubblicità occulta! E, dato che amo la GerIta, apprezzo questa nuova pubblicità pure di più XD (anche se, quando vedevo Naruto, anch'io lo preferivo con Hinata XD).
SULLO STILE:
L'uso della seconda persona è una bella scelta: dà proprio l'idea di una persona vicina a Germania, che gli sussurri nell'orecchio, a mo' di voce della coscienza.
Altrove, però, quando lo stile non è comico, ho trovato delle "cadute".
Per esempio: ricordo che ci sono rimasta un po' male nel leggere in "What a wonderful world..." di una "treccia a palline". Oddio, cos'è? XD Io ho capito a cosa facevi riferimento, anche perchè quell'immagine di Nord Corea è la più diffusa tra i fan... ma "treccia a palline"?! XD Era meglio mettere solo "treccia", perchè è quello che è: una semplice treccia XD
Un'altra cosa che ho notato è quella che ho chiamato "La super-esclamazione immotivata". Prendo una frase a caso in "What a wonderful world...": "E intanto, alle spalle dei due contendenti, i loro più accaniti sostenitori, come fossero dei coach, li incitavano!". Perchè la frase termina con un punto esclamativo? Volevi darle una notazione ironica? Volevi darle grinta? Mi dispiace, ma così io lettrice mi sento solo perplessa e mi chiedo: 'Ma perchè esclama? E' un ragazzino di dodici anni?'. Anch'io, quando ero più piccola, sovrabbondavo nei punti esclamativi. Poi, crescendo, ho imparato che i segni di interpunzione hanno tutti un loro utilizzo logico e che non devono essere messi a casaccio (lo imparano quasi tutti. E poi ci sono adulti che purtroppo scrivono ancora come bambini delle elementari -.-).
Personalmente, ti consiglio di limitare i punti esclamativi ai dialoghi o a dei pensieri dei personaggi. Piano piano ti passerà il desiderio di metterli alla fine di ogni frase ^__^ Anche perchè, quando diventi adulto, poi diventa fastidioso leggere tutto un testo in cui non si fa altro che esclamare ad ogni parola XD
Con ciò ho finito. Complimenti se sei arrivato fin qui senza collassare XD
Spero di esserti utile per migliorare il tuo stile e spero di leggere ancora molte altre tue fiction.
A presto
Haley |