Mi sono imbattuta in questa storia aprendola ad occhi chiusi, e l'ho trovata realmente affascinante. Lo stile di chi l'ha scritta non solo è attento a ogni parola, ma a volte rasenta la poesia. Si sente un'aura magica intorno a questi personaggi, quasi santa, ed è l'emozione che rivela uno stile maturo, uno stile aulico, ma allo stesso tempo semplice, ricco di subordinazione e complessità. Complessità data soprattutto dall'interiorità dei personaggi. Celia, questa ragazza che ha appena perso la sua verginità e abbandona l'amore. E' tutto descritto in modo talmente candido che pare impalpabile. Una ragazza realmente divina creatura, come Andrés la definirà alla fine. E la figura della gitana mi ha colpito soprattutto per il mistero delle sue parole, ma anche la verità che soggiace sotto di queste. Il circo sa davvero di magia in questa storia. Chi non entra non ne esce più... bellissima, davvero, direi incantatrice!