Non so, non riesco a inquadrarla.
Mi sa tanto di stanchezza, sfinimento, quasi. Immagino una persona distesa sul letto, a fissare il soffitto, che sospira sconsolatamente mentre ha questi pensieri.
In realtà, sono le ultime due righe a disorientarmi. E parecchio, anche.
Dimmi, quante volte hai mentito? E dimmi, hai mai amato così tanto?
... Mh?
L'ultima domanda, invece, è qualcosa di indescrivibile. Io... Boh, l'ho sempre amata la primavera, in questi ultimi anni anche di più, e tu sai perché. Ora come ora non so, non so più niente. Ma, a parte questo, credo che sia un simbolo di vita, speranza, allegria e, magari, pure spensieratezza. Qualcosa di positivo, ecco. E l'idea che per qualcuno, che sia io, tu, lui, o il cane della vicina, persino i suoi colori non siano più ciò che colora il mondo, mi rende triste. Mi sa di una delle cose più brutte al mondo, ecco. Anche se credo che sia soggettivo, alla fine, c'è pure chi la primavera la odia, mh?
Oddei, non so cosa sto blaterando, scusa.
La prime tre righe mi piacciono da morire. Se neanche la tua voce mi redime, lasciami sapere che conoscerò la salvezza, un giorno., poi. Porca puttana - posso dirlo? Oh, be', ormai. Più che altro è che mi ha fatto -inevitabilmente, temo- pensare a quello che sto passando in questi giorni. Alla fine non è andandomene che mi salverò, lo so. Anzi, continuo a credere che la mia salvezza sia proprio lui. Però, ecco, qui si parla di te, non di me. Quindi mi chiedo... cosa succede, ecco.
In ogni caso, anche se credo di non averla capita affatto, mi ha trasmesso un qualcosa che... boh, non saprei definire. Non del tutto, almeno.
Ma sono felice che tu abbia scritto, questo sì, da morire.
Amour, sai che ci sono, sempre, in qualunque momento ♥
Ti voglio bene, Mii ♥

de.